[Forumlucca] scalzone ilritorno dell'esule

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Author: aunchb@tin.it
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To: spaziautogestiti, donatellacavagnaro, forumlucca
Subject: [Forumlucca] scalzone ilritorno dell'esule
PERUGIA - Dice di essere emozionato, afferma di non considerarsi un
"non violento vero", critica il grigiore della vita di oggi e parla
della sua battaglia di libertà: spiega di essere un "appassionato della
parola" e non smentisce questa sua passione, Oreste Scalzone, oggi a
Giano dell'Umbria per la sua prima conferenza stampa ufficiale dopo la
lunga latitanza in Francia. L'ex leader di Potere Operaio, dopo una
tappa fuori programma, ieri a Reggio Emilia, considera l'incontro di
oggi con giornalisti e amici l'inizio formale di un suo viaggio
politico in Italia, di "riflessione sulla sua battaglia di libertà".
Rispondendo ai giornalisti e dilungandosi in articolate e appassionate
parentesi, Scalzone parla di sé, della moglie Lucia, della figlia, di
34 anni, che l'ha reso nonno.

Una famiglia che lo aspetta a Parigi,
dove "non è stato ibernato, ma ha vissuto e ha conosciuto gente
interessante". Parla poi di violenza ("Sono davvero finiti gli anni di
piombo? si è chiesto, commentando la morte del poliziotto negli
incidenti con i tifosi di calcio a Catania) e di non violenza: "Non
posso dirmi non violento assoluto, perché se domani ci fosse una
insurrezione non posso dire che non andrei in una barricata a sparare".
E parla della sua battaglia di libertà e dell'impegno personale in
favore, fra gli altri, di Paolo Persichetti, vittima, dice, di una
"iniquità evidente". In serata è andato davanti al carcere di Viterbo,
dove Persichetti é richiuso, a cantargli una serenata. Cappello a
larghe tese e sciarpa rossa, Scalzone è arrivato intorno alle 13 - a
bordo di un vecchio camper che gli ha prestato un amico - a Giano
dell'Umbria, nella sede della "Repubblica di Frigolandia", fondata dal
suo amico Vincenzo Sparagna, esponente storico della satira italiana e
direttore di "Frigidaire".

La Repubblica di Frigolandia è una sorta
di laboratorio di arte, satira e cultura, la "Repubblica dei desideri",
come la definisce Scalzone. Proprio con Sparagna, per realizzare una
pubblicazione sul trentennale del '68, nel 1998 l'ex leader
dell'ultrasinistra fece un altro breve viaggio in Italia, da
clandestino. Lo ha ricominciato oggi, da uomo libero, ma senza
documenti (ha depositato al Consolato la richiesta del passaporto).
Dice di essere in possesso del solo passaporto della Repubblica di
Frigolandia (sono cittadini di Frigolandia molti nomi noti, come Carlo
Caracciolo - ha riferito Sparagna - e Claudio Petruccioli). Latitante
dal 1981, Scalzone - condannato a 16 anni di reclusione per
partecipazione a banda armata e rapina - è potuto tornare in Italia da
uomo libero poiché i reati di cui era accusato sono stati dichiarati
prescritti. Ad accoglierlo, a Frigolandia, c'erano anche i sindaci di
Giano dell'Umbria e Castel Ritaldi.

Il viaggio di Scalzone proseguirà
domani a Roma, dove è stato invitato da 'Liberazione' a presentare
degli inserti sugli anni Settanta e venerdì prossimo a Terni, al centro
sociale Germinal. Il 16 sarà di nuovo a Roma per "l'anniversario della
cacciata di Lama dall'universita" e il 17 a Vicenza alla manifestazione
contro l'ampliamento della base Usa.