ROMA - Scoperto il  meccanismo con cui l'amianto causa il cancro ai polmoni. La scoperta potrebbe  indicare la strada per prevenire il tumore in individui a rischio in quanto sono  stati esposti all'amianto. Secondo quanto riferito da Michele Carbone del  Thoracic Oncology Program presso il Cancer Center of Hawaii, all'Universita' di  Honolulu, l'esposizione all'amianto induce la produzione della proteina  ''fattore-alfa di necrosi tumorale'' (TNF-alpha), la quale a sua volta induce la  produzione di un fattore anti-apoptosi, la proteina ''NF-KB'' che blocca la  morte delle cellule danneggiate destinandole a divenire  cancerose.
La  notizia, resa nota sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze  ''PNAS'', e' importante in quanto esistono gia' farmaci che impediscono questa  catena di eventi, dunque potenzialmente utilizzabili per la prevenzione del  cancro ai polmoni in individui considerati a rischio poiche' venuti a contatto  con l'amianto.
Si  e' svelato cosi' un mistero di lunga data sui motivi del tristemente noto potere  cancerogeno dell'amianto, che e' stato responsabile di numerosi decessi  soprattutto tra lavoratori esposti, come quelli dei petrolchimici. L'amianto e'  costituito da varieta' fibrose di silicati che, per la flessibilita' dei  filamenti e la resistenza al fuoco, si e' impiegato molto per tessuti e  rivestimenti antincendio. L'esposizione a fibre di amianto e' associata a  malattie dell'apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle  membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). Il carcinoma polmonare  si verifica anche per esposizioni a basse dosi di  amianto.
Il  fattore-alfa di necrosi tumorale, prodotta dal sistema immunitario, e' una  proteina pro-inflammatoria, ovvero uno dei principali mediatori dei processi  infiammatori. La proteina NF-KB invece e' un importante regolatore  dell'attivita' dei geni della cellula. Questa quando e' danneggiata nel suo  patrimonio genetico viene sacrificata onde evitare che, moltiplicandosi, dia  vita a un tumore. Il ''sacrificio'' avviene mediante la morte programmata della  cellula con danni a carico del Dna. L'equipe di Carbone ha visto che, attivata  dal TNF-alfa, la NF-KB previene la morte delle cellule danneggiate dall'amianto  le quali poi diventano il focolaio del tumore. Farmaci che controllano sia il  TNF sia NF-KB, ha concluso Carbone, sono gia' disponibili sul mercato con altre  indicazioni e potrebbero dunque essere testati per ridurre l'incidenza del  cancro ai polmoni in persone esposte alle fibre di amianto.
  
 Ansa   -  19/06/2006  23:13
  
francoppoli
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