----- Messaggio inoltrato da Forumpalestina <forumpalestina@???> -----
    Data: Sun, 22 Apr 2007 17:38:59 +0200
    Da: Forumpalestina <forumpalestina@???>
Rispondi-A: Forumpalestina <forumpalestina@???>
 Oggetto: documento  sindacato giornalisti britannici
      A: "Undisclosed-Recipient:;"@???
Il documento del sindacato dei giornalisti britannici sul boicottaggio ad
Israele
Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione di boicottaggio delle merci
israeliane diramata dalla National Union of Journalists, il sindacato della
stampa britannica. Ricordiamo che nei mesi scorsi sono stati gli architetti e i
docenti universitari inglesi a chiedere a Israele di cambiare politica verso i
palestinesi.
La Conferenza annuale centenaria dello NUJ la settimana scorsa ha dibattuto più
di 200 mozioni su temi che andavano dall'opposizione ai piani per neutralizzare
l'Atto per la Libertà di Informazione del Regno Unito, al lancio di una campagna
giornalistica contro i bassi salari e i tagli occupazionali nell'industria
dell'informazione.
La Conferenza ha condannato le violazioni alla libertà di stampa in Cina,
Russia, Pakistan e Zimbabwe, e una sessione speciale è stata tenuta sul
rapimento di Alan Johnston a Gaza e sull'incolumità dei giornalisti.
Tra le mozioni passate nel dibattito internazionale c'era l'appello per
sostenere il "boicottaggio dei prodotti israeliani" . guidato dai sindacati del
commercio e dal TUC in risposta alla situazione in Palestina e nel conflitto in
Libano dello scorso anno.
L'appello per il boicottaggio è in parte legato al rapimento di Alan Johnston.
Il sindacato dei giornalisti palestinesi ha dato molto sostegno alla campagna
per il suo rilascio - svolgendo dimostrazioni e scioperi contro l'Autorità
palestinese per chiedere più azione. Lavoriamo a stretto contatto con il
sindacato palestinese attraverso la Federazione Internazionale dei Giornalisti
e il boicottaggio è un gesto di sostegno al popolo palestinese - principalmente
a quelli che soffrono nell'assedio di Gaza, la comunità che Alan Johnston è così
orgoglioso di aiutare attraverso i suoi reportage.
Il boicottaggio non ha nulla a che fare con i reportage giornalistici. NUJ non
sta dicendo ai suoi membri come scrivere di Israele - oltre all'obbligo
permanente dei suoi membri di riferire in modo indipendente e onesto su tutti i
temi e non produrre testi razzisti o discriminatori -. Il sindacato non adotta e
non adotterebbe mai una linea su come un tema deve essere trattato. Noi ci
battiamo per la libertà di scrittura e di parola - e critichiamo quelli che,
comprese le autorità palestinesi e israeliane, agiscono contro la libertà di
informazione dei giornalisti.
Nel dibattito è stato sottolineato che il boicottaggio, che dura da un anno,
dell'Autorità palestinese ad opera della Gran Bretagna, degli Usa e dell'Unione
Europea, per non citare il governo di Israele, ha condotto a un aumento del
numero delle persone disoccupate, malate e morenti a causa della sospensione
degli aiuti economici e delle rimesse. Questo è un boicottaggio a un governo
democraticamente eletto.
Quella assunta dai rappresentanti eletti alla nostra Conferenza è una decisione
dei membri del NUJ come sindacato e come cittadini per contribuire a esercitare
pressioni sul governo israeliano affinché ritiri il blocco dei pagamenti, il
rifiuto a riconoscere i giornalisti palestinesi che hanno la tessera della
stampa internazionale e il danno generale che viene  prodotto dall'occupazione
continua.
Non si tratta, come certi critici hanno affermato, di un boicottaggio
istituzionale. Lo NUJ continuerà a cercare di lavorare con tutti i sindacati
gemelli nella regione, siano essi israeliani o palestinesi. Infatti, lo NUJ ha
cercato ogni occasione per trovare un modo di far lavorare insieme i
giornalisti di entrambe le parti. E continuerà ad operare all'interno della
rete della Federazione internazionale dei Giornalisti per l'unità di tutti i
giornalisti nella regione.
I membri che non sono d'accordo con la decisione possono cercare di cambiarla.
Lo NUJ è un sindacato democratico e sono i delegati alla Conferenza annuale -
rappresentanti eletti di tutti i rami del sindacato - che prendono le
decisioni.
National Union of Journalists 
www.nuj.org.uk/
--------------------------------------------------------------------------------
Mail: forumpalestina@???
Sito: 
http://www.forumpalestina.org
--------------------------------------------------------------------------------
Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto/a oppure hai avuto una
corrispondenza con i gestori del sito. I tuoi dati non saranno in alcun modo
resi pubblici o ceduti a terze persone. Serviranno solo ed esclusivamente per
l'invio delle NewsLetter  nel pieno rispetto delle vigenti leggi sul diritto
della privacy. Per cancellarti puoi farlo direttamente dal sito sopra indicato
nell'apposita sezione.
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----- Fine messaggio inoltrato -----
Il documento del sindacato dei giornalisti britannici sul 
boicottaggio ad Israele
Pubblichiamo qui di seguito la 
dichiarazione di boicottaggio delle merci israeliane diramata dalla 
National Union of Journalists, il sindacato della stampa 
britannica. Ricordiamo che nei mesi scorsi sono stati gli 
architetti e i 
docenti universitari inglesi a chiedere a Israele di cambiare politica verso i 
palestinesi.
 
La Conferenza annuale centenaria dello NUJ la settimana scorsa ha 
dibattuto più di 200 mozioni su temi che andavano dall'opposizione ai 
piani per neutralizzare l'Atto per la Libertà di Informazione del Regno Unito, 
al lancio di una campagna giornalistica contro i bassi salari e i tagli 
occupazionali nell'industria dell'informazione.
La Conferenza ha condannato le violazioni 
alla libertà di stampa in Cina, Russia, Pakistan e 
Zimbabwe, e una sessione speciale è stata tenuta sul rapimento di Alan Johnston 
a Gaza e sull'incolumità dei giornalisti. 
Tra le mozioni passate nel dibattito internazionale c'era 
l'appello per sostenere il "boicottaggio dei prodotti israeliani" 
 guidato dai sindacati del commercio e dal TUC in risposta alla situazione in Palestina 
e nel conflitto in Libano dello scorso anno. 
L'appello 
per il boicottaggio è in parte legato al rapimento di Alan Johnston. Il sindacato dei giornalisti 
palestinesi ha dato molto sostegno alla campagna per il suo rilascio - 
svolgendo dimostrazioni e scioperi contro l'Autorità palestinese per 
chiedere più azione. Lavoriamo a stretto contatto con il sindacato palestinese 
attraverso la Federazione Internazionale dei Giornalisti e il boicottaggio è un gesto di sostegno al popolo palestinese - 
principalmente a quelli che soffrono nell'assedio di Gaza, la comunità che 
Alan Johnston è così orgoglioso di aiutare attraverso i suoi 
reportage.
Il boicottaggio non ha nulla a che fare con i 
reportage giornalistici. NUJ non sta dicendo ai suoi membri come 
scrivere di Israele - oltre all'obbligo permanente 
dei suoi membri di riferire in modo indipendente e onesto su tutti i temi e non 
produrre testi razzisti o discriminatori -. Il sindacato non adotta e non 
adotterebbe mai una linea su come un tema deve essere trattato. Noi ci battiamo 
per la libertà di scrittura e di parola  e critichiamo quelli che, comprese le 
autorità palestinesi e israeliane, agiscono contro la libertà di informazione 
dei giornalisti.
Nel dibattito è stato sottolineato che il boicottaggio, che dura da 
un anno, dell'Autorità palestinese ad opera della Gran Bretagna, degli Usa e 
dell'Unione Europea, per non citare il governo di Israele, ha condotto a un 
aumento del numero delle persone disoccupate, malate e morenti a causa della 
sospensione degli aiuti economici e delle rimesse. Questo è un boicottaggio a un 
governo democraticamente eletto. 
Quella assunta dai rappresentanti eletti alla nostra Conferenza è una 
decisione dei membri del NUJ come sindacato e come cittadini per 
contribuire a esercitare pressioni sul governo israeliano affinché 
ritiri il blocco dei pagamenti, il rifiuto a riconoscere i giornalisti 
palestinesi che hanno la tessera della stampa internazionale e il danno generale 
che viene  prodotto dall'occupazione continua. 
Non si tratta, come certi critici hanno affermato, di un boicottaggio 
istituzionale. Lo NUJ continuerà a cercare di lavorare con tutti i sindacati 
gemelli nella regione, siano essi israeliani o palestinesi. Infatti, lo NUJ ha 
cercato ogni occasione per trovare un modo di far lavorare insieme i giornalisti 
di entrambe le parti. E continuerà ad operare all'interno della rete della 
Federazione internazionale dei Giornalisti per l'unità di tutti i giornalisti 
nella regione.
I membri che non sono d'accordo con la decisione possono cercare di 
cambiarla. Lo NUJ è un sindacato democratico e sono i delegati alla Conferenza 
annuale - rappresentanti eletti di tutti i rami del sindacato - che prendono le 
decisioni.
National Union of Journalists 
www.nuj.org.uk/
Mail: forumpalestina@???          
Sito: 
http://www.forumpalestina.org  
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iscritto/a oppure hai avuto una corrispondenza con i gestori del sito. 
I tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici 
o ceduti a terze persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio delle 
NewsLetter  nel pieno rispetto delle vigenti leggi sul diritto della 
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