[Forumlucca] EUROPA METALLI: 90 anni di fascismo aziendale

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Author: presidente
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] EUROPA METALLI: 90 anni di fascismo aziendale
Con una overdose di retorica e piaggeria istituzionale si sono aperti i
festeggiamenti per i 90 anni della "metallurgica" a Fornaci di Barga. Con
grande dispendio di risorse pubbliche e i gonfaloni dei Comuni e della
Provincia di Lucca gli amministratori del "bene pubblico", sindaci,
assessori, presidenti, parlamentari, sottosogretari e portaborse si sono
inchinati al padrone Orlando.
http://www.comune.barga.lu.it/Europa_Metalli_90_17Settembre2006/Europa_Metalli_90_17Settembre2006.htm
La storia dell'Europa Metalli è storia di sfruttamento, repressione,
discriminazione, disprezzo per la salute e la sicurezza dei dipendenti e
della popolazione.
Sono stato per alcuni anni segretario della FIOM CGIL e posso testimoniare
in prima persona. Per esercitare il diritto all'assemblea dei dipendenti
sancito dalla legge 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori) non avevo libero
accesso allo stabilimento. Dovevo fermarmi fuori dai cancelli: una
camionetta della vigilanza interna mi faceva salire. Entrati, si
attraversava il cortile. Mi depositavano alla porta del capannone dove si
sarebbe tenuta l'assemblea. La "guardia" che mi aveva accompagnato restava
accanto a me: con un taccuino e una penna scriveva tutto quello che avrei
detto ai lavoratori. Scriveva nomi e cognomi degli intervenuti. Registrava
tutti gli interventi per poi fare verbale alla Direzione. Gli infortuni,
alcuni gravissimi e invalidanti, si susseguivano a ritmi frenetici. Le
malattie professionali, fino all'insorgere di numerosi casi di tumore, erano
diffuse. In quegli anni proprio per un tumore morì il caro compagno
Cecchini, delegato della FIOM. La cosa più sconfortante era l'atteggiamento
del Servizio di Prevenzione PISLL della USL, il silenzio delle istituzioni,
l'omertà di molti "compagni" impegnati nella sinistra politica e sindacale.
Ogni mia denuncia non solo cadeva nel vuoto, ma faceva scattare azioni di
ritorsione nei miei confronti, fin dentro la stessa FIOM. C'è stato un
momento in cui una parte dei componenti del Consiglio di Fabbrica arrivarono
a chiedere le mie dimissioni da segetario della FIOM. Ci volle un'azione
coraggiosa dell'allora segretario della CGIL, Alessandro Tommasi, per
impedire che il nostro sindacato si piegasse ai ricatti di Orlando. Chi,
allora, coprì le infamie aziendali ha fatto grande carriera nelle
istituzioni. Così va il mondo. L'Europa Metalli produceva (e produce) armi.
Bossoli da cannone e mortaio. Pallottole per mitraglie. Armi che uccidono:
in Iraq, in Somalia, in tutto il mondo. In quegli anni si cercò di avviare
una campagna per la riconversione produttiva. Per la chiusura dei reparti
"bossoli e munizioni". Non trovammo alleanze. Solo il vescovo di Pistoia
(LMI era anche a Campo Tizzoro) sostenne con coraggio e autonomia la
necessità di abbandonare quella produzione di morte. Mai una parola da parte
della sinistra, mai un atto di coraggio da parte della FIOM toscana, guidata
allora da Renzo Innocenti, poi parlamentare PCI-PDS-DS in tre o quattro
legislature.
Anche in questi giorni la FIOM di Lucca è lasciata da sola a scioperare: le
analisi del sangue di molti dipendenti evidenziano concentrazioni di cadmio.
L'azienda sapeva e ha taciuto. L'ASL sapeva e ha taciuto. Inutile cercare
sulla stampa locale una parola di solidarietà con i lavoratori da parte
degli amministratori del "bene pubblico", sindaci, assessori, presidenti,
parlamentari, sottosogretari e portaborse.

Claudio Orsi