[Cerchio] NÉ DIO NÉ STATO

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Author: Federazione Anarchica Torinese
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To: cerchio
Subject: [Cerchio] NÉ DIO NÉ STATO
Volantino distribuito al Pride di Torino

Si. Siamo l'eclissi di Dio, e ne siamo orgogliosi. L'intolleranza della Chiesa, la sua ipocrisia, il suo modo di pensare l'esistenza hanno per noi l'odore della muffa. Il veleno che tinge le prediche di Ratzinger e Truillo non ha più effetto su di noi. Abbiamo compreso qual'è la natura dell'amore secondo le culture patriarcali che alimentano le principali religioni e rifiutiamo le catene della famiglia tradizionale.
Nella famiglia imposta dai preti di ogni religione il maschio eterosessuale è il solo protagonista: la donna è una creazione secondaria, funzionale alla procreazione ed alla continuazione del disegno divino. Nella loro famiglia il desiderio è mortificato e il corpo ridotto a carcere di un anima incattivita. Nella loro famiglia la vita è un concetto filosofico e astratto, da difendere anche al prezzo della sofferenza, della miseria, della privazione. Nella loro famiglia l'unica libertà è quella di essere schiavi. Tutto ciò che è diverso dalla loro famiglia è per loro innaturale e depravato, e va infine ridotto ad oggetto di compassione.

Noi anarchici tuttavia non possiamo che esprimere una posizione critica nei confronti delle odierne lotte di emancipazione dalle ingerenze clericali. Ogni rivendicazione di carattere esclusivamente laico non può che seppellire un potere per erigerne un altro, certamente meno totalitario ma forse ancora più insidioso. Ciò che oggi lo stato ti concede con una mano domani te lo toglie con l'altra. Lo stato può anche riconoscerti oggi come omosessuale ma ti può incarcerare domani per aver vilipeso la religione, per aver partecipato a una manifestazione antifascista o semplicemente perchè sei un emarginato senza alcuna credibilità. La regola è la stessa per lo Stato e per la Chiesa: o stai nel gregge o devi essere raddrizzato. Chiesa e Stato sono alleati naturali: la prima ti colpisce con la lingua, il secondo col manganello. Entrambi vogliono la stessa cosa: devi integrarti, devi produrre, devi consumare e alla fine restare consumato, sacrificato sull'altare degli dei che nascon!
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oiono secondo la convenienza dei soliti pochi, abbiano essi il nome di Dio, Patria o Famiglia.

Noi anarchici siamo al fianco di tutti i nemici delle chiese ma sappiamo che la libertà non può essere strappata allo stato con la politica e con le riforme. La libertà può essere conquistata definitivamente solo con la lotta a tutti gli idoli, a tutte le autorità, a tutti i poteri che pretendono di dettare legge e di imporla con la forza o con la menzogna. Noi non vogliamo che qualche istituzione decida arbitrariamente se riconoscere o meno la dignità delle nostre scelte di vita, perché vogliamo che ogni individuo sia libero di esprimere la propria sessualità come meglio crede ed abbia il coraggio di farlo senza permessi e senza tutele provenienti da altri. D'altra parte, la storia delle discriminazioni coincide con la storia delle autorità costituite: per questo pensiamo che la sola emancipazione possibile sia quella che passa attraverso una rottura radicale col sistema sociale esistente.

Federazione Anarchica Torinese - FAI
e Individualità
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