psicosi ha scritto:
>>richieste come la revisione della legge sul diritto d'autore vengono
>>dismesse dai piani alti come "ah ma sono le lamentele di quei quattro
>>estremisti dei centri sociali".
>
> noi abbiamo dimostrato che le leggi sul diritto d'autore si possono
> cambiare non solo dai piani alti. ogni giorno milioni di persone
> ignorano le leggi sulle diverse forme di copyright a dimostrazione che
> e' la necessita' che ti porta a violare la _legge_, e non c'e' legge e
> repressione che tenga difronte la necessita'.
ah, questo è un punto interessante.
non è la necessità, quasi nessuno di quelli che scarica musica via
internet non potrebbe permettersi di comprare i cd, e d'altra parte
nessuno di essi morirebbe senza quel cd.
è se mai una forma di protesta politica inconscia. in italia magari c'è
anche il piacere di rubare e sentirsi furbi - lo stesso degli evasori
fiscali per intenderci -, ma in generale la gente scarica musica pur
sapendo che è (con queste leggi) illegale perchè non concorda con le
leggi stesse e non ha voglia di aderirvi.
questo è esattamente l'esempio che ho portato in apertura di seminario
per dimostrare che su internet non si possono imporre le cose, nemmeno
da parte dei governi.
subito dopo, però, seguiva la constatazione che su internet spesso le
cose si possono "caldamente suggerire" in modo che l'effetto sia lo
stesso, e facevo l'esempio di windows e delle sue assunzioni di default,
o dei computer che avranno il trusted computing attivato di base e senza
nemmeno spiegarti cos'è e cosa fa. quindi occhio a non bearsi della
dimostrazione di cui sopra, perchè se poi vuol dire che tanto la massa è
schiava ugualmente senza saperlo perchè non ha consapevolezza del
meccanismo, non ti è servita a nulla.
incidentalmente, napster non è stato scritto in un centro sociale e non
è stato scritto con finalità politiche, ma è stato scritto da un
ventenne per scazzo creativo e/o (a seconda delle fonti a cui credi) con
la speranza di farci un sacco di soldi e diventare ricco. è il sistema
che mangia se stesso, se vuoi.
>>per questo io penso che il prossimo hm non dovrebbe perdere l'attitudine
>>politica, ma trasformarne le modalità comunicative: insomma, magari
>
> quasi giusto, perche' io ci vedo una piccola contraddizione in termini.
> ho paura che trasformare le nostre modalita' comunicative sarebbe una
> forma di compromesso in antitesi con la nostra natura politica (che non
> e' precisamente quella degli oppositori perenni, ma di quelli che sono
> convinti che la minima intrusione nelle logiche di gestione dei propri
> ideali sia un virus che addormenta le coscienze).
io sono dell'idea che il transitorio permanente in cui viviamo obblighi
a non rifare mai le cose due volte uguali, e che la contaminazione sia
la base della sopravvivenza evolutiva di qualsiasi essere vivente,
comprese le cause politiche. vedi darwin.
comunque capisco il punto, è una riflessione che tocca a voi...
> siamo paranoici, perche' convinti che dietro l'interesse mediatico ci
> sia una delle forme di controllo piu' subdolo dei nostri anni.
e qui secondo me sta un errore grave, quello di non aver capito che il
sistema socioeconomico globalizzato è molto più complesso di "padrone ->
controllo -> schiavi".
spesso i padroni sono i primi schiavi del sistema. non stanno mica lì a
godersi il potere, fanno una vita di merda attaccati al telefonino e con
la paura di perdere ciò che hanno, non hanno un amico che sia uno e
insomma non hanno capito un cazzo della vita, ma soprattutto non hanno
la libertà di uscire dal proprio ruolo o l'intelligenza per conquistarsela.
il giornalista medio non dice certe cose perchè è prezzolato, le dice
perchè le ha dette dieci minuti fa l'altro giornale e allora se lui
arriva in ritardo il suo capo gli fa il culo, o perchè tutti gli hanno
detto che nella vita bisogna leccare culi e allora li lecca pure lui
indipendentemente dal fatto che il leccando gliel'abbia mai chiesto o
che gli faccia davvero piacere. non c'è nessun piano di controllo in
questo, c'è soltanto un sistema di azione e reazione distribuito in cui
la somma delle azioni di un grande numero di individui immersi in un
sistema competitivo (che crea leggi fisiche di controreazione molto
precise) produce un risultato che sembra controllo, ma è invece
totalmente fuori controllo (il che, by the way, è ancora più inquietante).
sostenere che qualcuno controlla il mondo perchè sembra che il mondo
serva gli scopi di qualcuno è come sostenere che dio esiste perchè
l'uomo è troppo complicato per essere venuto fuori a caso.
quindi il sistema non si cambia eliminando il padrone, ma capendo come
arrivare a modificare le leggi fisiche che ne determinano il
comportamento, usando il sistema stesso.
chiusa parentesi.
> imparare a comunicare non significa imparare le tecniche di persuasione
> delle masse, imparare a farsi buona pubblicita'.
> quest'anno non abbiamo utilizzato tante parole diverse rispetto agli
> anni scorsi, perche' c'e' stato questo cambio di partecipazione nei
> numeri e nella qualita' ? imho, la realta' politica di questi tempi
> ha fatto capire a un sacco di gente che bisognava attivarsi,
beh, questa è una speranza, ma magari, più terra terra, quest'anno c'era
un manifesto più fico ed è stato attaccato meglio. o sono usciti più
articoli sui giornali i giorni prima.
> ciao, e rispetto per chi come te "scava da dentro" anche se, imho,
> bisogna lavorare soprattutto in un altro senso perche' c'e' il tempo di
> fare i sindacalisti e parlare, e c'e' tempo di fare gli operai e
> scioperare.
peccato che gli operai siano una specie in via di estinzione, e anche se
scioperano non fotta niente a nessuno perchè tanto tutte le aziende
d'italia hanno solo il problema di come cassintegrarli al volo per
spostare la produzione in romania o in cina, e se non si lavora sono
solo contente.
non è una battuta, è per suggerire che certe modalità di attività
politica che una volta avevano un senso oggi potrebbero non funzionare più.
(altro è portare in piazza gli operai moderni, ossia il popolo giovane e
sottooccupato dei call center e dei contratti a progetto: ecco, lì vedo
delle possibili prospettive. ma prima devi convincerli a de-rassegnarsi.)
ciao,
--
vb. [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<-----
http://bertola.eu.org/ <- Prima o poi...