> Message: 3
> Date: Sat, 2 Sep 2006 20:49:03 +0200
> From: "Dame`" <hk@???>
> Subject: Re: [Hackmeeting] Re: Io sto con Chiesa
> To: <hackmeeting@???>
> Message-ID: <180c01c6cec0$76975630$4500000a@maria>
> Content-Type: text/plain; format=flowed; charset="iso-8859-1";
> reply-type=original
>
>
> ----- Original Message -----
> From: "asbesto" <asbesto@???>
> To: <hackmeeting@???>; <prozac@???>
> Sent: Saturday, September 02, 2006 5:01 PM
> Subject: Re: [Hackmeeting] Re: Io sto con Chiesa
>
> > perche? secondo te necessariamente hacking == politica?
> >
> > :)
>
> Hacking e politica sono inscindibili...dove per politica non bisogna
> intendere destra e sinistra, aspirare al potere, al governo...distruggere il
> potere o il governo.
> Hacking non è sinistra e non è destra, non è rosso e non è nero...e
> ciononostante ha molto a che fare con la politica...in pratica...con la
> polis e tutti coloro che ne fanno parte, con l'agire all'interno della
> polis.
>
> L'hacking manipola mezzi e strumenti assai delicati...In mani sbagliate
> sarebbe il caos e la perdita di molte libertà.
> L'hacking è un mezzo e in quanto tale può essere utilizzato per vari
> fini.... L'hacking non è solo "sicurezza", come vuol far credere Chiesa, ma
> è anche l'esatto opposto...riguarda la gestione delle informazioni e dei
> mezzi per diffonderla...E' un argomento che è sempre stato caro anche ai
> peggiori fascismi...Non puoi parlare di questo mezzo senza porti il problema
> del fine...senza porti il problema di un utilizzo non fascista del mezzo.
> Questo è politica...questo è essere politici!!! Questo non significa essere
> comunisti, rossi o frikkettoni. Significa aver imparato da una fetta di
> triste storia...
> Non si può parlare di hacking senza parlare di politica e senza parlare di
> etica e l'etica ha sempre a che fare con i comportamenti degli individui, la
> relazione tra gli individui, all'interno della società e della polis.
>
> L'hacking ha che fare con l'informazione, la libertà di comunicazione, la
> condivisione.
> Se l'informazione la gestiscono in pochi (come alcuni vorrebbero) si ritorna
> a un triste passato "politico" (in realtà neanche troppo passato)....
> L'hacking libera l'informazione, la distribuisce e questo è di per sè un
> atto politico...
> Sono d'accordo quando si dice un raduno hacker non ha bisogno di striscioni
> antifascisti...
> ma solo perchè lo spirito originario dell'hacking (e non l'hacking come mero
> strumento) non può essere fascista per sua natura e quindi sottolinearlo a
> caratteri cubitali è superfluo....E' come dire...lo ripeto...che "l'acqua è
> liquida".
>
> La natura antifascista, quella vera, dell'hackmeeting vien fuori, del resto,
> a mio avviso, dagli argomenti che vengono trattati all'interno
> dell'evento....e soprattutto dal COME vengono trattati...
> Quel che accade all'interno dell'evento è vero hacking e vera TAZ...le
> azioni...non le teorie....Tutto il resto, quel che accade all'esterno o
> sulle mura di un edificio, è già visto, già digerito, già amato, già
> odiato....vecchio...vecchissimo....al punto che persino i cosiddetti
> "sbirri" se ne sbattono...
>
> A nessun fascista interessa la libertà, la condivisione di e libero accesso
> a mezzi e saperi...Se però un solo fascista fosse attratto dall'hackmeeting
> (cosa davvero strana) e quindi dalle questioni ormai da anni care
> all'evento...non vedo perchè impedirgli di entrare...Chissà che
> l'hackmeeting non produca un fascista in meno e questa sarebbe una grande
> vittoria...L'hacking trasforma la società e lo fa si spera anche così....Non
> vedo un modo diverso! L'alternativa sarebbe la "soprressione" ma siamo tutti
> d'accordo che sarebbe una soluzione fascista, no! Anche la chiusura
> preventiva o l'attacco preventivo sono fascisti! La storia (quella recente)
> ci insegna. Ovvio poi che i fascisti o i comunisti o i qualcunquisti che
> picchiano e rompono i coglioni e non solo....nessuno li vuole...credo! Ma su
> quello chi ci mette becco!!!
>
> Chiesa...quindi...ha detto cose che anche chi ci bazzica dentro o nei
> dintorni si sta dicendo da anni...Questo non vuol dire però che Chiesa abbia
> ragione!!!
> a) Fare l'elenco di tutti gli eventi a cui prende parte perchè ha le tasche
> piene...eventi cui possono prendere parte solo chi le tasche ce l'ha davvero
> piene...non ha nulla a che vedere con l'hacking ma solo con le tasche
> piene......ed ha persino a che vedere con i "saperi accessibili a pochi"...e
> cioè solo a quelli che ne hanno la possibilità e se lo possono
> permettere...Non mi pare che questo abbia qualcosa a che fare con il vero
> spirito hacker....anche dal punto di vista storico...
>
> b) Giudicare un evento da uno striscione e una cancellata abbattuta...anche
> questo è molto riduttivo...e snobbare quello di cui si discute dentro è da
> presuntuosi...Molti che sono andati all'hackmeeting non condividono quello
> striscione e neanche l'eclatante scelta di occupare..però sono lì dentro e
> stanno dando il loro contributo...Quello di cui si sta parlando
> all'hackmeeting non ha nulla a che fare con rosso e nero, destra e
> sinistra...Ha a che fare con l'hacking e l'hacking pone di per sè molte
> questioni politiche....Non credo che Chiesa questo non lo sappia...
>
> Il limite dell'hackmeeting forse sta nel come e cosa comunica all'esterno,
> alla gente comune, al di là di quel che l'evento è e fa....
> Cosa comunica alla gente? come lo comunica? cosa suscita nelle persone? i
> toni che spesso assume sono quelli giusti?
>
> Personalmente stimo Chiesa per molte cose che ha fatto e molte delle sue
> testimonianze/articoli davvero interessanti...Chiesa è parte della storia
> dell'hacking italiano...a qualcuno non piace ...ma chi se ne frega! Però la
> cosa peggiore che ha scritto, a mio avviso, è proprio questa...per quanto
> sia enormemente utile. Ok fa riflettere, ma il tono...è brutto...Ma forse
> anche questo ce lo siamo voluti....quando l'anno scorso si è detto NO
> categorico alla proposta di invitare Raoul Chiesa all'hackmeeting
> napoletano...senza del resto apportare delle buone
> ragioni...ahimè...democratiche ed antifasciste....
In molti punti Dame ha ragione: l'hacking è antifascista per sua natura, come ogni altra politica di liberta' e non c'era bisogno di evidenziarlo con gli striscioni. L'hacking ha una sua politica che dovrebbe essere indipendente dal governo o da sinistra e destra. Dovrebbe solo porre sul piatto le sue questioni come fanno (dovrebbero fare) i sindacati per capirci.
All'hackit06 questo nn è avvenuto: la si è fatta politica non solo finalizzata alla libertà di informazione o ai principi dell'hacking. Per fare qualche esempio c'erano manifesti per la chiusione dei CPT, foto dei militanti che operavano durante il G8 di Genova o da qualche altra parte, ... (possiamo anche essere d'accordo, ma se non centrano un cazzo con l'hacking vanno rimossi a un meeting di hacker).
Altra critica: scrivetelo nel sito che chi arrivava all'hackit trovava un centro sociale: non tutti pensano che quello sia il modo più bello di trascorrere le sue giornate. Inoltre i cani in giro per le stanze, il disordine e le cose che si spingono molto oltre il "rimediato" non costituiscono di certo una buona fonte di apprendimento. L'hacking ha bisogno di concentrazione e freschezza e deve permettere a TUTTE le parti sociali di condividere il punto comune.
Se volevate un centro sociale nuovo ci siete riusciti ma non venitemi a dire che li si fa hacking, perchè siete distanti molti anni luce.
Fabio