Gara > Idatzia > Euskal Herria 2006-12-08
Tre mila persone partecipano alla manifestazione di Segi
Le strade di Durango accolsero ieri una mobilitazione convocata da Segi  
che, dietro la parola d’ordine "Independentzia eta sozialismoa", riunì  
circa 3.000 persone. Nell'atto finale, l'organismo giovanile ha affermato  
che esistono "condizioni reali" per risolvere il conflitto, ma aggiunse  
che ciò passa per la sospensione degli attacchi alla sinistra  
indipendentista basca.
DURANGO
Intorno a 3.000 persone manifestarono ieri pomeriggio per le strade di  
Durango in una mobilitazione convocata da Segi dietro la parola d’ordine  
"Independentzia eta sozialismoa." Dietro lo striscione, furono molti i  
partecipanti che portavano adesivi e bandiere di questa organizzazione  
giovanile.
La marcia partì alle sei del pomeriggio vicino al recinto nel quale si  
celebra la Fiera di Durango durante questi giorni, e terminò un’ora e  
mezzo più tardi nei portici della chiesa di Santa María.
Lì aspettava il gruppo di persone di questa regione biscaglina che  
mantiene uno sciopero della fame in difesa dei diritti dei carcerati  
politici baschi dal passato sabato. La loro presenza fu accolta con una  
calda ovazione da parte dei manifestanti.
Passato, presente e futuro
L'atto finale cominciò sotto i suoni della txalaparta ed il corno. Di  
seguito si emise una videocassetta nella quale si ricordarono le  
differenti mobilitazioni che Segi ha realizzato durante gli ultimi mesi.
Dopo l'attuazione dei bertsolaris Miren Amuritza ed Unai Iturriaga, una  
ventina di giovani salì sullo scenario, dove il protagonismo ricadeva  
sulla parola d’ordine "Segi borrokan, Segi antolakuntzan." (Segi in lotta,  
Segi nell’organizzazione, NdT) Uno di essi fu incaricato di dirigersi ai  
presenti con un discorso che cominciò ricordando i venticinque anni di  
lavoro del movimento giovanile "in favore di Euskal Herria e dei diritti  
della gioventù."
Già al momento attuale, fece notare che ci sono condizioni reali per dare  
un'uscita democratica al conflitto politico che tanta sofferenza ha  
generato", benché per ciò "è necessario agire con ambizione e impegno, al  
margine di interessi parziali."
In questo senso, sottolineò che "è inaccettabile pretendere di continuare  
finché si mantiene inalterata l'offensiva contro la sinistra  
indipendentista basca", un attacco dentro il quale si inserisce il  
processo contro Jarrai, Haika e Segi.
L'organizzazione giovanile denunciò l'attuazione nei suoi confronti da  
parte di PSOE e PNV. "Mentre il signor Ibarretxe fa conoscere il suo  
discorso, i suoi poliziotti combattono senza tregua la gioventù ed inoltre  
giustificano con arroganza il loro atteggiamento", criticò.
"Ma sanno che non potranno farla finita con la gioventù basca, che non  
potranno schiacciare il progetto indipendentista e socialista. Benché  
fermino, torturino. sanno che ci sarà sempre una nuova generazione  
disposta a continuare a lottare", aggiunse.
Per Segi, è "il momento di trovare soluzioni, non di mettere ostacoli."  
Nonostante questo, si dispiacque che non tutti si abbia "la stessa  
volontà."
D'altra parte, 25 persone parteciparono ad un concentramento contro i  
processi e le detenzioni, convocata da Segi, nel quartiere iruindarra di  
Iturrama.
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