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From: pablito el drito <pablito74@???>
Date: 2008/7/7
Subject: Giovedì 10 luglio @ Cox18 presentazione nuovo disco Assalti Frontali
To:
Giovedì 10 luglio a Cox18 dalle 21.30 presentazione del nuovo disco
degli Assalti Frontali, Un'intesa perfetta, e subito prima la
performance da Roma K.O.
Luchino, aka Militant A, oltre che essere il cantante degli Assalti è
anche uno dei personaggi del romanzo, nonché grande amico del Duka...
ecco qualche estratto da Roma K.O. che lo vede protagonista:
LA PANTERA
A cominciare dal logo della Pantera... Ora ti racconto la vera storia
di quel logo - anche perché è un episodio emblematico della nostra
capacità di coinvolgere gli studenti. Innanzitutto nessun grafico l'ha
inventata come avevano scritto i giornali - dando il copyright a
questo fantomatico studio grafico che faceva i manifesti per
Democrazia Proletaria. In realtà io e Luchino avevamo conservato un
volantino a firma Cox 18 - distribuito al corteo nazionale a Milano -
il 12 dicembre '89. Sul volantino c'era il testo della canzone Fight
the Power dei Public Enemy - con stampato il grande logo delle Black
Panther - una pantera nera ringhiante. Luchino e io avevamo deciso di
fotocopiare quel volantino e distribuirlo alla prima assemblea di
Ateneo - due o tre giorni dopo l'occupazione... Glielo avevamo dato in
mano a un militonto demoproletario - improvvisamente la sua faccia si
era illuminata - anche perché in quei giorni c'era il gossip
televisivo di una pantera fuggita da un circo che girava per le strade
di Roma - non si trovava ma lasciava delle tracce - se ne parlava
tanto in giro e i romani avevano paura di andare in scampagnata ai
Castelli... Il giorno dopo ero piazzato in assemblea - come al solito
in alto - sulla montagna a fare casino - quando dalla presidenza
avevano tirato fuori un volantino dicendo - "Se ci mancava il simbolo
del movimento ora l'abbiamo trovato - è la pantera!"
FRONTIERE
Finalmente all'alba riaprì l'ufficio per il bollino - facendo gli
indifferenti tentammo di passare la frontiera in scioltezza... Invece
i doganieri si insospettirono e controllarono i nostri documenti.
Luchino - rosso in faccia - si frugava disperato tutte le tasche...
Aveva tragicamente dimenticato a casa la sua carta d'identità...
Provammo a un'altra frontiera. Niente da fare... Be' - nel giro di
un'ora ci sgommammo tutti i posti di confine possibili. Forse eravamo
già segnalati sui loro terminali. Ci fermavano - ci chiedevano i
documenti - non li avevamo e non potevamo passare. Dopo il decimo
tentativo Luchino si rassegnò a e tornò indietro da solo.
DEAD KENNEDYS
a Roma invece andai al concerto dei Dead Kennedys al Much More - una
discoteca di pariolini dove il sabato pomeriggio si ballava La febbre
del sabato sera... Thomas - un punk tornato da Londra aveva portato lo
speed. Io e Banana - Luchino e il Baldo - dopo la botta riuscimmo a
entrare senza pagare imboccando veloci la porta minuscola... UUUH!
Così - sembrava di volare e quelli del servizio d'ordine si scansarono
senza capirci niente...
In sei o sette con la sola spinta dello speed - UUUH! Il pubblico
sputazzava sui Dead Kennedys... Il cantante stava in mezzo al pogo
selvaggio gridando "Nazi Punk! Nazi Punk - FUCK OFF!" Che
adrenalina... Con lo speed ero finalmente entrato in sintonia con la
velocità del punk...
GENOVA 2001
Ho affrontato la giornata di sabato - tra scontri e mattanze - insieme
a Luchino - come ai vecchi tempi - perché in quei frangenti puoi avere
al fianco solo quelli di cui ti fidi - quelli con cui le cose le hai
fatte e sai che le sanno fare - quando basta un colpo d'occhio per
capirsi e nella testa risuona un solo imperativo - RAPIDO...
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