Penso che  ci sia una certa distanza tra chi spara cazzate dicendo che 
le bici devono stare in campagna e chi invece propone una sistemazione 
della città anche dal punto di vista della sua fruibilità. Mi sembra 
altre sì inconcludente sperare che stati e confini spariscano; penserei, 
diciamo, a qualcosa di più realistico...anche per onorare la frase di 
Gandhi che c'è nella tua firma: non puoi vivere senza confini poiché 
essi sono lì e far finta che non ci siano non è realizzabile nella 
società. Credo.
L'idea di prendere a schiaffi quelli che sbagliano è effettivamente del 
tutto inconcludente, ma anche vivere senza confini...è adatto più ad uno 
spot pubblicitario che ad una filosofia di vita reale.
nunzio ha scritto:
> certo che i problemi sono gli stati, i confini e non gli esseri umani, 
> ma devo constatare che molto di queste cose (la vera zozzeria) si è 
> installata a dovere nei cervelli degli esseri umani.
> Chi si porta galere, confini e barriere dentro al cervello tanto bene 
> non sta, poco male se finisse lì..., purtroppo però li trasmette anche 
> alle generazioni che seguono....(anche cogli sganassoni)
> L'altra notte una ragazza in una macchinetta tagliava la strada a due 
> pacifiche biciclette, poco c'è mancato che... e ha pure sbraitato: 
> "Aooooh... mica stamo in campagna!"
> Appunto, siamo in città, come è bella la città, coi confini, le galere 
> e tutto il resto che chi va a piedi o in bici ha il privilegio di 
> vedere più da vicino. Da lì a fare 2 + 2 e cercà de levasse sta 
> monnezza dalla capa non dovrebbe esse difficile.... oppure scusate 
> tanto scateniamo na bella guerra umanitaria.
>
> Siate il cambiamento che vorreste vedere nella società
> (M. K. Gandhi)
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