Lettera di Padre Jean Marie Benjamin a Beppe Grillo
25 Settembre
2007 da
http://www.beppegrillo.it/2007/09/una_lettera_di_1.html
Sono
padre Benjamin, non so se ti ricordi, nel marzo 2003 prima
dell'aggressione americana contro l'Iraq, dicevo a "Porta a Porta" che
non c'era in quel Paese nessuna arma di distruzione di massa, che era
tutta una montatura di Washington per ingannare l'ONU e l'opinione
pubblica.
Dicevo che se avessero invaso l'Iraq non avrebbero trovato
nessuna arma di distruzione di massa, ma certamente un'eroica
resistenza all'invasione. Mi hanno risposto con offese, ingiurie,
calunnie e hanno dato ordine alle reti televisive e alle radio di non
parlare dei miei libri e dei miei film sull'Iraq. Quando si dice la
verità e i potenti Signori delle bugie non possono risponderti con
altre menzogne, impiegano la denigrazione, l'insulto, la diffamazione.
Dio ti benedica, Grillo. Anche me hanno trattato da terrorista, perché
dicevo la verità su quanto accadeva realmente in Iraq e denunciavo le
menzogne dei "Signori delle Bugie" di Washington e Londra. Il Corriere
della Sera, in un editoriale (del 2004) di un giornalista amico di un
signore libico Capo del Mossad a Roma, aveva pubblicato che facevo
parte di un'associazione islamica terroristica. Niente di più. Ho
scritto cortesemente al quotidiano di correggere. Nessuna risposta. Il
mio avvocato ha scritto al Direttore del quotidiano e al giornalista.
Anche per lui, nessuna risposta. Ho fatto causa e ho vinto, con una
sentenza definitiva del Tribunale di Milano.
Tutti questi "cani
guardiani del Potere" mi trattavano in diretta televisiva da pro
Saddam, perché dicevo che secondo l'UNICEF morivano in Iraq da 5 a
6.000 bambini al mese per le conseguenze dell'embargo, mi trattavano da
anti-americano, perché dicevo che avevano contaminato la popolazione e
l'ambiente con armi all'uranio impoverito, affermavano che queste armi
non esistevano!
Gianfranco Fini mi tirava in faccia che non ero degno
di portare l'abito religioso, perché affermavo che il rapporto
presentato al Congresso americano, rapporto dell'Istituto strategico
del Collegio di Guerra della Pennsylvania, conferma che nella strage di
Halabja contro i Kurdi, che fece 5.000 vittime, con armi chimiche,
l'Iraq non c'entrava niente. Citavo un rapporto ufficiale presentato al
Congresso americano nel 1989, ma Fini, che nel 1983 viaggiava con
Donald Rumsfeld in Iraq per andare a stringere la mano a Saddam
Hussein, lui, nel 2003, Ministro degli Affari Esteri, non sapeva nulla
di questo rapporto al Congresso. Ecco perché il processo a Saddam
Hussein sulla tragedia dei Kurdi di Halabja non l'hanno mai voluto
fare. Ecco perché l'hanno impiccato prima (per aver ucciso 148
estremisti islamici): per evitare il processo per le vittime di
Halabja. Sarebbe saltato fuori il famoso rapporto al Congresso
intitolato "Iraqi power and U.S. Security in the Middle East (97
pagine)" e sarebbe stato scoperto che in questa faccenda, loro, gli
americani, avevano una pesante responsabilità.
Manipolano le coscienze
con montagne di menzogne e offendono coloro che divulgano la verità per
denigrarli presso l'opinione pubblica con la loro potente macchina di
disinformazione. Come hai detto così bene, per farlo, i loro "cani da
guardia", su tutte le reti aziendali, abbaiano. Contro chi attacca la
loro egemonia, contro chi denuncia il loro predominio e la loro
arroganza. Il loro odio non ha fine. Per fermare chi dice la verità non
si fermano dinanzi a nulla. Ecco un esempio: il 14 febbraio 2003
accompagnavo Tareq Aziz e la delegazione irachena per l'incontro con
Papa Giovanni Paolo II. Saputa la cosa, hanno fatto di tutto per
impedirlo. Sono (i signori delle Bugie e del Potere) intervenuti presso
il Cardinale Camillo Ruini e presso alcuni potenti Prelati della
Segreteria di Stato del Vaticano, perché mi fosse impedito di
incontrare Giovanni Paolo II. E così fu.
Il giorno dell'udienza,
arrivato con la delegazione irachena presso la biblioteca del Papa, mi
fu impedito di entrare e mi fu chiesto di aspettare (come un cane), da
solo, in una stanza. Dopo l'udienza di Aziz con il Papa, quando il
Ministro iracheno è venuto a sapere quanto era accaduto, furioso, ha
deciso di cancellare la conferenza stampa del pomeriggio presso la Sala
Stampa Esteri. E' soltanto dopo aver insistito per tre volte di
mantenere la conferenza che finì per accettare. Tareq Aziz doveva
partecipare a "Porta a porta". Una telefonata del produttore mi
informava, la mattina della trasmissione, che era stato vietato ai
giornalisti di ricevere il ministro iracheno negli studi della RAI, e
furono cancellate tutte le trasmissioni Rai alle quali avrebbe dovuto
partecipare Aziz.
Democrazia in delirio. Caro Beppe, dicono di te cose
deliranti! Benedetto sei tu, quando sei oltraggiato e offeso, ne esci
ancora più grande. E' così: i Media aziendali devono obbedire ai loro
sponsor, lobby dell'armamento e del petrolio. Chi paga, comanda.
Prendono i figli di Dio per dei coglioni, ma il peggio è che i figli di
Dio non se ne rendono nemmeno conto! Fabbricano, nei loro studi, un
video con un attore nel ruolo di Bin Laden.
Un anno fa con la barba
grigia, adesso con la barba nera. Se ne accorgono troppo tardi e dicono
che la barba di Osama è nera in questo nuovo video, perché è una
tradizione degli islamici di tingersi la barba quando sono in guerra.
L'anno scorso la barba di Osama era grigia e bianca, oggi è nera!
Probabilmente perché l'anno scorso, anche se Bin Laden era in guerra,
aveva dimenticato di andare in tintoria. Pronto il nuovo video di Osama
barba nera, tutti i "cani da guardia" a trasmetterlo con appassionati
commenti.
L'anno scorso, i Servizi segreti francesi avevano dichiarato
che Bin Laden era morto e che ne avevano le prove. Sarà risuscitato. In
un video, vedi Bin Laden mangiare con la mano destra quando è mancino e
tutti coloro che lo conoscevano possono testimoniare che è mancino, ma
fa niente, nessuno lo sa. Il suo anello al dito, non è suo, ma fa
niente, non si vede bene. Gran parte dei discorsi del Bin Laden super
star sono stati scritto da Adam Gadhan, di Los Angeles, il cui nome
originale è Adam Pearlman (anche noto come Azzam l'Americano), ma fa
niente. Che ne sa il gregge della RAI.
Ti dicono: oggi 27 attentati
terroristici in Iraq. Non sanno nemmeno in Iraq chi siano gli autori di
queste azioni, ma i Media in Occidente ti dicono che sono dei
terroristi. Nell'ultima guerra mondiale, durante l'occupazione della
Francia, la radio tedesca di propaganda diceva della Resistenza
francese che si trattava di terroristi che attaccano le forze tedesche.
Diceva Goebbels, capo della propaganda del III° Reich: "Quando dite una
bugia, dovete ripeterla mille volte, alla fine tutti crederanno che è
vera".
Così fanno i servi dell'Impero della Bugia di Washington,
Londra, Roma, Parigi e Sidney. Ti ricordi che i "cani guardiani del
potere" avevano pubblicato che padre Benjamin aveva ricevuto dal
Governo di Saddam Hussein delle "allocazioni" di petrolio. Avevo
risposto che non le avevo mai accettate. Quando gli ispettori dell'ONU
hanno pubblicato il loro rapporto e hanno scritto che non soltanto il
Ministero del petrolio a Baghdad e la SOMO confermava che padre
Benjamin non aveva mai ritirato queste allocazioni, ma che le aveva
rifiutate ufficialmente con una lettera a Tareq Aziz (della quale gli
ispettori dell'ONU avevano una copia), nessun quotidiano, dico nessuno
di quelli che mi avevano offeso e denigrato, ha avuto il coraggio di
scrivere "ci siamo sbagliati con Benjamin: il rapporto ONU conferma che
non ha mai accettato queste allocazioni di barili di petrolio". Anzi,
padre Benjamin è stato l'unico, tra centinaia di personalità, ad aver
rifiutato. L'unico stronzo, perché adesso si è fatto fregare il suo
petrolio dagli americani.
Invece, puoi immaginarti il casino se fosse
adesso rivelato quale società di Donald Rumsfeld faceva business con
Saddam Hussein durante l'embargo e la quantità di barili di petrolio ed
altro che si sono presi due Capi di Stato di Paesi Europei. E non sono
quei Capi di Stato che si potrebbe immaginare, perché contrari
all'aggressione contro l'Iraq. No, sono altri.
Potrei scriverti un
libro, potrei anche raccontarti un sacco di cose sull'11 settembre
2001, sulle confidenze di Tareq Aziz durante la sua visita in Italia,
su cosa probabilmente accadrà prossimamente in Iraq, ma non voglio
abusare della tua pazienza e del tutto tempo. Ti ringrazio già di
avermi letto fin qui. Volevo soltanto testimoniarti la mia stima per il
tuo coraggio. Saranno capaci di tutto per fermarti, ma non ce la
faranno. Sul tuo treno stanno salendo ogni giorno sempre più
viaggiatori e il tuo binario è diritto, il loro è vecchio, storto e
pericoloso. Ricordati di Colui che diceva "la Verità vi renderà
liberi".
Jean-Marie Benjamin
( x sapere chi è p. Benjamin:
http://en.
wikipedia.org/wiki/Jean-Marie_Benjamin)