Author: massimiliano.piacentini@tin.it Date: To: forumlucca Subject: [Forumlucca] carnevalate
Di Marco Trabucco
LA POLEMICA MARCO TRABUCCO TORINO - "Se quel corteo
passerà nel centro storico, il Comune dovrà togliere il suo patrocinio
al Gay Pride". A dirlo non è Rocco Buttiglione, cattolicissimo sfidante
di Sergio Chiamparino alle prossime elezioni comunali, l'ex ministro
ciellino che per i suoi giudizi sugli omosessuali ha perso il posto da
commissario europeo. Ma Marco Calgaro che di Chiamparino è vicesindaco,
e che da poche settimane è stato eletto in Parlamento per la
Margherita. Anche lui cattolico, Calgaro non ha gradito il "cambiamento
di programma" degli organizzatori del Pride torinese (fissato per
sabato 17 giugno). "Quando avevamo trattato per il patrocinio - spiega
- ci avevano garantito che il corteo si sarebbe svolto nel parco del
Valentino. Adesso vogliono sfilare in centro. è nel loro diritto, ma il
Comune deve fare un passo indietro. Io sono favorevole alle iniziative
culturali della manifestazione. Ma credo che certe "carnevalate"
danneggino soprattutto loro". Subito è scoppiata la polemica. Con il
diessino Chiamparino a dar ragione a Calgaro, cercando però di limitare
i danni a sinistra: "Un anno fa nessuno dei promotori ci parlò di un
corteo. Adesso possono aver cambiato idea: è legittimo, se ne può
discutere, si tratta solo di verificare se per quella data è possibile
realizzarlo in centro. E a condizione che si svolga senza urtare la
sensibilità dei cittadini". Con Buttiglione in versione soft: "Sono
stato dipinto come uno che nega i diritti degli omosessuali. Non è
così, con le mie dichiarazioni al Parlamento europeo volevo solo
evitare che un giorno venisse considerato obbligatorio diventare
omosessuale". E con l'arcivescovo di Torino Severino Poletto: "Ho
incontrato gli organizzatori del Pride. A loro chiedo solo un
atteggiamento rispettoso verso i tanti torinesi che hanno sensibilità
diverse e potrebbero rimanere turbati da manifestazioni di orgoglio e
ostentazione". Come se non bastasse Università e Politecnico di Torino
ci hanno messo del loro, negando "per ragioni di sicurezza" gli spazi
che erano stati chiesti per organizzare, la sera del 17 giugno, la
"notte bianca" del Pride. Spiega il rettore dell'Università Ezio
Pelizzetti: "Vogliamo favorire la più ampia utilizzazione degli spazi
universitari per attività di tipo culturale, negando invece
l'autorizzazione a quelle di intrattenimento specie se attirano
migliaia di persone. E ciò solo per motivi di sicurezza". Peccato che
quegli stessi spazi fossero stati concessi due mesi fa per analoghe
iniziative durante le Olimpiadi. In questo bailamme gli organizzatori
del Pride cercano di mantenere la calma: "In Comune - spiega uno dei
leader, Enzo Cucco - parlano di promesse che non abbiamo mai fatto. In
tutte le città del mondo, anche a Cracovia, il corteo del Pride si è
svolto nel centro storico. Un mese fa abbiamo chiesto le autorizzazioni
a questura e vigili urbani e abbiamo avvisato Chiamparino con una
lettera cui non ha mai risposto. Ci stupiscono queste polemiche:
speriamo che non ci siano dietro altre motivazioni".