-------- Messaggio Originale --------
Oggetto:     [Stampa] Appello al governo: non toccate il diritto d'asilo
Data:     Wed, 28 May 2008 17:11:40 +0200
Da:     press@???
Rispondi-a:     Lista per le comunicazioni media della Sezione Italiana 
<stampa@???>
A:     stampa@???
COMUNICATO STAMPA
CS67-2008
APPELLO AL GOVERNO: NON TOCCATE IL DIRITTO D’ASILO
Le associazioni ed enti di tutela del diritto d’asilo riunite a livello 
nazionale nel ‘Tavolo Asilo’, facendo seguito alle prese di posizione gia’ 
espresse dall’UNHCR, esprimono la propria profonda preoccupazione per le 
proposte di modifica di alcune norme vigenti in materia di asilo e 
immigrazione. L’Italia, dove manca tuttora una legge organica sull’asilo, 
ha appena recepito, con l'emanazione di un decreto legislativo a marzo 
2008 una importante direttiva dell’Unione Europea colmando cosi’ alcune 
gravi lacune nella sua legislazione. 
Tra le modifiche proposte tre sono gli aspetti che destano maggiore 
perplessita’: 
a) La proposta che appare piu’ allarmante e’ quella che prevede che un 
richiedente asilo la cui domanda sia stata respinta in prima istanza dalla 
commissione territoriale competente venga subito espulso dal territorio 
nazionale e rinviato nel Paese in cui e’ fuggito, anche prima che 
l’interessato possa presentare ricorso contro tale decisione al tribunale. 
In tal modo lo straniero che lamenta di subire nel suo paese una 
persecuzione o comunque di essere esposto a gravi rischi, verrebbe 
rinviato in tale paese, ove rischia la morte, il carcere, la tortura, o di 
subire trattamenti disumani o degradanti prima che l’autorita’ giudiziaria 
abbia emesso la propria decisione. La proposta di modifica alla normativa 
vigente, che ha finalmente previsto con chiarezza un effetto sospensivo ai 
provvedimenti di allontanamento in pendenza di giudizio si porrebbe cosi’ 
in netto contrasto con principi fondamentali del diritto interno ed 
internazionale, tra cui la Convenzione Europea sui Diritti Umani e la 
stessa normativa europea. In Italia vengono presentate ogni anno circa 
15.000 domande d'asilo, un  numero molto modesto rispetto a quello di 
altri paesi dell’Unione e comunque ben lontano dai timori agitati da chi 
parla di ‘invasione’. Delle domande presentate, oltre il 50% viene accolto 
in prima istanza e circa 1/3 di quelle rigettate viene accolto in sede 
giudiziaria, cosi’ mostrando l’importanza di una seconda istanza. 
 
b) Si propone di trattenere nei CPT i richiedenti asilo che hanno 
presentato la domanda di asilo dopo essere stati colpiti da un 
provvedimento di respingimento alla frontiera o di espulsione. Nei CPT i 
richiedenti asilo sarebbero sottoposti allo stesso trattamento di tutti 
gli altri stranieri in attesa di espulsione, e quindi potrebbero essere 
trattenuti in tali centri fino a 18 mesi. Va ricordato che, sia a 
Lampedusa che sul resto del territorio nazionale, a molti stranieri che 
stremati dal viaggio giungono nel nostro paese dopo essere fuggiti dai 
loro paesi per motivi di persecuzione o per sottrarsi a conflitti armati, 
viene spesso notificato un provvedimento di respingimento e vengono 
abbandonati a se stessi. 
c) Si propone di limitare fortemente il diritto alla circolazione dei 
richiedenti asilo a determinate aree. Tale proposta, oltre a suscitare 
dubbi sulla sua conformita’ con le direttive UE appare del tutto inutile 
tenuto conto che gia’ la norma vigente prevede un obbligo di residenza dei 
richiedenti nei centri di accoglienza e potrebbe creare confusione e 
disservizi anche nell’organizzazione dei sistema di accoglienza. 
 
Gli enti e le associazioni del Tavolo Asilo chiedono al Governo di non 
procedere a modifiche del D.lgs 25/08, la cui efficacia non e’ stata 
neppure ancora sperimentata, provvedendo invece a dare tempestiva 
emanazione del regolamento di attuazione di tale decreto, ferma restando 
la possibilita’ che possano essere successivamente adottate precise e 
circostanziate misure integrative e correttive sulla base di quanto 
emergera’ concretamente dall’implementazione del testo vigente. 
 
Amnesty International 
Arci 
ASGI 
Caritas Italiana 
Casa dei Diritti Sociali - CDS Focus 
Centro Astalli 
CFA Ex Canapificio Caserta 
Comunita’ di Sant'Egidio 
Consiglio Italiano per i Rifugiati 
Federazione Chiese Evangeliche in Italia - FCEI 
Medici Senza Frontiere 
Save the Children 
Senza confine 
 
Roma, 28 maggio 2008
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@???