[Lecce-sf] Fw: I lavoratori di Mirafiori contestano durament…

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Author: Maria
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Subject: [Lecce-sf] Fw: I lavoratori di Mirafiori contestano duramente CGIL-CISL-UIL

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From: Primomaggio
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Sent: Tuesday, December 12, 2006 10:51 PM
Subject: I lavoratori di Mirafiori contestano duramente CGIL-CISL-UIL



I lavoratori di Mirafiori contestano duramente CGIL-CISL-UIL

La contestazione del 7 dicembre dei lavoratori di Mirafiori ai 3 segretari generali di CGIL-CISL-UIL è stata un momento importante e a nulla valgono le dichiarazioni minimaliste dei sindacati amici del "governo amico" e di certi giornali "amici". Importante non tanto e non solo perché la contestazione è avvenuta in un luogo simbolo del mondo del lavoro, quanto piuttosto perché si è concentrata direttamente sulle questioni findamentali oggi sul tappeto: scippo del TFR, finanziaria "lacrime e sangue", prossima contro-riforma delle pensioni, firma senza mandato dei lavoratori, richiesta di non essere la stampella del governo Prodi-Padoa Schioppa.

Che i lavoratori vivano questa fase politica - e le misure di questo governo anti-popolare - in modo molto sofferto lo capisce chiunque abbia minimamente a che fare con i luoghi di lavoro. E lo sanno anche i 3 segretari generali di CGIL-CISL-UIL, visto che hanno sentito il bisogno di presentarsi tutti e tre a Mirafiori (dopo ben 26 anni, ovvero dalla sconfitta operaia dell'80 in cui tanta parte ebbero proprio i vertici confederali) per "spiegare" la loro linea di appoggio al governo.
Era inaspettata la contestazione ? Sicuramente non se l'aspettavano i 3 segretari, ma che nell'aria ci sia un clima di forte sfiducia e di dissenso - anche se non riesce ancora ad esprimersi un modo indipendente ed organizzato - è abbastanza evidente. Questo governo ha scontentato tutti meno che industriali, banchieri e sindacati. E i lavoratori lo hanno capito benissimo, così come hanno capito che la finanziaria del governo Prodi-Fassino-Bertinotti toglie soldi dalle loro tasche per riempire quelle già piene dei padroni (che, non ancora sazi, "rilanciano" con la richiesta di "patto per la produttività", una specie di "nuova edizione" della politica dei salari e della concertazione inaugurate con gli accordi del 31 luglio 1992 e del 23 luglio 1993.

Visto che i sindacati amici del "governo amico" non hanno intenzione al momento di consultare i lavoratori - e non c'è da stupirsi perché riceverebbero una sonora lezione, come le assemblee di Mirafiori fanno pensare - i lavoratori hanno il diritto e il dovere di prendere la parola in prima persona e far sentire il proprio dissenso contro la politica filo-industriale di Prodi, Padoa Schioppa e soci, in tutte le forme possibili e immaginabili, a cominciare dalle assemblee che si tengono sui luoghi di lavoro in cui deve essere messa all'ordine del giorno la discussione e il voto sullo scippo del TFR e sulla controriforma delle pensioni.

Ma il vero appuntamento è dal primo gennaio 2007 quando inizierà il semestre previsto per il silenzio-assenso sul trasferimento del TFR verso i fondi pensione integrativi. I lavoratori hanno la possibilità, sottoscrivendo a valanga lettere di dissenso esplicito per il trasferimento del TFR ai FPI, di mandare a tutto il "politicamente corrotto" sistema politico e sindacale, un messaggio forte e chiaro: "i soldi dei lavoratori non si toccano". Da questa nuova trincea può e deve ripartire una stagione di autonomia e di indipendenza del mondo dal lavoro da partiti e sindacati che pensano solo ai propri interessi e non certo a quelli di milioni di lavoratori che hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese.

PRIMOMAGGIO
Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari e disoccupati (redazione tocana)
EMAIL: primomaggio.info@??? - WEB: http://redazionepm.supereva.it - TEL: 339.6473677, 339.4505810

Le sedi toscane di Primomaggio sono a
- Viareggio c/o il Circolo Iskra in Via IV novembre 51
- Marina di Massa c/o il Centro culturale Pablo Neruda in Via Stradella 57d


Sotto, la nota del Coordinamento RSU: http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2006/2006_1207_mirafiori.htm
Ricordiamo l'assemblea di Massa:

Venerdì 15 dicembre 2006 - ore 21
Saletta della CROCE BIANCA - VIA CRISPI, MASSA

Contro lo scippo del TFR, contro la finanziaria, contro l'attacco alle pensioni. Contro il governo Prodi.

Finanziaria "lacrime e sangue" (la seconda più pesante di tutta la storia della Repubblica), scippo del TFR (destinato alle banche, alle assicurazioni e alle speculazioni di borsa), ennesimo attacco alle pensioni, finanziamento delle missioni di guerra, eliminazione di 3 miliardi di euro destinati alla sanità, 50.000 lavoratori della scuola in meno, colpo di spugna sulle illegalità nel precariato, indulto per i reati legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro... Ecco la politica del "governo amico"... Amico sì, ma dei padroni.

Interverrà
CORRADO DELLE DONNE
Coordinatore nazionale SLAI COBAS

Durante la serata verrà presentato il nuovo numero (9) di Primomaggio

Indice del n.9 di PM

Begli "amici"...

Scippo del TFR. Domande e risposte

La ricetta del governo "amico" sulla previdenza: meno pensioni e meno di pensione ma,
in compenso, via libera alla speculazione di borsa, imprese e sindacati di regime sul TFR

Sono come moggi.
Breve storia di un lavoratore di call center

La crisi industriale e occupazionale nel vicentino

Perché la manifestazione del 4 novembre "stop precarietà ora" è stata un imbroglio

Finanziaria 2007: dare con una mano, prendere con tutte e due

90 morti al giorno per "malasanità".
La "ricetta" del governo "amico": tagli e ticket sulla sanità

All'armi siamo "amici".
Cresce la spesa militare. Ovviamente, diminuisce quella per sanità, pensioni, scuola, servizi...
***

Fischi ai segretari nazionali di Cgil Cisl Uil alla Fiat di Mirafiori.

Con uno scarno comunicato dell'Ansa veniamo ad avere conferma di quanto già telefonicamente abbiamo potuto verificare con i compagni di Torino presenti all'assemblea.
Le assemblee dei lavoratori Fiat di Torino hanno praticamente rinfacciato alle segreterie nazionali la "truffa" sul Tfr e l'assoluta assenza di contrasto e rivendicazione verso la Finanziaria del Governo, chiarendo anche la loro indisponibilità a qualsiasi ulteriore peggioramento della previdenza.
La contestazione è stata così forte da costringere Bonanni (Cisl) a ridurre al minimo il suo intervento per evitare che i fischi lo sommergessero definitivamente. Ma, come afferma anche l'Ansa, pure Angeletti ed Epifani non hanno potuto fare a meno di essere investiti dalla contestazione.
Ad uno verrebbe da chiedersi se, finalmente, Cgil Cisl e Uil abbiano recepito il segnale, ma immediatamente cascano le braccia nel vedere le prime reazioni sindacali all'andamento di una assemblea che le segreterie sindacali volevano celebrativa ed invece si è manifestata come forte contestazione alla loro linea.

Su www.rassegna.it (rivista della Cgil) appaiono infatti già nel primo pomeriggio due notizie.

La prima è che Epifani è rimasto emozionato dal contatto con gli operai. "Una bellissima esperienza" ha dichiarato. E fin qui nulla da stupirsi. E' normale che un sindacalista che non vede un'operaio da mesi (anche se presume di conoscerne gli umori come se quotidianamente lui lavorasse in catena di montaggio) si emozioni a vederne tanti e tutti insieme ascoltandoli parlare nel loro modo così genuino, popolare e schietto. Si rimane in dubbio quando, di fronte a questo suo entisiasmo De Amicissiano, quasi commosso dall'emozione, afferma essere stata l'assemblea "una vera prova di democrazia". Forse Epifani non capisce che la democrazia non è farsi vedere di tanto in tanto in una fabbrica ma far votare i lavoratori sulle cose che lui fa e decide in nome loro.

La seconda è che si ammette esserci stata "qualche contestazione" ma senza dargli alcuna importanza. Ci si esalta invece a far notare come verso il sindacalista dell'Ugl ci sia stata "molta contestzione". A noi è parso invece che nessuno abbia avuto trattamenti così diversi. Contestazione c'è stata e come, ed è stata proprio su quella linea sindacale che Epifani e gli altri erano andati a difendere in quelle assemblee.

Comunque vedremo domani i giornali.

7-12-2006    Coordinamento RSU




      Mirafiori: fischi a Bonanni (Cisl)


      Stamani erano stati contestati Epifani e Angeletti


      (ANSA) - TORINO, 7 DIC -15.20 -  Fischi durante l'intervento di Raffaele Bonanni che ha partecipato all'assemblea sulla Finanziaria a Mirafiori. Un'accoglienza ancora piu' calda di quella riservata stamani a Epifani e Angeletti. 'Siamo delusi', ha gridato un lavoratore, 'hai confuso la fabbrica con la piazza, siete stati falsi', ha detto un altro. Bonanni ha deciso di abbreviare l'intervento lasciando la parola ai lavoratori. Cremaschi (Fiom): mondo del lavoro scontento della Finanziaria. 



FIAT MIRAFIORI: EPIFANI, BELLISSIMA ESPERIENZA

''Una straordinaria esperienza in un luogo mitico dove sono stati affrontati i problemi reali del paese''. A dirlo è il leader della Cgil Guglielmo Epifani, commentando la sua partecipazione all'assemblea dei lavoratori dello stabilimento Fiat di Torino Mirafiori: ''E' stata una discussione vera, nella quale sono stati affrontati umori e preoccupazioni, l'età pensionabile, l'intensificazione dei turni di lavoro, il precariato, la condizione vera delle persone. E' emerso il paese reale con tutti i suoi problemi, le sue contraddizioni e anche le sue durezze''. Il leader della Cgil ha poi aggiunto: ''Un'esperienza che ha confermato e rafforzato l'opinione che avevo su quanto sia importante la democrazia, il rapporto democratico e come su determinate questioni, come le pensioni, non si possa giocare facilmente sulla condizione delle persone''.

07/12/2006 13.38

SINDACATI A MIRAFIORI, QUALCHE CONTESTAZIONE

Non è mancata qualche contestazione ai segretari generali di Cgil e Uil, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti, stamani allo stabilimento Mirafiori della Fiat, nel corso dell'incontro dei leader sindacali con i lavoratori per illustrare la Finanziaria. ''Guglielmo questa non può essere la Finanziaria dei lavoratori, il sindacato deve mantenere un atteggiamento critico e incalzare il governo anche quando è di centro sinistra'', ha detto a Epifani un operaio delle Carrozzerie, dove si sono riuniti circa 2 mila lavoratori. Analoghi toni anche alle Presse, dove Angeletti ha parlato davanti a 1.500 dipendenti: ''Non dobbiamo fare la stampella del governo' ha detto un lavoratore, chiedendo anche di scioperare contro il governo: ''Lo abbiamo fatto contro Berlusconi, perché non lo facciamo anche ora?''. Alle Carrozzerie è stato molto fischiato l' intervento di un rappresentante della Ugl, il sindacato vicino ad An.

07/12/2006 12.47





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