Qui sotto trovate una piccola presentazione del progetto che stiamo
realizzando.
Abbiamo bisogno di biciclette, pezzi di ricambio soprattutto materiali di
consumo come camere d'aria, copertoni, mastice toppe e pompe (perché anche
se a qualcuno sembrerà strano a Konakry se buchi rimani a piedi per mesi che
un tip top non c'è da nessuna parte)
Magari però qualcun@ qui nel primo mondo ha bisogno/voglia di imparare a
costruire una ruota e allora cominciamo a montare 6 ruote per delle bici che
andranno a Konakry .
Abbiamo la possibilità di spedire gratis 400 Kg fra attrezzi e materiali a
dicembre quindi cercheremo di montare più bici intere possibile, anche qui
funzionerà la ciclodidattica informale, chi vuole darci una mano impara
tutto della bicicletta anche solo selezionando i pezzi.... Stiamo decidendo
i giorni (o sabati o domeniche...) e gli orari in cui dedicarci a questa
corroborante attività. Se intanto qualcun@ interessat@ si fa avanti lo
facciamo anche assieme. Contatti a questa mail o a quella di Anthony oppure
i cellulari oppure in ciclofficina donchisciotte il mio turno domenica
mattina.
Naturalmente ogni altro tipo di collaborazione è beneaccetto, anche le
donazioni, anche una chiave inglese.... gli euri no, perché chi parte si
paga il viaggio e la permanenza e per il resto magari organizziamo una cena.
Se volete disfarvi di una vecchia bici, pezzi o altro sistemeremo uno spazio
apposito ben visibile in Snia per questo progetto.
Saluti.
Nunzio (tutto)
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PROGETTO CICLOFFICINA GUINEA
La situazione in Guinea:
Premettiamo alcuni dati e qualche informazione, nel tentativo di suscitare
delle immagini sull'attuale situazione di Konakry, capitale della Guinea,
che rendano chiara la necessità del progetto che stiamo per spiegare.
Per chi ha un'immagine della città africana caratterizzata da calma e
silenzio chiariamo subito che Konakry è abitata da circa un milione di
persone (dei 6 milioni totali del paese) sparse nei vari quartieri ma che,
perlopiù, lavorano al centro. Questo comporta lo spostamento quotidiano di
migliaia di persone su mezzi di trasporto motorizzati privati (quelli
pubblici sono praticamente inesistenti e tanti dipendono dai taxi sempre
stracarichi di gente e comunque molto costosi rispetto al reddito medio dei
Guineani.
Le compagnie petrolifere, sostenendo che i prezzi della benzina in Guinea
sono iniqui rispetto a quelli degli altri paesi in cui esportano carburante,
stanno mettendo in atto interruzioni delle erogazioni e progressivi ma
costanti aumenti dei prezzi, il che ha portato alla paradossale situazione
per cui la benzina costa in Guinea più o meno lo stesso di quanto costa da
noi, con il risultato che più della metà di uno stipendio medio viene spesa
in benzina e che in molti non possono più permettersi neanche l'uso dei
mezzi pubblici (che, ovviamente, seguono l'andamento del prezzo della
benzina).
È da considerare che le vetture in circolazione sono del tutto
antiecologiche, essendo dotate di motori che noi da tempo abbiamo sostituito
con sistemi relativamente meno inquinanti; ciò, chiaramente, aggrava le già
pessime condizioni ambientali del posto. Inoltre l'enorme mole di veicoli in
circolazione genera un traffico e un inquinamento acustico che non molti,
probabilmente, immaginerebbero tipici di una città africana.
Pochi, però, possono permettersi di sostenere la spesa iniziale di una
bicicletta che, tuttavia, rappresenterebbe a lungo termine un vantaggio
economico per sé e la propria famiglia oltre a comportare chiari vantaggi
ecologici per tutti.
Il progetto:
In risposta a questa situazione in collaborazione con la ciclofficina
dell'ex-snia stiamo mettendo in atto un progetto che preveda:
-da dicembre 2006 il trasporto dall'Italia in Guinea di raccolte di pezzi di
biciclette riciclate per montaggio a Konakry
- corsi di formazione per il montaggio e riciclaggio di biciclette gratis
per dei
Guineani disponibili e più in grado di gestire la ciclofficina da soli.
Avranno poi anche l'incarico di formare altre persone nella comunità e
aiutare chi ha più bisogno di una bicicletta a montarne una e
fare riparazioni semplici.
- lavorare insieme agli Africani per creare un sistema di "bike sharing" che
metta a dispozione l'uso di una bici a chi ne ha più bisogno evitando una
situazione in cui soli alcuni usufruiscano del lavoro di questo progetto
e che la bici diventi un oggetto elitario.
Lo scopo, sarà ormai chiaro, è quello di fare in modo che sia possibile non
spendere stipendi in benzina, restituire a chi l'ha persa autonomia negli
spostamenti, ridurre l'inquinamento e diffondere una cultura non dipendente
dal petrolio, per evitare che nei paesi del terzo mondo si riproducano gli
stessi errori di sviluppo insostenibile con i quali ci troviamo attualmente
a fare i conti nel "primo mondo". Per ridare un pò di potere economico ai
Guineani in un attività quotidiana e pacifica diffondendo l'idea che che
esistono modi per cambiare la situazione in cui i Guineani e altri popoli in
paesi del terzo mondo sono sempre vittime del nostro sistema
industrializzato occidentale lavorando insieme!
Blog:
www.veloconakry.ublog.com/ciclo_atelier_rome_guinee