[NuovoLab] PALESTINA-ISRAELE:AL CENTRO DI UN PIANO PER LA PA…

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Author: antonio bruno
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CC: veritagiustiziagenova
New-Topics: [NuovoLab] Report dell’assemblea nazionale del Forum Palestina
Subject: [NuovoLab] PALESTINA-ISRAELE:AL CENTRO DI UN PIANO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA IN MEDIO ORIENTE
ASSEMBLEA NAZIONALE DI ACTION FOR PEACE, FIRENZE 10 SETTEMBRE 2006

L’Assemblea nazionale di Action for peace tenutasi a Firenze il 10
settembre, propone a tutto il movimento
contro la guerra e per la pace, entro novembre, una  MANIFESTAZIONE
NAZIONALE Sulla base del seguente                  
APPELLO 


PALESTINA-ISRAELE:AL CENTRO DI UN PIANO PER LA PACE E LA GIUSTIZIA IN MEDIO
ORIENTE

35 giorni di bombardamenti israeliani sul Libano, la distruzione e le
stragi di civili (1109 vittime), i
razzi Hezbollah su Haifa (43 vittime civili, su 159), il faticoso e tardivo
cessate il fuoco proclamato
dall’ONU, l’iniziativa diplomatica del Governo italiano e la missione
militare in Libano, hanno riportato il Medio oriente all'attenzione generale.

L'aggressione militare israeliana contro il Libano è stata bloccata e si è
fermata la risposta militare di
Hezbollah: il sostegno della resistenza civile e politica libanese ha
scongiurato crisi politica e caos
interni.

Adesso le armi tacciono in quell’area, mentre continuano a mietere vittime
innocenti in Iraq, nei
territori palestinesi, in Afghanistan.

La missione militare in Libano, - pur con i limiti e le ambiguità della
risoluzione ONU 1701 – è nata sul
consenso delle parti in conflitto ed ha l’obiettivo ufficiale di
interposizione e protezione dei civili:
è anche per questo molto diversa da quelle in Iraq e Afghanistan.

Tuttavia è esposta al rischio di degenerazione se la politica non occupa
immediatamente la scena,
riguadagnando il terreno del negoziato e del dialogo con tutti gli Stati
della Regione e mettendo al centro
la soluzione della questione Israelo-Palestinese, condizione indispensabile
perché prevalgano pace e
giustizia in Medio oriente.

La battuta di arresto dell'unilateralismo di Stati Uniti e Israele, del
loro piano di “grande medio
oriente”, basato sul controllo delle risorse e perseguito con la guerra,
richiede ancor più una forte
iniziativa autonoma del movimento per la pace, nell’orizzonte del disarmo
della politica e di una
politica disarmata, in Italia e in Europa.

Consapevoli della fragilità e dei rischi della situazione attuale, facciamo
appello alle organizzazioni, associazioni, movimenti, perché assumano la
responsabilità di una grande manifestazione nazionale per la pace in Medio
oriente,che abbia al centro la soluzione al dramma Palestina/Israele.

Una manifestazione nazionale è necessaria per molti motivi.

Serve per trasformare enunciazioni e sentimenti in consapevolezza e
iniziativa politica; per costruire
intorno alle sorti di Palestina e Israele la stessa partecipazione popolare
che abbiamo saputo costruire
contro la guerra in Iraq; serve per costringere la politica del Governo
italiano ad iniziative concrete e
senza ambiguità. Serve per pagare un debito di anni nei confronti della
incessante resistenza civile della
popolazione palestinese e della società pacifista israeliana.

Una grande manifestazione del popolo della pace, serve per comunicare alla
riva sud del Mediterraneo, alle
popolazioni dell’Iraq e dell’Afghanistan, che siamo solidali con coloro
che sono brutalmente colpiti dal
sistema della guerra globale permanente. Serve per dire con forza che
rifiutiamo di chiuderci in una
fortezza, che rifiutiamo crociate e scontri di civiltà, che ci opponiamo a
tutti coloro che anche nel
nostro paese li vogliono costruire.

Serve per chiedere al governo e alle istituzioni internazionali:

- l'impegno per un immediato cessate-il-fuoco- in Palestina-Israele

- il riconoscimento del Governo palestinese e l’immediato ripristino della
erogazione dei fondi alla ANP

- la liberazione immediata dei rappresentanti politici del Governo e del
Parlamento palestinese

- la fine del blocco totale imposto alla Striscia di Gaza

- Una conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente con la
partecipazione di tutte le parti coinvolte, senza esclusione alcuna, che
abbia alla base il rispetto delle Risoluzioni ONU, il ritiro di Israele da
tutti i territori arabi occupati (Palestina, Siria, Libano), la nascita di
uno Stato palestinese indipendente accanto a quello di Israele (2 Stati per
2 popoli, unica garanzia di sicurezza per tutta l’area).

- La realizzazione della proposta “Medio oriente zona denuclearizzata”
(presente anche nella Conferenza di Madrid del 1991)

- La denuncia e la sospensione immediata dell’accordo di cooperazione
militare Italia-Israele