[NuovoLab] da repubblica.it del 12-09-06

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Author: carlo
Date:  
To: forumgenova
CC: fori-sociali, veritagiustiziagenova, retelilliput
Subject: [NuovoLab] da repubblica.it del 12-09-06
da http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/due-torri-anniversario/teorie-complotti/teorie-complotti.html

A cinque anni dagli attacchi a New York e Washington proliferano
studi e ricostruzioni che intendono smentire le inchieste ufficiali
Il successo delle teorie alternative
"L'11/9 frutto di un complotto interno"
Il 36% degli americani crede che il governo favorì gli attacchi



WASHINGTON - Anche nel giorno in cui si commemorano le vittime degli attacchi del 2001 a New York e Washington, si alza la voce di coloro che non credono alle versioni ufficiali del governo Usa. Sono tre le "alternative" più accreditate alle ricostruzioni dell'amministrazione Bush: le Torri Gemelle crollarono per effetto di cariche esplosive interne e non per l'impatto degli aerei dirottati; la strage al Pentagono fu causata da un ordigno e non da un velivolo e, ancora, l'amministrazione Bush sapeva del piano dei terroristi, ma non fece niente per bloccarlo.

Sono passati cinque anni dalla tragedia dell'11/9 e si moltiplicano i siti e i movimenti di opinione che chiedono altre prove, altre indagini. Tra costoro non solo personaggi bizzarri portati a vedere complotti governativi ovunque, ma anche ricerche e pubblicazioni di esponenti accademici e scienziati. E un recente sondaggio della Ohio University dimostra che tali dubbi serpeggiano anche nell'opinione pubblica: il 36 per cento degli americani crede che il governo Usa abbia favorito in qualche modo l'attacco dell'11/9, mentre un americano su sei pensa che le Torri Gemelle siano crollate per cariche esplosive nascoste all'interno dei grattacieli. Il dodici per cento degli intervistati ritiene infine che sia stato un missile cruise, e non un aereo, a colpire il Pentagono.

L'amministrazione Bush ha pubblicato negli ultimi due giorni ben due rapporti - il primo curato dal Dipartimento di Stato, il secondo dal National Institute of Standard and Technology (NIST) - coll'obbiettivo dichiarato di controbattere le più stravaganti teorie 'alternative' sulla meccanica della strage dell'11/9. "Gli eventi del'11 settembre 2001 sono stati ricostruiti in modo meticoloso: ogni persona di buon senso può solo essere d'accordo con i meccanismi fondamentali degli attacchi - ha affermato ieri il sottosegretario alla difesa per la sicurezza nazionale Paul McHale -. Ci possono essere ancora domande senza risposta ma le teorie del complotto governativo sono assolutamente prive di fondamento".


Le teorie alternative appartengono a due filoni diversi: il primo sostiene che l'amministrazione Bush abbia lascito agire i terroristi senza intervenire, con il proposito di creare una situazione che avrebbe consentito di giustificare le successive guerre in Afghanistan e in Iraq. Il secondo filone accusa invece le autorità Usa di avere organizzato direttamente la strage.

I sostenitori delle teorie del complotto interno partono dall'osservazione del crollo dei due grattacieli: le Torri Gemelle, si vede nelle immagini, sono cadute perché è crollata la base, per cui, obiettono ai documenti ufficiali, gli edifici sarebbero stati minati con cariche di esplosivo nascoste in segreto in diversi piani. "Tutti sanno che nessun grattacielo a struttura d'acciaio è mai crollato per effetto delle fiamme - scrive ad esempio Kevin Ryan sul sito Internet 'Journalof911studies. com' (uno dei quartier generali delle teorie alternative) - Eppure quel giorno sarebbero avvenuti, ci si vuole fare credere, ben tre esempi di questo fenomeno mai visto".

Oltre alle Torri Gemelle crollò infatti l'11/9 anche un edificio più piccolo, il WTC7, mai sfiorato dagli aerei.
Il fisico Steven Jones, un professore della Brigham Young University, ha fatto una serie di approfondite ricerche sulla meccanica del crollo delle Torri Gemelle giungendo alla conclusione che non può essere stato causato solo dall'impatto dei due aerei dirottati dai terroristi di Al Qaida.

Un altro paladino delle teorie alternative è il filosofo David Ray Griffin, che ha scritto un libro - intitolato 'La Nuova Pearl Harbor: Inquietanti Interrogativi sulla Amministrazione Bush e l'11/9' - diventato la 'Bibbia' dei fedeli del complotto governativo. Il libro, mai recensito dai maggiori media Usa, ha già venduto oltre 100 mila copie. Secondo Griffin "ci vuole molta più fantasia ad accettare le versione ufficiale fornita dalle autorità che ad abbracciare teorie alternative: il rapporto della 'Commissione 11/9' sembra una fiaba".

Griffin è convinto che la strage sia stata "guidata e segretamente protetta" dalle autorità Usa "per giustificare la loro agenda globale". Mentre la 'Commissione 11/9' afferma che il Pentagono venne colpito da un velivolo dirottato alle 9.37 del mattino, ad esempio, gli orologi del Pentagono si sono bloccati, nell'area colpita, alle 9.32. Come giustificare la differenza? Secondo le teorie alternative l'esplosione al Pentagono è stata causata da un ordigno interno o da un missile Cruise.

"Sappiamo perfettamente che non riusciremo mai a convincere i sostenitori delle teorie del complotto governativo - ammette Michael Newman, curatore del rapporto del NIST, uno dei due studi appena pubblicati dalla amministrazione Bush a sostegno della versione ufficiale - Il nostro rapporto è destinato all'opinione pubblica che ha sentito queste strane teorie e desidera una risposta in grado di chiarire e rassicurare".