---------- Messaggio girato ----------
Message-ID: <000b01c7a469$a2c46610$6a940702@sandrozn0u046o>
From: <adelantecompaneros@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Subject:
Date: Fri, 1 Jun 2007 18:26:30 +0200 
Pubblico impiego: L'ennesimo pasticcio sindacale 
Cgil Cisl Uil cantano vittoria per aver firmato il 29 maggio un accordo che 
di fatto prevede in termini economici quanto già era stato ottenuto in 
accordi firmati solo qualche settimana prima e sui quali già Cgil Cisl Uil 
avevano cantato vittoria.
Il fatto è però che per ottenere quanto già ottenuto si è infine 
accettato l'ennesimo pasticcio, cioè quello dell'allungamento della 
contrattazione da biennale a triennale, che non è cosa da poco.
Già questo basterebbe a descrivere l'inconsistenza delle segreterie 
nazionali trattanti (categoriali e confederali), pronti ad accettare 
qualsiasi peggioramento sia in corsa che a traguardo raggiunto, ma c'è ben 
altro.
I vertici sindacali (sopratutto quelli Confederali) non possono pensare di 
prendere in giro qualcuno spacciando come marginale il cedimento sulla 
triennalizzazione della contrattazione (dicono infatti che è solo 
sperimentale e che non vale per le altre categorie).
I nostri vertici sindacali sanno benissimo (o non lo sanno ? .. ed allora è 
ancor più grave) che proprio in questi giorni stanno seduti ad un tavolo 
concertativo con Governo e Confindustria dove tra le altre cose la posta in 
gioco è proprio la struttura della contrattazione.
Da scafati ed esperti funzionari sindacali (almeno un poco di esperienza ce 
l'avranno .. speriamo) dovrebbero immaginare come e quanto peserà su quel 
tavolo la concessione da loro data al Governo amico.
Già c'è da immaginarsi cosa dirà Federmeccanica. Chiederà che anche 
all'industria privata vengano concessi gli stessi cedimenti che tanto 
graziosamente le segreterie sindacali hanno concesso al padrone pubblico.
Le segreterie categoriali e confederali che hanno firmato l'accordo per la 
triennalizzazione della contrattazione si sono quindi assunti la 
responsabilità di aver ormai compromesso sia il tavolo concertativo su 
contrattazione e produttività, sia i tavoli contrattuali che si stanno 
aprendo in questi giorni (meccanici).
Grave è poi, che come è costume di una burocrazia che ormai ama 
autocelebrarsi e farsi i complimenti da sola, un passaggio così grave sia 
stato deciso senza neppure sentire i lavoratori, ai quali solo poche 
settimane fa era stato detto (esibendolo) che il contratto era stato firmato 
e senza concessioni, ed ai quali solo fino a pochi giorni fa, la Cgil 
dichiarava che mai avrebbe accettato l'allungamento al periodo triennale 
della contrattazione.
La debolezza dell'argomentazione sindacale (non sia mai che dicano 
esplicitamente che questo cedimento su un accordo giù firmato e quindi 
esigibile, è stato concesso per sostenere il Governo amico) sta tutta nelle 
dichiarazioni immediatamente dopo l'accordo.
Epifani ha dichiarato : 'Ci dispiace che questo accordo sia stato fatto solo 
ora. Si poteva fare molto prima'.
Sulla sperimentazione della triennalità del contratto ha osservato che si 
tratta di 'un'unicità'.
Sull'unicità di questo accordo Epifani pende in giro se stesso oltre che 
tutti noi (a meno che sia solo da un mese che fa il sindacalista ... ma non 
ci sembra), ma la perla vera è la sua rimostranza di come questo accordo 
poteva essere firmato già da prima. Ma come?? ... non era stato già 
firmato prima un accordo che prevedeva i 101 euro lo scorso 6 aprile 2007 ? 
... o ci hanno preso in giro?!
Angeletti riesce anche ad arrampicarsi sui vetri svolgendo una sua strana 
logica che conclude come il triennio sia meglio del biennio. Infatti ha 
detto " .. sarà un miglioramento: avremo finalmente rinnovi per tre anni 
pagati per tre anni, e non rinnovi per tre anni pagati per due, come 
succedeva adesso ..". Una cima si sapienza.
Ad Angeletti non viene neppure in mente che se gli ultimi bienni sono durati 
tre anni invece che due non è certo perchè la cosa risultava da un 
oggettivo ed inevitabile calcolo aritmetico o da una strana interferenza 
astrale, quanto invece dalla scarsa determinazione sindacale a chiedere il 
rispetto, ed a lottare per ottenerlo, del diritto all'effettiva copertura 
della contrattazione biennale. Guardando all'esperienza precedente ed alla 
debole determinazione ed autonomia sindacale, guardando alla scarsità di 
democrazia e di strumenti di controllo dei lavoratori nei confronti dei 
tavoli contrattuali e degli accordi c'è da credere che se prima il biennio 
durava tre anni, da domani il nuovo triennio (che tanto ha colpito 
l'immaginazione di Angeletti) durerà come minimo 4 anni.
Bonanni, che già aveva venduto il triennio giorni prima dell'accordo, ha 
difeso questa scelta con argomenti ancora più bizzarri. " ... sulla 
triennalità 'nessuno è preoccupato, anzi. È più agevole per la finanza 
pubblica e noi avremo la possibilità di confrontare inflazione reale e 
salario. E avere più produttività per avere più salari ...". L'avessimo 
saputo prima .....
Bonanni fa un ragionamento semplice. Più è lunga la distanza tra un 
contratto e l'altro e meglio ci riesce a fare i conti sull'inflazione così 
riusciremo a portare più soldi a casa. A questo punto tanto vale fare una 
contrattazione decennale così, quando presenteremo la piattaforma, potremo 
chiedere una vagonata di soldi.
Se queste sono le alte argomentazioni che portano i nostri vertici sindacali 
a giustificare e motivare l'accordo firmato ... stiamo freschi. Diciamo 
pure, senza ritegno, che da persone che si presumono sindacalisti ci si 
aspetterebbe di più.
In realtà l'accordo firmato il 29 maggio è proprio un gran bel pasticcio, 
l'ennesimo cedimento sindacale alla real politik e la fine, oltremodo 
tragica, della concertazione come l'abbiamo conosciuta dal 1990 ad oggi .... 
ma al peggio non c'è rimedio. Ricordiamoci che sono ancora aperti i tavoli 
sulle pensioni e sui modelli contrattuali.
A questo punto è urgente e necessario che tutto l'impianto sindacale venga 
oggi sottoposto a verifica. Una cosa democratica che si faceva nel sindacato 
fino a qualche anno fa.
Con quali richieste e paletti si va al confronto su pensioni e modello 
contrattuale ? Sappiamo che le segreterie ne hanno discusso ma nessuno nei 
luoghi di lavoro ne sa nulla.
Ma siamo sicuri che l'accordo del pubblico impiego, sopratutto sulla 
triennalità contrattuale, rappresenti la volontà dei lavoratori ?
Cgil Cisl Uil, invece di parlare alla televisione, di lasciare interviste 
pompose sui giornali, abbiano il coraggio (almeno quello professionale) di 
sospendere ogni trattativa (su pensioni e modello contrattuale) per andare a 
sentire cosa vogliono i lavoratori, ed abbiano il coraggio (professionale) 
di sottoporre a referendum l'accordo sul pubblico impiego.
Se non lo fanno (se manca a loro il coraggio professionale) di verificare 
con quelli che loro dicono di rappresentare (lavoratori) la loro strategia e 
gli accordi che firmano vuole dire che non è i lavoratori che rappresentano 
ma qualche cosa d'altro, tipo un governo amico, un percorso politico o 
progetti di alleanza con altre sovrastrutture autoreferenziali come orami 
sono diventati loro.
E questo vorrebbe dire solo una cosa .... il disastro sindacale. 
COORDINAMENTO NAZIONALE RSU   
www.coordinamentorsu.it
Pubblico impiego: Lennesimo pasticcio sindacale 
Cgil Cisl Uil cantano vittoria per aver firmato il 29 maggio un accordo che 
di fatto prevede in termini economici quanto già era stato ottenuto in accordi 
firmati solo qualche settimana prima e sui quali già Cgil Cisl Uil avevano 
cantato vittoria.Il fatto è però che per ottenere quanto già ottenuto si è 
infine accettato lennesimo pasticcio, cioè quello dellallungamento della 
contrattazione da biennale a triennale, che non è cosa da poco.Già questo 
basterebbe a descrivere linconsistenza delle segreterie nazionali trattanti 
(categoriali e confederali), pronti ad accettare qualsiasi peggioramento sia in 
corsa che a traguardo raggiunto, ma cè ben altro.I vertici sindacali 
(sopratutto quelli Confederali) non possono pensare di prendere in giro qualcuno 
spacciando come marginale il cedimento sulla triennalizzazione della 
contrattazione (dicono infatti che è solo sperimentale e che non vale per le 
altre categorie). I nostri vertici sindacali sanno benissimo (o non lo sanno ? 
.. ed allora è ancor più grave) che proprio in questi giorni stanno seduti ad un 
tavolo concertativo con Governo e Confindustria dove tra le altre cose la posta 
in gioco è proprio la struttura della contrattazione. Da scavati ed esperti 
funzionari sindacali (almeno un poco di esperienza ce lavranno .. speriamo) 
dovrebbero immaginare come e quanto peserà su quel tavolo la concessione da loro 
data al Governo amico. Già cè da immaginarsi cosa dirà Federmeccanica. Chiederà 
che anche allindustria privata vengano concessi gli stessi cedimenti che tanto 
graziosamente le segreterie sindacali hanno concesso al padrone pubblico.Le 
segreterie categoriali e confederali che hanno firmato laccordo per la 
triennalizzazione della contrattazione si sono quindi assunti la responsabilità 
di aver ormai compromesso sia il tavolo concertativo su contrattazione e 
produttività, sia i tavoli contrattuali che si stanno aprendo in questi giorni 
(meccanici).Grave è poi, che come è costume di una burocrazia che ormai ama 
autocelebrarsi e farsi i complimenti da sola, un passaggio così grave sia stato 
deciso senza neppure sentire i lavoratori, ai quali solo poche settimane fa era 
stato detto (esibendolo) che il contratto era stato firmato e senza concessioni, 
ed ai quali solo fino a pochi giorni fa, la Cgil dichiarava che mai avrebbe 
accettato lallungamento al periodo triennale della contrattazione.La 
debolezza dellargomentazione sindacale (non sia mai che dicano esplicitamente 
che questo cedimento su un accordo giù firmato e quindi esigibile, è stato 
concesso per sostenere il Governo amico) sta tutta nelle dichiarazioni 
immediatamente dopo laccordo.Epifani ha dichiarato : Ci dispiace che 
questo accordo sia stato fatto solo ora. Si poteva fare molto prima. Sulla 
sperimentazione della triennalità del contratto ha osservato che si tratta di 
ununicità.Sullunicità di questo accordo Epifani pende in giro se stesso 
oltre che tutti noi (a meno che sia solo da un mese che fa il sindacalista ... 
ma non ci sembra), ma la perla vera è la sua rimostranza di come questo accordo 
poteva essere firmato già da prima. Ma come?? ... non era stato già firmato 
prima un accordo che prevedeva i 101 euro lo scorso 6 aprile 2007 ? ... o ci 
hanno preso in giro?!Angeletti riesce anche ad arrampicarsi sui vetri 
svolgendo una sua strana logica che conclude come il triennio sia meglio del 
biennio. Infatti ha detto " .. sarà un miglioramento: avremo finalmente rinnovi 
per tre anni pagati per tre anni, e non rinnovi per tre anni pagati per due, 
come succedeva adesso ..". Una cima si sapienza.Ad Angeletti non viene 
neppure in mente che se gli ultimi bienni sono durati tre anni invece che due 
non è certo perchè la cosa risultava da un oggettivo ed inevitabile calcolo 
aritmetico o da una strana interferenza astrale, quanto invece dalla scarsa 
determinazione sindacale a chiedere il rispetto, ed a lottare per ottenerlo, del 
diritto alleffettiva copertura della contrattazione biennale. Guardando 
allesperienza precedente ed alla debole determinazione ed autonomia sindacale, 
guardando alla scarsità di democrazia e di strumenti di controllo dei lavoratori 
nei confronti dei tavoli contrattuali e degli accordi cè da credere che se 
prima il biennio durava tre anni, da domani il nuovo triennio (che tanto ha 
colpito limmaginazione di Angeletti) durerà come minimo 4 anni.Bonanni, che 
già aveva venduto il triennio giorni prima dellaccordo, ha difeso questa scelta 
con argomenti ancora più bizzarri. " ... sulla triennalità nessuno è 
preoccupato, anzi. È più agevole per la finanza pubblica e noi avremo la 
possibilità di confrontare inflazione reale e salario. E avere più produttività 
per avere più salari ...". Lavessimo saputo prima .....Bonanni fa un 
ragionamento semplice. Più è lunga la distanza tra un contratto e laltro e 
meglio ci riesce a fare i conti sullinflazione così riusciremo a portare più 
soldi a casa. A questo punto tanto vale fare una contrattazione decennale così, 
quando presenteremo la piattaforma, potremo chiedere una vagonata di 
soldi.Se queste sono le alte argomentazioni che portano i nostri vertici 
sindacali a giustificare e motivare laccordo firmato ... stiamo freschi. 
Diciamo pure, senza ritegno, che da persone che si presumono sindacalisti ci si 
aspetterebbe di più.In realtà laccordo firmato il 29 maggio è proprio un 
gran bel pasticcio, lennesimo cedimento sindacale alla real politik e la fine, 
oltremodo tragica, della concertazione come labbiamo conosciuta dal 1990 ad 
oggi .... ma al peggio non cè rimedio. Ricordiamoci che sono ancora aperti i 
tavoli sulle pensioni e sui modelli contrattuali.A questo punto è urgente e 
necessario che tutto limpianto sindacale venga oggi sottoposto a verifica. Una 
cosa democratica che si faceva nel sindacato fino a qualche anno fa.Con 
quali richieste e paletti si va al confronto su pensioni e modello contrattuale 
? Sappiamo che le segreterie ne hanno discusso ma nessuno nei luoghi di lavoro 
ne sa nulla.Ma siamo sicuri che laccordo del pubblico impiego, sopratutto 
sulla triennalità contrattuale, rappresenti la volontà dei lavoratori ?Cgil 
Cisl Uil, invece di parlare alla televisione, di lasciare interviste pompose sui 
giornali, abbiano il coraggio (almeno quello professionale) di sospendere ogni 
trattativa (su pensioni e modello contrattuale) per andare a sentire cosa 
vogliono i lavoratori, ed abbiano il coraggio (professionale) di sottoporre a 
referendum laccordo sul pubblico impiego.Se non lo fanno (se manca a loro 
il coraggio professionale) di verificare con quelli che loro dicono di 
rappresentare (lavoratori) la loro strategia e gli accordi che firmano vuole 
dire che non è i lavoratori che rappresentano ma qualche cosa daltro, tipo un 
governo amico, un percorso politico o progetti di alleanza con altre 
sovrastrutture autoreferenziali come orami sono diventati loro.E questo 
vorrebbe dire solo una cosa .... il disastro sindacale.
 
COORDINAMENTO RSU