[Forumlucca] no alla guerra senza se e senza ma

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Author: aunchb@tin.it
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] no alla guerra senza se e senza ma
I furbetti del movimentino
by cobas Monday, Jul. 10, 2006 at 8:19 PM
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Ripartire da Genova? E perché non da Roma?

I furbetti del
Movimentino

Ripartire da Genova? E perché non da Roma? Dalle
manifestazioni davanti alla Camera (17 luglio ore 18) e al Senato
quando si voterà il decreto di rifinanziamento delle missioni di
guerra, per dire QUI e ORA (non in autunno o in inverno) no alla guerra
di Prodi, per appoggiare i parlamentari che voteranno NO al decreto,
per ottemperare adesso e non in futuro a quanto deciso ai Forum di
Caracas e di Atene.
Perché fate i furbetti del Movimentino, falsamente
equidistanti, confuciani esponenti dell’”aurea via di mezzo”, né con
quello ne con questo, fingendo di non sapere che il principale nemico
del movimento oggi , ciò che lo riduce a Movimentino, è la sindrome
“del governo amico”?
Proprio quella che colpisce anche voi quando
scrivete che “il decreto introduce elementi di cosiddetta riduzione del
danno”; che pace e guerra “sono troppo importanti perché su di esse si
scatenino vecchie e nuove concorrenze” e che “non è il momento di
polemizzare con chi ci siede vicino”; che “partecipare al governo e a
una guerra non sono due scelte obbligatoriamente tra loro vincolate”; e
quando proponete di incontrarci a Genova per “costruire una
mobilitazione capace di ottenere dal Parlamento entro il 2006 l’
approvazione di una strategia di uscita dalla guerra”.
Avreste scritto
questo cumulo di assurdità se ci fosse stato il governo Berlusconi? Se
il Cavaliere fosse andato in Parlamento dicendo: Bush voleva che
aumentassimo le truppe in Afghanistan ma io mi sono rifiutato, ho
ridotto il danno, “congelando” il contingente (a parte le due navi)?
Avreste usato l’orrendo termine “riduzione del danno”, che fa il paio
con “guerra umanitaria”, per gli afgani che riceveranno pallottole di
centrosinistra invece che di centrodestra? E avreste bollato come
“concorrenza” la battaglia politica intransigente contro il decreto o
la polemica “con chi ci siede vicino” (lapsus di Agnoletto, che pensava
ai suoi vicini di seggio a Strasburgo)? E avreste usato la grottesca
espressione “non obbligatoriamente vincolate” per dire che stare al
governo non costringe a fare la guerra? E infine: vi sareste
dimenticati che le manifestazioni a settembre sono già state decise al
Forum Europeo e non certo per chiedere “una strategia di ritiro” bensì
il ritiro immediato da tutti i fronti di guerra di tutte le truppe?
Tre giorni prima che uscisse il vostro appello, il segretario del PRC
Giordano aveva annunciato che, una volta approvato il decreto,
Rifondazione avrebbe fatto partire il movimento per il ritiro delle
truppe (e cioè contro il decreto: la paraculaggine italica non ha
limiti, con una mano faccio la buca con l’altra la riempio). Fate da
battistrada? E’ un caso che il promotore e primo firmatario dell’
appello sia chi, ieri leader di movimento, oggi è un accasato
parlamentare europeo del PRC?
Trovo infine di pessimo gusto usare la
straordinaria e terribile esperienza comune di Genova per lanciare una
iniziativa che si pretenderebbe unitaria e che invece si incunea tra
due mobilitazioni di piazza per fermare il decreto e la guerra QUI ed
ORA, che, per quanto con numeri limitati o da voi non condivise, non
vanno sbeffeggiate. E’ come se, mentre ci si accinge a fare uno
sciopero, qualcuno/a dicesse che non lo farà ma ci invitasse a
discutere il giorno prima dello sciopero di un altro da tenere tra tre
mesi.
Ragazzi/e, meglio una polemica aspra che la melassa degli amici
del “governo amico”. Le ipocrisie da furbetti del Movimentino non ci
restituiranno il movimento.

Piero Bernocchi