Carissimi, sono molto contento di annunciarvi che è uscito il libro  
di Anna Curcio ( Rubbettino Editore)
Di seguito l'indice e la quarta di copertina
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    LA PAURA DEI MOVIMENTI
Evento e genealogia  di una mobilitazione
Indice
Prefazione di Donatella della Porta
Introduzione
Nota di metodo
Capitolo 1
Categorie-chiave per l’analisi teorica del movimento
1.1 Il processo di mobilitazione
1.2 Soggetti e relazioni sociali
1.3 Il conflitto: oltre la coppia amico-nemico
1. 4 Tra pubblico e privato: la doppia natura dell’azione
Capitolo 2
Una nuova cassetta degli attrezzi per leggere i movimenti
2.1 Agency e forme dell’agire
2.2 Il subalterno e la critica delle narrazioni dell’identità
2.3 L’adda e la chiacchiera
2.4 La comunicazione socievole
Capitolo 3
Forme del controllo e  movimento globale
3.1 Dal G8 di Genova all’ordinanza di arresto
3.2 La “Rete del Sud Ribelle”
3.2 Le nuove forme del controllo
Capitolo 4
l soggetti della mobilitazione
4.1 “Siamo tutti sovversivi”: la composizione molteplice della  
mobilitazione
4.2  Relazioni e pratiche comunicative
4.3 Saperi e risorse
4.4 Il portato emozionale
4.5  Le ambivalenze della mobilitazione: ricchezze e «occasione mancata»
Capitolo 5
Lo spazio comune tra conflittualità e invenzione
5.1 Interazioni vis-a-vis, tecnologie digitali e mass-media
5.2 Organizzazione e convivialità
5.3 Dalla sfida al sistema alla resistenza cooperativa
5.4 La dimensione resistenziale dell’azione
5.5 Lo spazio cooperativo
Capitolo 6
Il background della mobilitazione: gli anni ’90 tra disimpegno e  
nuovo attivismo
6.1 L’esperienza dei centri sociali
6.2 Partiti, sindacati e percorsi di autorganizzazione
6.3 Associazionismo e pratiche politiche diffuse
6.4 Gruppi di movimento a Cosenza
6.5 Associazioni, partiti e azione collettiva
6.6 Il rapporto movimento istituzioni
Conclusioni
Postfazione di Sandro Mezzadra
Bibliografia
Il 23 novembre 2002 un corteo di oltre 60 mila persone attraversa la  
città di Cosenza per chiedere la scarcerazione di alcuni attivisti  
arrestati per le mobilitazioni di Napoli e Genova nel 2001. Tuttavia,  
il testo non si occupa delle questioni legate alla repressione del  
dissenso, ma operando uno spiazzamento utilizza la mobilitazione di  
Cosenza per leggere la potenza e i nodi irrisolti del movimento  
globale, cioè lo spazio in cui essa si situa. Attraverso un’inchiesta  
etnografica ed interviste in profondità questo libro fin dal titolo  
richiama le ambivalenze attraverso cui è possibile analizzarne la  
parabola. Da una parte la paura che i movimenti incutono, per la loro  
crescita impetuosa e la capacità di imporre questioni radicali, per  
l’imprevedibilità che consente loro di sfuggire ai meccanismi del  
controllo e alle forme della rappresentanza politica. Dall’altra  
parte la paura che i movimento hanno, di farsi arrestare  
(metaforicamente e non) e di non riuscire a praticare un’alternativa  
organizzata, di non essere in grado di incidere sui rapporti di  
potere e dell’incapacità di cambiare realmente il mondo dopo averlo  
fatto fragorosamente sobbalzare, limitandosi a specchiarsi  
vanitosamente nell’immagine della seconda “superpotenza mondiale” o,  
nel caso di Cosenza, della “città sovversiva”.
«La lettura di questo libro aiuta a riflettere su come le recenti  
trasformazioni nella struttura sociale postfordista e nei codici  
culturali postmoderni influiscano sulle dinamiche relazionali che si  
attivano nelle campagne di protesta di un movimento globale» (dalla  
prefazione di Donatella della Porta).
«L’autrice di questo libro prende di petto la “crisi” del movimento,  
ne riassume i tratti sotto il profilo generale, e ne indaga  
minuziosamente lo svolgimento nella realtà di Cosenza, dove il  
laboratorio politico che era parso aprirsi nelle giornate di novembre  
del 2002 è stato liquidato in sordina dai suoi stessi  
protagonisti» (dalla postfazione di Sandro Mezzadra)
Anna Curcio (Cosenza, 1971), è dottore di ricerca in sociologia  
generale presso l’Università della Calabria. I suoi interessi di  
ricerca riguardano l’azione collettiva e i movimenti sociali. È  
autrice di saggi e articolo su questi temi e coautrice di  
Precariopoli (manifestolibri, 2005).  Collabora con “il manifesto”.