Author: franciluc78 Date: To: forumlucca Subject: [Forumlucca] Settimama Ezechiele
Martedì 9 ottobre ore 21.30
Prime visioni
DARATT
di Mahamet Saleh Haroun, Ciad 2006 95'
con Ali Barkai, Youssouf Djaoro
Mostra Cinema Venezia 2006 Premio speciale della Giuria
Premio della Giuria all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, Daratt racconta una storia di dolore e di perdono, di vite ordinarie perse in una realtà violenta e drammatica. Atim ha sedici anni e ha perso il padre nei sanguinosi conflitti che hanno funestato la storia del Ciad. Dopo che il governo ha concesso un'amnistia per i criminali di guerra, Atim riceve dal nonno una pistola. Dovrà per onore vendicare il padre uccidendo il suo assassino, che nel frattempo si è rifatto una vita, si è sposato e possiede una piccola panetteria. Conoscendolo però stabilisce un rapporto che gli renderà difficile portare a termine il suo compito. La tragedia della guerra civile si stempera in una storia di maturazione, un'avventura che porta il protagonista da un odio cieco verso un ipotetico nemico a una conoscenza profonda dell'altro, fino alla scoperta dell'umanità, al vedere la vita senza ferocia e senza vendetta. Il didascalismo del film è evidente ma mai grossolano e, in un'operazione dichiaratamente educativa, riesce a trasmettere emozioni senza cedimenti, lontano mille miglia dal disgustoso pietismo che di solito il cinema occidentale riserva all'Africa. (Federico Pedroni, "FilmTv")
Mercoledì 10 ottobre ore 21.30
Cinema "equo e solidale"
UNA SCOMODA VERITÀ
di Davis Guggenheim, Usa 2006 100'
con Al Gore
Premio Oscar Miglior Documentario 2006
Siccità, alluvioni, uragani, animali che si estinguono, correnti marine che si bloccano, Poli che si sciolgono, mari che si innalzano, profughi, migrazioni e carestie. Tutte queste non sono che alcune delle conseguenze del riscaldamento globale ("Global Warming"). Tra le cause, invece, ce n'è una che sovrasta di gran lunga tutte le altre: la sconsideratezza dell'uomo. Così tra dieci anni potrebbe essere davvero difficile invertire la rotta, nel tentativo di preservare quel che resta dell'ecosistema in cui viviamo. Ma agendo subito, insieme, qualcosa può realmente cambiare. Al Gore, candidato democratico alle presidenziali del 2000 o «ex futuro Presidente» come lui stesso si definisce all'inizio della pellicola , battuto per una manciata di voti, e con molte riserve, in Florida da George W. Bush, trasforma in celluloide il suo progetto di sensibilizzazione verso l'ambiente. Da anni Gore gira il mondo tenendo conferenze per illustrare al maggior numero possibile di persone gli effetti nocivi dei comportamenti ottusamente inquinanti dell'uomo. E uno dei canali migliori per diffondere proficuamente alcuni dati preoccupanti sul futuro del pianeta è senza dubbio quello cinematografico (insieme al mercato dell'home viedo). Attraverso schemi, grafici, immagini, filmati e animazioni computerizzate, Al Gore mette in scena una "lezione" di scienze ambientali, spiegando con chiarezza cos'è il riscaldamento globale, quali sono le sue cause, quali le conseguenze e cosa si può fare o non fare per decidere il nostro futuro. (Giacomo Pistolato, "Nonsolocinema.com")
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