[Hackmeeting] bad quoting

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Author: bakunin
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To: hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] bad quoting
Approposito del problema del bad quoting, vorrei dare avvio ad un
dibattito, spero produttivo, sull'argomento dando risalto ad un punto di
vista diverso.

Non ritengo in nessun modo il bad quoting un problema. Per quanto possa
accettare che esista un livello di stile, una netiquette, l'accettazione
di standard comunicativi, non ritengo che questo problema sia qualcosa
di cosi' importante, soprattutto se paragonato alla conoscenza
(genericamente miserrima) degli strumenti e dei protocolli.

Le principali critiche che vengono effettuate rispetto al bad quoting sono:

1. scarsa visualizzazione

il problema deve essere letto alla luce del client di posta usato. Io
per es. uso un client di posta che e' capace di visualizzare
correttamente email formattate in qualsiasi modo.
Simboli grafici, formattazione, indentazioni ed altro sono elementi che
il programma e' capace di dare.
Mi piace definire questo punto come: rappresentanza dello strumento
opensource/freesoftware.
ossia uso un programma che mi rappresenti e che quindi sia capace di
darmi tutti gli strumenti adeguati alle funzioni richieste. Nella
fattispecie agevolarmi nella lettura di qualsiasi email.

Molto simile a questo problema e' l'utilizzo di charset unicode. Il
client e' uno strumento quindi va usato come tale. Se non e' capace di
supportare le comunicazioni che avvengono negli ambienti a cui io
appartengo, probabilmente e' il client sbagliato per me.

2. banda passante: una email scritta male occupa di piu'.

Vero. Detto cio' probabilmente occupa banda anche non avere opportuni
filtri di selezione e smistamento posta.
usare un protocollo pop3 richiede + banda passante in tempi ristretti,
perche' praticamente la totalita' dei client lo usa scaricando
interamente tutto cio' che e' prensente nella casella di posta. Un
protocollo imap, invece, procede col download soltanto nel momento in
cui si richiede la lettura del body ottimizzando quindi la banda.

Cio' comporta che se non mi interessa tutto un thread, posso eliminarlo
avendo scaricato soltanto qualche header.

Sorridendo penso: occupano molta + banda le email in favore del corretto
utilizzo del quoting che una email mal scritta.

3. accettazione dell'altro e del processo creativo dell'email

Uno standard di quoting implica un utilizzo preciso dello strumento
email. Cio' va in contrasto con l'accettazione dell'altro il quale
magari compone email seguendo un flusso logico diverso.

Questo e' da leggersi anche alla luce di quanto segue:
Non e' affatto vero che all'interno di comunita' piu' geek si quoti
meglio e che la consapevolezza dello strumento tecnologico comporti
l'utilizzo di convenzioni comunicative.
Posso portare esempi di comunita' come apache, mozilla, glib e gtk, dove
esponenti di spicco sono capaci di risponde ad una email lasciando
integro il messaggio e aggiungendo al fondo: +1.

4. standard vs convenzioni

Il quotare bene e' una convenzione. Non e' una regola e non e' uno
standard. Infondo, tutti riceviamo email quotate male e se vogliamo le
leggiamo senza troppi problemi. Ritengo che le convenzioni siano
elementi importanti per una comunita', ma devono essere comprese ed
utilizzate con tutte le sfumature del caso e non in maniera ideologica.

Un saluto
b

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