Le ultime dichiarazioni del presidente di Confindustria, e di tante altre 
cose, Montezemolo, avvertivano la classe politica sull' autonoma futura 
soluzione dei cittadini italiani ai problemi derivanti dalla lentezza delle 
riforme e delle decisioni della classe politica.
Ebbene i ciclisti romani l' hanno subito preso in parola e gli hanno 
dimostrato con i fatti la loro condivisione, realizzando dal nulla la prima 
pista ciclabile clandestina e non autorizzata - tra piazza Lodi e largo 
Brindisi lungo tutta via La Spezia -, forse lo hanno anche anticipato, 
poiché è da almeno inizio anno che c' è questa provocazione.
L' assessorato all' Ambiente, avvertito da tempo sulla questione, che tanto 
si prodiga per la nostra sicurezza mettendo i segnali di stop sui percorsi 
ciclabili ai ciclisti e non ai veicoli motorizzati, qui sembra non curarsi 
del fatto che qualcuno potrebbe essere tratto in inganno e percorrere il 
tracciato ciclistico pensando di essere al sicuro, quando invece non lo è.
Abbiamo appurato come gli automobilisti non si rendano conto della lodevole 
iniziativa di qualche buontempone, attraversando la finta ciclabile senza 
accorgersene.
Ci auguriamo che si ripristini il corretto stato della carreggiata e che 
questa sia e rimanga un' ulteriore testimonianza della volontà dei romani di 
avere nuovi percorsi ciclabili.
Lettera di Fausto Bonafaccia al Corriere della Sera di martedì 23 Gennaio 
2007 (anche online con foto su 
http://www.biciroma.it/news/2007_01.html#000395)
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Roma pedala: il blog dei ciclisti romani
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