Re: [cm-Roma] rom (era digest eccetera)

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Author: Valerio
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To: lista cm-roma.
Subject: Re: [cm-Roma] rom (era digest eccetera)
Marco Pierfranceschi ha scritto:
> Il giorno 24/ago/07, alle ore 13:27, Valerio ha scritto:
>
>> p.s.: ciò non toglie che ci saranno SENZA DUBBIO persone eccezionali
>> anche tra i rom, gli albanesi, i rumeni e tutti quelli che, più o
>> meno,
>> hanno comportamenti e stili di vita molto lontani dai miei. Il
>> problema
>> è: che probabilità ho di incontrare persone per bene pescando in un
>> gruppo di persone dell'est europeo?
>>
>
> Per quanto riguarda albanesi e rumeni te lo posso confermare io, gli
> albanesi perché in Albania ci sono appena stato e i rumeni perché ci
> lavoro insieme (e se vuoi ci sono anche una quantità di italiani di
> cui mi fido poco o nulla...).
>

Vedi? Tu hai vicino a te un esempio positivo: io purtroppo ho vicino a
me un esempio negativo. Abito vicino al consolato rumeno dell'eur e
purtroppo devo constatare che la stazione della metro Laurentina è
diventato una pattumiera, la strada che va dalla stazione al consolato è
piena di bottiglie, lattine, fazzoletti, avanzi di cibo,
etc...nonostante ci siano diversi cassonetti disseminati lungo il
percorso, il parco che sorge nel primo tratto di strada di via del
serafico e che si trova nei pressi del consolato era diventato uno
schifo..con gente costretta, da un consolato rumeno niente affatto
organizzato, a passare la notte lì! Senza contare che basta che apri i
giornali e la cronaca è piena di episodi di cronaca più o meno nera
dove protagonisti sono persone dell'est.
> Ed ho sentito, in questo viaggio più che in altri, la barriera della
> diffidenza reciproca, della scarsa conoscenza, del pregiudizio, una
> volta tanto più mio che loro.
> Gli Albanesi amano l'italia, la musica italiana, la moda italiana, ci
> considerano perfino molto più ospitali e meno razzisti di altri,
> pensa un po'... :-)
>

Si, lo immaginavo! E' per questo che vengono qua! :-)

> Però rimangono dei fattori "culturali", se vogliamo chiamarli così.
> Per un albanese medio è normale buttare qualsiasi cosa in giro per la
> strada o dal finestrino dell'auto... lo facevamo anche noi fino a
> qualche anno fa, quando abbiamo cominciato a renderci conto che la
> spazzatura si andava accumulando fino a soffocarci. Ecco, loro questa
> consapevolezza non l'hanno ancora raggiunta... ci vuole tempo.
>

A parte che io lo vedo fare ancora a tantissimi italiani anche di un
certo livello sociale...la mia domanda è: avevamo proprio bisogno di
un'altra iniezione di maleducazione civica? Voglio dire: è così strano
che io desideri vivere in un posto pulito? O che abbia il desiderio di
lasciare la mia bici in stazione e ritrovarcela? O che non abbia
intenzione di scavalcare "monnezza" quando torno a casa e percorro via
del Serafico? Se qualcuno ha qualche dubbio circa le mie parole...ho
scattato delle foto.

> Per quanto riguarda i rom esiste evidentemente un problema di
> sfruttamento del lavoro minorile, di furti, di condizioni di vita
> precarie. Ma è da un lato derivante dall'emarginazione in cui
> versano, dall'altro dalle abitudini di vita in cui, volenti o
> nolenti, si trovano a crescere.
>

Beh...c'è una certa differenza tra il volenti ed il nolenti: se ti piace
vivere in un certo modo...senza lavorare e campare di elemosina...poi
non puoi pensare, almeno in questo paese, di abitare in una casa, no?
Non ci riescono purtroppo neanche molte persone che qui sono nate e
lavorano normalmente: come può pensare un rom che di solito si porta
dietro una famiglia di 20 o 30 persone di trovare una sistemazione per
lui ed i suoi cari...diversa da una baracca? Voglio dire: questo paese
non è il paradiso terrestre!
Qui se ti fai il culo...puoi non riuscire a sbarcare il lunario. Se tu
arrivi qua senza neanche avere intenzione di integrarti...come puoi
pensare di andare oltre una baracca?

> Come si fa ad applicare una categoria di fondo manichea come quella
> di "brava persona" ad un poveraccio che ha trascorso l'infanzia
> obbligato a chiedere l'elemosina, senza uno straccio di istruzione,
> che vive in un paese che lo disprezza "a priori" e con l'intera
> cerchia familiare e di amici che vive di espedienti?

Non lo so, ma di certo la situazione dei rom in Italia non è dettata
solo da fattori esterni alla loro cultura.
>

La tua analisi non mi convince a pieno ma apprezzo i toni con i quali
l'hai esposta.


A presto.

Valerio