[cm-Roma] [OT] Fwd: Corteo a Ciampino il 10 maggio - invito

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Author: tide75
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Subject: [cm-Roma] [OT] Fwd: Corteo a Ciampino il 10 maggio - invito
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From: ur78@??? <ur78@???>
Date: 2008/4/29
Subject: Corteo a Ciampino il 10 maggio - invito
To: tide75 <tide75@???>


Salve a tutti/e,

vi allego di seguito il comunicato e l'appello per il corteo a
Ciampino del prossimo 10 maggio, invitandovi come realtà e come
singoli ad aderire e partecipare numerosi/e.

Andrea - www.no-fly.info - nofly@???


COMUNICATO

OGGETTO: CORTEO SABATO 10 MAGGIO A CIAMPINO PER LA DIMINUZIONE DEI VOLI

L'Assemblea Permanente No-Fly invita tutta la popolazione di
Ciampino, delle frazioni di Marino e dei quartieri di Roma interessati
dall'aumento esponenziale del traffico aereo a manifestare insieme
sabato 10 maggio per chiedere ancora una volta l'immediata e drastica
riduzione dei voli presso lo scalo G.B.Pastine.
Il concentramento è fissato per le ore 16.00 in piazza della Pace a Ciampino.

Dal 2001 ad oggi il numero di aerei che transitano presso l'aeroporto
è passato da 20.000 a quasi 70.000.
Non si è trattata di una sciagura o di qualcosa di inevitabile:
infatti i piani di AdR e delle compagnie low-cost sono stati approvati
dal protocollo d'intesa firmato nel 2002 dalle amministrazioni
comunali di Ciampino, Marino e Roma congiuntamente all'ENAC.

Questo ha provocato e sta provocando gravi danni alla salute di
decine di migliaia di persone a causa del devastante inquinamento
prodotto dal kerosene di scarico dei circa 200 velivoli che passano a
bassa quota sulle nostre teste. Nessuno si sta interessando migliaia
di bambini e di lavoratori che si trovano nelle numerose scuole a
poche decine di metri di distanza dalle traiettorie di decollo e di
atterraggio dei mastodontici aerei che utilizzano lo scalo di
Ciampino. Né di tutti coloro i quali abitano in queste zone e sono
costretti a inalare micidiali polveri sottili e ossidi di azoto in
continuazione, giorno e notte, senza per altro poter riposare a causa
delle continue concessioni per i sorvoli oltre le 23.00.

Sono passati oltre due anni da quando si sono avviati i tavoli
tecnici e, nel frattempo, gli aerei sono addirittura aumentati. Come
se non bastasse, a questa emergenza creata a tavolino, gli stessi
responsabili hanno deciso di sommarne un'altra a Viterbo per
rispondere alle esigenze di profitto di diversi imprenditori.

Sul modello-Campania, prima decidono di devastare un territorio e far
subire i danni a decine di migliaia di persone, dopo propongono una
falsa soluzione al problema ben sapendo che da Ciampino, visti gli
investimenti realizzati, nessuna compagnia e neanche l'AdR ha
intenzione di ridurre considerevolmente il traffico.

Con la scusa dell'assenza di monitoraggio ambientale, acustico e di
rischio di impatto si continua a mantenere la situazione
insostenibilmente inalterata.
La tanto sbandierata riduzione del 7% dei voli è del tutto irrisoria,
visto che gli stessi sono aumentati di oltre il 200% e considerato che
essa è legata esclusivamente all'usura della pista, si prevede che al
termine dei lavori di ristrutturazione possa essere dato il via libera
per ulteriori nuove rotte.
Il decreto-Bianchi era un placebo sin dall'inizio, come da noi più
volte denunciato.

E' necessaria ed urgente la diminuzione drastica dei voli almeno fino
ai livelli del 2001, il divieto di attività nello scalo dalle 23.00
alle 6.00, il monitoraggio ambientale di tutto il territorio
unitamente alla definizione dell'impronta acustica, del rischio
d'impatto e della V.I.A.

Vogliamo inoltre sottolineare come per consentire a milioni di
turisti di viaggiare ad un euro più le tasse, questo sistema si regga
sistematicamente sullo sfruttamento dei lavoratori dell'aeroporto e su
quelli delle stesse compagnie low-cost. Precarietà, turni massacranti,
stipendi minimi e finanziamenti statali ai soggetti privati sono
questioni che vanno di pari passo con la lotta che stiamo portando
avanti ma di cui nessuno vuole discutere, magari per riproporre lo
stesso modello anche a Viterbo.

Invitiamo tutti i singoli e le realtà del territorio a manifestare
sabato 10 maggio ed estendiamo l'invito a tutti gli altri comitati in
lotta contro le nocività che si battono con lo stesso nostro
obiettivo: quello di salvaguardare la salute e l'ambiente,
rivendicando il diritto di riappropiarsi delle scelte che riguardano i
beni comuni necessariamente da sottrarre alle logiche di profitto e di
speculazione politica.

Il corteo è autorganizzato, come quello dello scorso 13 ottobre, e
non ci sarà spazio per bandiere di nessun partito.

Ciampino, 29 aprile 2008
Per contatti, informazioni e adesioni: nofly@???




CORTEO DEL 10 MAGGIO 2008 – CIAMPINO
APPELLO PER L'IMMEDIATA RIDUZIONE DEI VOLI
E CONTRO TUTTE LE NOCIVITA'

L'Assemblea Permanente No-Fly di Ciampino invita tutta la popolazione
che da anni subisce i danni causati dall'eccessivo numero di voli
presso l'aeroporto G.B. Pastine a partecipare ad un nuovo corteo
autorganizzato che attraverserà strade, piazze, scuole, parchi e
quartieri che quotidianamente subiscono una media di 200 aerei in
atteraggio e in decollo.

Il ritrovo per il corteo sarà alle 16.00 di sabato 10 maggio in
Piazza della Pace a Ciampino.

Dopo numerose assemblee, incontri pubblici con i medici, una continua
e costante opera di informazione su tutto il territorio e visti i
controproducenti risultati della politica istituzionale che in questi
anni di "lotta" per la riduzione degli aerei è riuscita nell'ardua
impresa di farli ulteriormente aumentare, crediamo sia di nuovo giunto
il momento di farci sentire e di renderci visibili in massa.

Non è possibile continuare a illudere la gente con decreti basati
sull'usura della pista, con il finto spauracchio di una "class
action", né con le targhe alterne il giovedì pomeriggio: la situazione
dell'inquinamento dovuta al kerosene e al continuo rumore prodotto
giorno e notte non può trovare nessuno sbocco se non con la
costruzione di un movimento cittadino che obblighi i soggetti pubblici
e privati che hanno enormi interessi economici a Ciampino a ridurre
drasticamente il numero dei voli.

Siamo passati dai 20.000 aerei del 2001 agli attuali 70.000 circa
senza che nessuno ci abbia consultato e senza che venissero effettuate
le obbligatorie valutazioni di impatto ambientale, quella di rischio
d'incidente e la zonizzazione acustica. Tutto ciò è avvenuto grazie
alla collusione dei ministeri, dei governi, delle amministrazioni
regionali e locali con le aziende private che gestiscono flussi di
cassa di centinaia di milioni di euro, primi fra tutti AdR e le
compagnie-low cost.

E' stato tutto pianificato a tavolino, come dimostra il protocollo
d'intesa firmato nel 2002, ma nessuno ha ritenuto di dover fare i
conti con le migliaia di persone che vivono, lavorano e studiano a
Ciampino, Santa Maria delle Mole, Frattocchie e in numerosi quartieri
di Roma.

Il territorio è completamente abbandonato a se stesso, in quanto
l'unica centralina di monitoraggio ambientale si trova a Ciampino
mentre nelle altre zone nonostante le promesse e gli obblighi di legge
si continuano a respirare 40 tonnellate di kerosene al giorno. Forse
proprio perché l'unica centralina è andata quasi in tilt lo scorso
anno rilevando ben 80 giorni di sforamento dei limiti consentiti per
le micidiali polveri sottili (la soglia massima è di 35 giorni).

Non nascondiamo la fatica nel poter trovare come Assemblea No Fly
spazi dove poterci riunire liberamente e publicamente, così come la
quasi assoluta impossibilità di realizzare incontri nelle numerose
scuole: di fatto, solo se ci si appoggia a qualche politico locale è
possibile informare i lavoratori delle scuole, gli alunni e le loro
famiglie. E' una vergogna che un problema che riguarda tutti
indistintamente possa essere trattato solo con l'accordo tra i massimi
dirigenti scolastici e gli stessi politici responsabili della
strumentalizzazione dell'attuale situazione. In questi oltre due anni
di controinformazione e di lotta numerosi episodi di questo tipo si
sono verificati e riteniamo giusto denunciarli pubblicamente.

Anche perché mentre le massime cariche comunali vanno in televisione
o sui giornali, le stesse approvano devastanti piani urbanisitici che
cementificano aree verdi e zone già densamente popolate.
Altro che ambientalismo, tutela delle risorse e valorizzazione del territorio.
La strumentalizzazione della vicenda-aeroporto consente loro di farsi
pubblicità positiva, per altro senza raggiungere alcun risultato
concreto, e di continuare con le dissennate politiche di sfruttamento
del territorio speculando sui bisogni primari della gente come ad
esempio quello della casa.

Vogliamo nuovamente evidenziare che l'aeroporto di Viterbo, sostenuto
da tutte le amministrazioni locali, dalla regione, dal Ministero dei
Trasporti e dal silenzio di quello dell'Ambiente costituirà un grave
pericolo per la popolazione della Tuscia e per il suo splendido
circondario ricco di storia, arte e tesori naturali.
Nessun aereo si sposterà da Ciampino, come dichiarato ad esempio
dalla Ryanair, ma verrà di fatto creato un nuovo eco-mostro
aeroportuale che divorerà energia e acqua in gran quantità producendo
migliaia di tonnellate di inquinanti e di rifiuti da smaltire chissà
come e chissà dove.

Ma il problema dell'aeroporto è direttamente legato anche a quello
del lavoro: come è possibile infatti far viaggiare milioni di
passeggeri all'anno facendogli pagare un euro più le tasse?
La risposta è nella precarietà e nello sfruttamento di chi lavora al
G.B.Pastine e in quello di tutti i dipendenti delle compagnie di
trasporto aereo, spesso "ostaggi" di agenzie interinali internazionali
come documentato da numerose inchieste uscite sui quotidiani. Inoltre,
le stesse aziende di volo percepiscono milioni di euro di incentivi
pubblici ogni anno: in pratica, è la nostra collettività che le
finanzia e riceve in cambio 200 voli al giorno sulla propria testa.

Ma non siamo gli unici a subire danni di questo genere e con queste dinamiche.
In questi anni abbiamo partecipato alle numerose vertenze
territoriali che si stanno sviluppando in tutto il Paese: dalla Tav in
Val di Susa, all'inceneritore di Albano, all'aeroporto di Siena,
passando per la Turbogas di Aprilia perché riteniamo giusto e doveroso
opporsi agli scempi ambientali e allo sperpero di denaro pubblico che
li accompagna in ogni posto e non solo qui a Ciampino. Grazie anche
alla collaborazione e allo scambio di esperienze con numerose altre
realtà simili alla nostra sta crescendo in tutto lo stivale la
consapevolezza che solo unendo ciascun percorso a quello del "vicino"
ci si possa seriamente riprendere la possibilità di incidere nelle
scelte che riguardano i cosiddetti "beni comuni", cioè la gestione
delle risorse come il territorio, l'acqua, l'aria e i trasporti che
non possono essere affidate a nessun soggetto, politico o economico,
che ne voglia trarre un profitto a scapito degli interessi collettivi.

Invitiamo le realtà autorganizzate, le associazioni, i comitati, le
altre struture organizzate, le singole persone ad aderire e a
partecipare al corteo del 10 maggio con la prospettiva rafforzare il
nostro comune percorso e la nostra necessaria lotta per la tutela
dell'ambiente in cui viviamo che dobbiamo assolutamente sottrarre ad
ogni logica speculativa.

E' il momento di scendere di nuovo in piazza e di dare una
dimostrazione di partecipazione e di interesse che rivendichi il
nostro diritto ad una qualità della vita migliore e non subordinata
agli interessi di chi inquina le nostre esistenze.

Assemblea Permanente No Fly




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E ad un dio fatti il culo non credere mai...

Coda di Lupo - FdA