RICEVO DALLE LISTE REGIONALI E INOLTRO PER CHI FOSSE INTERESSATO.
antonella
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 Cari tutti,
 vi comunichiamo che lunedì 11 alle ore 20.00, presso Storie del Vecchio SUD
 (Via Buccari, 120, Bari), è indetta una riunione aperta a quanti vogliano
 continuare la riflessione e le attività per la ripubblicizzazione dell'AQP,
 tanto più urgente alla vista del recente epilogo.
 Qui di seguito trovate un nostro comunicato stampa sulla vicenda.
 A presto
 Margherita
 
 IL CORAGGIO CHE NON C'E'
 
 La discussione sulla forma giuridica dell'AQP è tuttaltro che oziosa! Essa
 costituisce il punto nodale per un governo pubblico dellacqua.
 
 Questo l'avevamo già sottolineato un mese fa con un appello indirizzato alla
 Regione e continuiamo a sottolinearlo con forza all'indomani delle
 dichiarazioni del governo della Regione su quella che viene definito il
 dibattito spa si, spa no riacceso in seguito alle dimissioni del Prof.
 Petrella, presidente dell'AQP.
 
 La discussione sulla forma dell'ente gestore dell'acqua è
 talmente centrale, al contrario di quanto sostenuto dal Presidente Nichi
 Vendola, che ha portato alla rottura della condivisione del percorso di
 ripubblicizzazione avviato un anno e mezzo fa con la nomina da parte della
 Regione del Prof. R. Petrella alla Presidenza dell'AQP e con le
 dichiarazioni rese in più occasioni dal Presidente Vendola o altri
 rappresentanti regionali (come per esempio ai Cantieri per la Democrazia
 dellautunno 2005, alla Conferenza organizzata al Politecnico nel dicembre
 2005, ed al Forum di Sbilanciamoci del settembre di questanno) non solo sul
 riconoscimento dellacqua bene comune ma sulla necessità della gestione
 pubblica e partecipata.
 
 Attualmente, lAQP è una società per azioni che gestisce il servizio idrico
 con un affidamento cosiddetto in house (il cui capitale è totalmente
 pubblico, detenuto dalla Regione).
 
 Per noi cittadini pugliesi conta indubbiamente l'efficienza nella gestione
 dei servizi idrici, la riduzione delle perdite, il funzionamento reale del
 ciclo di depurazione, ma crediamo che tali esigenze non solo non siano in
 contrasto con una gestione effettuata da un ente di diritto pubblico, ma che
 questo rimanga l'unico che per sua natura giuridica possa garantire
 realmente un governo pubblico dell'acqua e dei servizi idrici.
 
 Al contrario una spa a capitale interamente pubblico resta, comunque, una
 società di diritto privato che, come tale, risponde alle norme a garanzia
 dell'interesse dei privati e non del rispetto dell'interesse della
 collettività nel suo insieme. La spa è una società finalizzata per legge al
 conseguimento del profitto (indipendentemente dalla natura dei suoi
 azionisti), mentre ai cittadini interessa che l'acqua ed i servizi idrici
 siano governati da un ente che garantisca gli interessi di tutti e non di
 pochi.
 
 Una spa può subire variazioni nella proprietà degli azionisti; per questo
 l'attuale amministrazione Regionale deve rendere definitiva la chiusura ad
 ogni processo di privatizzazione dell'AQP, al di là del proprio mandato.
 
 A questo aggiungiamo che siamo preoccupati per i prestiti finanziari da
 capitale privato a cui è ricorsa l'AQP, perchè chi finanzia gli investimenti
 può condizionare la linea politica dell'azienda.
 
 A parte la dimensione territoriale, vogliamo ancora una volta ricordare come
 il principio secondo cui lacqua è e deve rimanere pubblica nella proprietà
 e nella gestione, è contenuto nel programma elettorale del Governo nazionale
 ed ha trovato una conferma anche nel decreto Lanzillotta che ha escluso il
 servizio idrico dalle liberalizzazioni.
 
 E incomprensibile che in Puglia il progetto di fare dellAQP il primo
 modello di gestione pubblico e partecipato si è arrestato, mentre a livello
 nazionale il Governo sta creando un nuovo quadro legislativo (che vieta la
 gestione privata dei servizi idrici) ed i Movimenti lanciano una legge di
 iniziativa popolare per la ripubblicizzazione,
 
 Un mese fa avevamo inviato un appello, sottoscritto da decine di
 associazioni ed istituzioni, e centinaia di esponenti della società civile e
 della cittadinanza, per chiedere al Presidente della Regione Puglia Nichi
 Vendola, garante dellimpegno di ripubblicizzazione dellAQP assunto verso i
 cittadini pugliesi, ed alla Giunta Regionale, di ricreare le condizioni
 politiche per far ritornare pubblico lAcquedotto.
 
 A tale appello non abbiamo avuto risposta. Ricordiamo ancora una
 volta al Presidente Nichi Vendola gli impegni da lui assunti e la
 sollecitazione che ci fece in occasione delle elezioni quando ci chiese di
 non essere lasciato solo e di essere vigili sulla coerenza delle attività di
 governo rispetto al programma.
 
 Il non aver messo il prof. Riccardo Petrella nelle condizioni di
 portare a termine il suo compito è una drammatica resa alle logiche della
 privatizzazione.
 
 OSSERVATORIO SUD
 
 COMITATO TERRITORIALE CONTRATTO MONDIALE SULL'ACQUA
 
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