[Cerchio] Torino: la giornata dei disertori

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Author: Federazione Anarchica Torinese
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To: cerchio
Subject: [Cerchio] Torino: la giornata dei disertori
Resoconto delle iniziative antimilitariste del 4 novembre.
Foto a quest'indirizzo:
http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1176900.php

Il 4 novembre è il giorno che lo Stato italiano ha scelto per festeggiare le forze armate. Sino a pochi anni fa era la "Festa della Vittoria" dell'Italia nella prima guerra mondiale: 600.000 morti per una "festa" che dovrebbe essere un lutto. Un lutto per i tanti che, obbligati ad indossare una divisa, morirono per ingrassare padroni e governanti.
In quella data lo Stato apre le sue caserme al pubblico per propagandare il nazionalismo tricolore, quello di ieri e quello di oggi. Sempre comunque all'insegna di un mito tanto falso quanto duro a morire: quello degli "italiani brava gente", quelli che vanno in armi a fare del bene, quelli che la guerra la aborriscono ma la fanno per il bene altrui. Quelli che costruivano le strade in Albania e in Libia, quelli che i greci durante l'invasione li chiamavano fratelli, quelli che hanno inventato le missioni umanitarie. Si va dalla Somalia delle torture ai bombardamenti della popolazione serba sino all'Afganistan, all'Iraq, al Libano. Un mucchio di morti e tanta, tanta indecente retorica, una retorica che per anni pareva quasi dimenticata è ormai tornata in auge con prepotenza, perché i miliardi spesi per le armi e per l'esercito devono essere giustificati con qualche scopo nobile e superiore. Altrimenti lor signori potrebbero vedersi chiedere conto di un utilizzo dei soldi pub!
blici
che privilegia la spesa di guerra e taglia servizi utili a tutti.
Perciò in questo 4 novembre di guerra abbiamo voluto ricordare che c'è chi rifiuta la logica militarista e guerrafondaia, chi diserta la guerra e si oppone a tutti gli eserciti e a tutte le frontiere.

Via Borgo Dora, di fronte all'ex Arsenale militare, nel cuore del Balon, è stata rinominata "Via Disertori di tutte le guerre", mentre antimilitaristi anarchici davano vita ad un presidio che dalle 11 del mattino continuava sino a metà pomeriggio. Polenta concia e vino venivano distribuiti ai presenti, mentre il reggae di Roby (Kumina Beat) e Fabietto (Casetta) andava a tutto volume.
C'era anche un banchetto informativo con distribuzione di libri e volantini e numerosi striscioni.
Le forze del disordine statale, presenti con un folto gruppo di digos, infastidite in particolare da uno striscione in cui campeggiava la scritta "4 novembre festa degli assassini" ne pretendeva la rimozione: di fronte al secco rifiuto dei manifestanti, la provocazione è rientrata.
Un albero alle "vittime degli eserciti e degli Stati" veniva piazzato in un angolo della piazza.
Nei numerosi interventi dal microfono, oltre a ricordare le ragioni della giornata di lotta, si esprimeva solidarietà al popolo di Oaxaca ormai da cinque mesi insorto contro il governo del sanguinario Ulisses Ruiz.

Nel tardo pomeriggio lo striscione "4 novembre festa dei disertori" è stato appeso alle finestre della caserma del genio guastatori in corso Brunelleschi a pochi metri dal Cpt, altro luogo di vergogna di questa città. Di fronte al portone della caserma sono stati gettati volantini antimilitaristi.

Prossimi appuntamenti:

Giovedì 9 novembre alle 17,30 di fronte al consolato messicano in via S. Quintino 32 presidio di solidarietà con gli insorti di Oaxaca

Venerdì 10 novembre alle 21,15 in corso Palermo 46 presentazione del libro
"Afganistan senza pace - cronache 2001/2006" di Marco Rossi. Sarà presente l'autore.

Venerdì 17 novembre sciopero generale contro la finanziaria con manifestazione da Piazza Arbarello alle ore 9

Venerdì 24 novembre ore 21,15 in corso Palermo 46
"La guerra contro i migranti: leggi razziste, Cpt, sfruttamento selvaggio".
Interverranno l'avv. Gianluca Vitale dell'Asgi e un esponente della Commissione antirazzista della FAI.
In quell'occasione si raccoglieranno fondi per le spese legali degli antirazzisti che l'11 dicembre saranno processati per "interruzione di pubblico servizio". I fatti loro contestati risalgono al novembre del 2000 quando esposero nella tribuna riservata al pubblico nella sala del consiglio comunale uno striscione con la scritta "Chiudere i lager, aprire le frontiere".

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 Torino
Per info e contatti:
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