La Cassazione ha deciso che appartarsi in auto e fare lamore - o forse anche sbaciucchiarsi, palpeggiarsi, toccarsi, pomiciare - è un reato abbastanza grave
e può essere punito con un certo numero di anni di carcere (fino a tre). Perché? Qualè il reato? E il famoso reato - che tutti noi pensavamo scomparso dai codici, o almeno cancellato dal buonsenso - di «offesa al pudore». La sentenza emessa ieri si riferisce alla storia di due
poveri giovanetti di Arezzo che furono sorpresi alla tre di notte, in un parcheggio, nella loro automobile, mentre scopavano. Furono sorpresi dai carabinieri, che contestarono loro linfrazione. Loro risposero che non gli sembrava di
star facendo niente di male, e che pensavano di non essere i primi né gli ultimi ad usare la propria macchina come
un alcova.
I carabinieri furono inflessibili e li denunciarono. Il tribunale li condannò. La corte dappello (popolata,
forse, di persone pericolosamente ragionevoli) li assolse perché il fatto non costituisce reato («scopare legittimus
est» dice il codice di Giustinianeo detto «corpus iuris...»). Ieri la Cassazione
ha rovesciato la sentenza della corte dappello. Anche perché - hanno fatto notare i custodi della nostra legalità - il parcheggio era illumminato
___________________________________
NOCC,
http://nocc.sourceforge.net