[NuovoLab] E LA COMMISIONE SU GENOVA?

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Author: antonio bruno
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To: veritagiustiziagenova
CC: forumambientalista, forumgenova, fori-sociali, debate
Subject: [NuovoLab] E LA COMMISIONE SU GENOVA?
DA CARTA 24- 30 giugno

E LA COMMISIONE SU GENOVA?

Compare nel programma di governo piu' per insistenza di Rifondazione che
per convinzione dell'Ulivo, che anzi teme di passare per chi “vuol mettere
sotto processo” le forze dell'ordine... Eppure per tutta la passata
legislatura la proposta di una Commissione parlamentare di inchiesta sui
fatti del G8 di Genova e' stata formalmente sostenuta dalle forze
dell'allora opposizione di centrosinistra, al punto che al Senato e'
rimasta al secondo punto del calendario dei lavori dell'aula per ben 3 anni
filati, mai portata al voto dalla maggioranza berlusconiana.
O forse per l'Ulivo quello e' stato un alibi?
Alla prima seduta del Senato, il 28 aprile, in 55 senatori di tutta
l'Unione abbiamo ripresentato la proposta di inchiesta, assegnata con
procedimento abbreviato alla Commissione Affari Costituzionali per passare
obbligatoriamente al voto dell'aula entro meta' luglio.
Ma dopo gli strepiti di Storace e del centrodestra, l'Unione comincia a
sollevare dubbi e i suoi autorevoli esponenti dicono che l'inchiesta non
s'ha da fare.
Non per mancanza del manzoniano coraggio, se non ce l'ha non se lo puo'
dare, ma – novita' - l'inchiesta parlamentare non si puo' fare quando ci
sono procedimenti giudiziari aperti: auguri!
A questa stregua neanche l'inchiesta per la strage di Ustica si potrebbe fare.
Accantonato cosi' irresponsabilmente l'iter abbreviato per l'istituzione di
una Commissione monocamerale al Senato (che disporrebbe comunque di
poteri inquirenti e potrebbe entrare in funzione all'indomani del quinto
anniversario dell'omicidio di Carlo Giuliani, delitto archiviato dal
tribunale di Genova), ora resta l'iter ordinario intrapreso dalla Camera
dei Deputati tempi assai piu' lunghi, ma, si dice, maggioranza piu' solida
che puo' sopportare qualche franco tiratore.
Gia', ma poi ripassa al Senato per l'approvazione definitiva...
La questione ineludibile e': l'Unione impegna tutti i suoi parlamentari a
votare un punto importante del suo programma o accetta che i De Gregorio di
turno ne luiquidino ogni contenuto a partire progressista ?
Perche' non si sono puntati i piedi subito, pretendendo il rispetto degli
impegni dal luogo piu' favorevole, il Senato, che prevede un iter
abbreviato che la Camera non ha?
Quanto centra la subalternita' dell'Ulivo al regista della mattanza di
Genova, che sembra passare indenne, come capo della Polizia,
indipendentemente dal colore del Governo?
Non c'e' il rischio che quella “sospensione di democrazia” messa in atto a
Genova si faccia strada come metodo di repressione del conflitto sociale e
di ogni comportamento “deviato”?
E' solo qualche franco tiratore in quota Unione a non volere verita' e
giustizia per Genova o stiamo parlando di qualcosa di piu' grave e diffuso?
Il richiamo all'ordine nella coalizione vale solo per votare le missioni di
guerra e le stangate di Padoa Schioppa?
Ma, scusate, abbiamo davvero vinto le elezioni o e' solo un abbaglio?

Gigi Malabarba, senatore di Rifonda