-----Messaggio originale-----
Da: Martina Pignatti Morano [
mailto:pignattimora@unisi.it]
Inviato: giovedì 24 agosto 2006 20.08
A: glt-nonviolenza@???
Cc: segreteria@???
Oggetto: [glt NV] convegno Pisa 8-11 sett, centenario Satyagraha
Carissimi
sono Martina del Centro Gandhi di Pisa, codirettrice di Quaderni
Satyagraha, e vorrei invitarvi al convegno nazionale che abbiamo
organizzato a Calambrone (sul mare, a pochi km da Pisa) in occasione del
centenario dalla nascita della nonviolenza gandhiana, che ricorre
proprio l'11 settembre 2006. L'idea è nata due anni fa su proposta di
Vanda Shiva quando la incotrammo al meeting toscano di San Rossore, poi
abbiamo deciso di approfittarne per realizzare una rete tra abbonati e
collaboratori della nostra rivista di studi sul metodo nonviolento di
trasformazione dei conflitti e della società. Intendiamo offrire a
tutti gli interessati un occasione di confronto e analisi per capire a
che punto siamo, che coerenza c'è, che sinergie mancano, nei nostri
progetti politici e sociali. Potete consultare il programma sul sito
<
http://www.centrogandhi.it>
www.centrogandhi.it
Alla fine nell'iniziativa pubblica dell'11 settembre Alex Zanotelli
rilancerà l'appello per un Satyagraha per il disarmo atomico, una delle
sfide con cui si stanno confrontando i movimenti pacifisti/nonviolenti
italiani alle soglie del nuovo millennio. L'iniziativa pubblica sarà
una riflessione sui mezzi nonviolenti a disposizione dei popoli della
terra per liberarsi dalle armi di distruzione di massa.
Mi spiace di invitare il glt di Lilliput con tanto ritardo, ma pensavo
che molti di voi sapessero già di questo convegno. Alcuni giorni fa,
parlando con Riccardo Troisi, mi sono accorta invece che l'informazione
non è passata. C'è ancora tempo per iscriversi, quindi aspettiamo
eventuali adesioni (scrivere a <
mailto:amministrazione@centrogandhi.it>
amministrazione@??? ), per ora siamo già un centinaio da
tutta Italia.
Sabato sono ad Assisi con altri del Centro Gandhi per l'assemblea/manifa
sul Medio Oriente, raccoglieremo adesioni anche lì. Mi piacerebbe
scambiare due parole con qualcuno di voi (Riccardo mi diceva che Andrea
Trentini ci dovrebbe essere), eventualmente chiamatemi al cell.
329-0540808.
Seppure in ritardissimo propongo alla Segreteria di Lilliput di inserire
questo convegno nel calendario degli eventi di interesse lillipuziano e
di tenerne conto per sviluppare il percorso inter-tematico della rete.
Ho letto nel "verbale dell'incontro congiunto Inter-GLT e Gruppo di
Collegamento del 24 giugno scorso" che avete scelto la nonviolenza come
uno dei "temi-contenitori, da declinare poi nei vari ambiti tematici", e
questo è proprio quello che cerchiamo di fare nelle tavole rotonde del
nostro convegno.
Segue l'appello che abbiamo lanciato alcuni mesi fa.
Un caro saluto
martina
Martina Pignatti Morano
PhD student in Economics (Siena University)
Centro Gandhi & Quaderni Satyagraha (Pisa)
Tel +39-329-0540808
E-mail < <
mailto:pignattimora@unisi.it> pignattimora@???>
L’11 settembre 1906
si svolgeva nel vecchio Teatro Imperiale di Johannesburg, convocata dal
giovane avvocato Gandhi, una grande assemblea degli Indiani immigrati in
Sud Africa. Essi decidevano di intraprendere una campagna di lotta e di
disobbedienza civile contro leggi discriminatorie ed umilianti.
Successivamente il Mahatma Gandhi riconobbe in quell’evento l’atto di
nascita del Satyāgraha, cioè di un modo nuovo di lottare che
sostituisce alla forza fisica il ricorso a una Forza più grande, che
nasce dall’amore per gli altri e per la Verità.
Nell’avvicinarsi del centenario di quello storico evento, il Centro
Gandhi di Pisa e i Quaderni Satyāgraha vogliono avviare una riflessione
e una ricerca comune che indichino i percorsi attuali e ininterrotti del
Satyāgraha di Gandhi. Di fronte alla grande confusione semantica e
politica, all’uso spesso strumentale del termine “nonviolenza” e
della stessa immagine di Gandhi, vogliamo ribadire che la sua
nonviolenza non è passività, negatività, o scelta del male minore; è
invece obiezione di coscienza alle strutture di dominio e scelta
rivoluzionaria di trasformazione sociale per costruire il potere di
tutti (la cosiddetta omnicrazia di Aldo Capitini) a partire dai piccoli
gruppi.
Il mondo della politica sembra oggi ipnotizzato, incapace di rompere gli
schemi retorici che tengono prigioniere le menti. L’abbattimento del
muro di Berlino e la riunificazione europea attraverso l’azione
nonviolenta dei popoli non è servita a immaginare un ruolo per l’
Europa al di fuori delle ambizioni di “grande” potenza economica e
militare. Adottando pratiche discriminatorie verso i migranti e
accodandosi al richiamo di una “guerra di civiltà” il nostro sistema
politico nasconde in realtà un’aggressione neocoloniale di
sfruttamento dei paesi del Sud del mondo.
Su tutte le questioni cruciali della pace e della guerra, la lotta Saty
āgraha indica una via di uscita radicale e globale, che va cioè alla
radice dei problemi angoscianti e dei conflitti apparentemente
irrisolvibili della modernità, rovesciando i modelli politici ed
economici dominanti, costruendo alternative realistiche all’
imperialismo economico e alla politica di aggressione militare,
scegliendo nuovi stili di vita e un nuovo modello di sviluppo. Questo
percorso non può prescindere dalla cooperazione con i movimenti
indigeni degli altri continenti, che ci suggeriscono la possibilità di
cambiare il mondo senza ricreare strutture di dominio, tessendo reti
internazionali di cittadinanza attiva che valorizzino le identità
locali.
Durante tre giorni di studio con tavole rotonde e intense discussioni,
dalla sera dell’8 settembre all’11 settembre 2006, vogliamo ricordare
un evento che non ha dato inizio alla strategia del terrore e della
guerra preventiva, ma a un metodo rivoluzionario e nonviolento di
liberazione sociale. Al termine del laboratorio di discussione, che si
terrà in una struttura residenziale sul mare, ci sposteremo il giorno
11 settembre a Pisa per un evento pubblico di celebrazione del
centenario e presentazione della via gandhiana alla pace e alla
giustizia.
A tal fine, mettiamo a disposizione il nostro lavoro logistico e
organizzativo per invitare le amiche e gli amici italiani della
nonviolenza, i lettori e gli abbonati ai Quaderni Satyāgraha per
ridefinire un programma attuale per la rivoluzione nonviolenta sui temi
cruciali dell’organizzazione del potere dal basso, dell’economia
solidale e della parsimonia, della ridefinizione del rapporto
pace-giustizia, del servizio civile e della difesa popolare nonviolenta,
degli interventi civili e non-armati nelle situazioni di crisi, del
disarmo atomico, della critica alla scienza dominante, della definizione
di una bioetica, della laicità e della riforma di religione.
Attraverso un percorso di maggiore consapevolezza e di mutua
chiarificazione vogliamo costruire una rete capace di agire in senso
culturale e politico per far crescere l’alternativa nonviolenta.
Pisa, 11 maggio 2006
Il Centro Gandhi e la redazione di Quaderni Satyāgraha
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23/08/2006