(L) MetaMusicLab

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Author: marco
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To: autoprod - muzak - no-copyright - etc
Subject: (L) MetaMusicLab
Ciao a tutti,
mi ha anticipato Pinna, lo avrei fatto personalmente.
Come avrete modo di leggere tra le pagine del sito, questa scuola,
almeno nei piani e nelle intenzioni, dovrebbe presentarsi come una
struttura aperta. Nel senso che nella mia immaginazione la didattica
è solo un pretesto per creare una rete di potenziali collaboratori e
di collaborazioni attive. Una buona parte del lavoro che andrò a
svolgere sarà proprio quella di rafforzare la presenza dei circuiti
indipendenti, dal basso nelle situazioni e nei luoghi oggi ad
esclusivo appannaggio dei padroni della musica. Trattandosi di una
struttura operativa in tutta Italia (sono gli insegnanti che si
spostano nei luoghi dei corsi) andrebbe anche vista come una
opportunità potenziale di "lavoro" se riconoscete in voi la capacità
di insegnare degli argomenti inerenti all'autoproduzione. In effetti,
e secondo me è questo il punto a favore di MetaMusicLab, non è
necessario andarsi a studiare le funzioni matematiche degli algoritmi
digitali, ne mostrare le operazioni binarie del codice MIDI, quanto
trasmettere l'esperienza che tutti in un modo o nell'altro facciamo
sopra la nostra musica costantemente. Io non ho fatto altro che
tradurre in disciplina didattica quello che ho imparato a fare
registrando i miei album. I corsi che ho già fatto qui nelle Marche
hanno funzionato perfettamente sotto questo aspetto, poca teoria e
molta applicazione diretta sul posto. Ci sono delle registrazioni
scaricabili dal sito, che sono state fatte all'interno delle stanze
dove si tenevano i corsi, con una strumentazione ridotta all'osso e
in condizioni che qualunque fonico avrebbe giudicato impossibili. Al
piano di sopra si registrava mentre di sotto c'erano ragazzi che
giocavano a ping pong. I ragazzi chiedevano "ma come facciamo se
fanno tutto sto casino?" Io gli spiegavo come si possono filtrare
delle frequenze, o usare i gate e comunque di non andare in paranoia
con dettagli che nel lavoro finale non avrebbero avuto alcun effetto
di rilievo. Voglio dire che l'impostazione di base privilegia
consigli del tipo "mettiti in una stanza con una libreria zeppa di
libri piuttosto che in uno stanzone vuoto se devi riprendere le voci
o gli strumenti acustici" piuttosto che "comprati dei pannelli
insonorizzanti, metti doppie pareti nella tua cantina, usa microfoni
Neumann". Non che i microfoni Neumann siano da evitare a priori ma
una scelta del genere non rappresenta lo spirito con il quale
andrebbero insegnate pratiche di autoproduzione.
Se avete tempo e voglia di navigare il sito, fatemi sapere se ci sono
cose poco chiare, sviste o bugs di programmazione.
Vi ringrazio, Marco.

http://www.metamusiclab.com