martedì 1 agosto
ore 21.15
TERKEL IN TROUBLES di Stefan Fjeldmark, Kresten Vestbjerg, Andersen 
Thorbjørn Christoffersen (Danimarca, 2004)
ore 23
JENIFER di Dario Argento (Canada, 2005)
foa boccaccio 003 - via boccaccio 6 - monza
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*TERKEL IN TROUBLES
Titolo originale:       Terkel i knibe
Nazione:        Danimarca
Anno:  2004
Genere:          Animazione
Durata:             77'
Regia:  Stefan Fjeldmark, Kresten Vestbjerg,Andersen Thorbjørn 
Christoffersen
Terkel frequenta la prima media, ma non ha una vita semplice. In famiglia il 
dialogo è difficile e lo Zio Stewart è un uomo con qualche problema d'alcool 
e di nervi: ha appena menato i due bulletti della classe, Sten e Saki. 
Nessuno può sapere cosa succederà a Terkel. Come potrà distogliere la loro 
attenzione dal desiderio di vendetta? Potrebbe essere un buon inizio 
prendere in giro Doris, la cicciona della classe. Chi poteva immaginare che 
si sarebbe buttata dalla finestra? E che Terkel avrebbe ricevuto minacce di 
morte? Chi poteva aspettarsi che Gunnar, il nuovo insegnante fricchettone, e 
il suo amato animaletto, non avessero la coscienza così pulita.
*JENIFER
Regia: Dario Argento
Sceneggiatura: Steven Weber
Interpreti: Steven Weber, Carrie Anne Fleming, Brenda James, Harris Allan, 
Beau Starr, Laurie Brunetti
Jenifer non è una donna come le altre. Una deformazione orribile le devasta 
il volto, occhi enormi dalle orbite nere ed una bocca slargata e infetta 
sono la corona oscena di un corpo invece perfetto e sensuale. Ma il suo 
fascino selvaggio ed oscuro risiede in ben altro.
Frank, un poliziotto, se ne accorgerà presto quando, salvatala in extremis 
da un presunto maniaco, immolerà la sua vita per lei. Un sacrificio 
immeritato perchè Jenifer è mostruosa anche nel profondo del suo animo.
Jenifer è quanto di meglio Argento abbia realizzato negli ultimi anni, ma 
questo fatto non è certo sufficiente a farci gridare al miracolo. Il regista 
romano non lavorava con tecnici così abili da molto tempo; ha potuto 
disporre di uno staff di autentici professionisti del settore. Lo script di 
Steven Weber (lo ricorderete nello Shining televisivo), qui anche 
protagonista, non è affatto male se non per alcune incongruenze di trama. E 
allora cos'è che non va in Jenifer? Manca proprio l'horror, e la grande 
quantità di scene splatter (poco sensate a dirla tutta) non basta da sola a 
poter definire le caratteristiche del genere. Argento ha parlato di storia 
d'amore, ma quello che ci si presenta davanti agli occhi ha più le 
caratteristiche di un film erotico che altro. In meno di un'ora di pellicola 
cinque scene di sesso appaiono un pò troppe, oltre che di poca funzionalità 
al senso stesso della storia, anzi, questa ostinazione nel volerle 
riproporre sembra quasi trasmettere che l'amore per Jenifer sia di origine 
puramente sessuale più che emotiva. Il che va a scapito della fluidità del 
plot, in quanto le azioni dei personaggi non hanno un senso logico e men che 
meno emozionale. Simonetti poi, condisce il tutto con un aceto amarissimo, 
visto che il coretto infantile alla Profondo Rosso composto per l'episodio 
mal si accosta con lo svolgersi della storia.
Jenifer è brutta. Sembra la sorella del mostriciattolo di Phenomena, senza 
nulla togliere al pregevolissimo trucco di Stivaletti, anche perchè 
l'effettista italiano ha fatto ottimi lavori con mezzi non proprio 
congeniali. Invece qui siamo al cospetto di Greg Nicotero, allievo di Savini 
e responsabile degli FX di tutti gli episodi della Serie Masters of Horror. 
Fino ad ora avevamo lodato il suo operato negli altri capitoli visti, ma 
proprio con Dario ha commesso un passo falso. Il volto di Jenifer, che 
Argento fa l'errore di mostrare continuamente, sminuendo la potenziale 
carica di mistero del personaggio, sembra il risultato del peggior pasticcio 
realizzato con una maschera di lattice da mercatino di Halloween. In più 
casi è evidentemente gommosa, finta, perde di attrazione anche nella sua 
eccessiva mostruosità (non c'entra nulla come aspetto ma un pò come il 
mostro di Rawhead Rex).