FESTA DELLA RESISTENZA POPOLARE
Le ultime settimane pre-elettorali ci hanno presentato un quadro che 
va ben
oltre la decenza: formazioni neo-fasciste e neo-naziste sono state
pienamente legittimate nel confronto elettorale. Fiamma Tricolore, 
Forza
Nuova e Alternativa sociale hanno occupato piazze e strade della 
nostra
città senza incontrare unopposizione adeguata e pronta a negargli 
agibilità
politica. Questa presenza ha incontrato una flebile opposizione nelle
istituzioni e nelle forze del centro-sinistra che non hanno difeso con 
forza
adeguata uno dei principi fondamentali della repubblica, l
antifascismo, di
cui dovevano essere garanti.
Questi e tanti altri fatti ancora, troppo spesso rimasti nel silenzio,
portano a riflettere sullattualità e limportanza di un discorso e di 
una
pratica antifascista. Per questo riteniamo che il 25 aprile 
rappresenti
ancora oggi un momento fondamentale, ben al di là di una ricorrenza, 
come a
volte ci sembra di percepire. Se può essere, infatti, irrinunciabile 
un
momento celebrativo che tenga viva la memoria storica, ciò che 
riteniamo
imprescindibile è riflettere su come, tale memoria, possa essere
interpretata e agita nel presente. Guardando ad un quartiere, la 
Bolognina,
che ha fatto dellantifascismo un proprio valore e una propria 
pratica, ciò
che ci interessa è che quegli stessi valori, quelle stesse pratiche 
rivivano
oggi allinterno di un contesto sociale, sicuramente diverso da allora 
e che
rapidamente si trasforma, portando con sé nuove problematiche, nuove
complessità. ma anche  e di questo ne siamo convinti -  nuove 
ricchezze.
Ma cosa significa agire lantifascismo oggi? In primo luogo, presenza; 
una
presenza continua, quotidiana nei territori, nelle strade, negli spazi 
della
nostra città. Se è imprescindibile presidiare le  piazze  come nelle 
scorse
settimane certo ridurre limportanza abbiamo fatto  tutte le volte in 
cui
gruppi neo-fascisti come Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Alternativa 
sociale
minacciano di occuparle con i loro slogan, crediamo, però, che ciò non 
possa
bastare. Occorre moltiplicare gli spazi pubblici, spazi di parola e al 
tempo
di stesso di conflitto, spazi da cui mettere in circolo contenuti e 
pratiche
che aggreghino le soggettività sociali; spazi, anche, di vita, per
rovesciare la tendenza alla desertificazione, allo svuotamento dei
quartieri, delle città che è ormai sotto gli occhi di tutti. Il 
deserto 
negli spazi della città - rappresenta per noi la peggior forma di 
degrado,
ma anche il terreno in cui possono crescere tanto i rigurgiti 
neofascisti
quanto le forme che, più in generale, assume la destra nel sociale. 
Infatti,
se va riservata una dura risposta alla violenza squadrista, occorre, 
con la
stessa determinazione, unazione che miri a contrastare quei fenomeni 
di
etnocentrismo, razzismo, sessismo che rischiano di diventare endemici 
e di
assumere le forme dellaggressione, della segregazione, del rifiuto,
producendo e riproducendo dominazione. Pensiamo ai dibattiti che hanno
accompagnato e stanno seguendo la promulgazione della legge sulla PMA, 
il
solo ipotizzare, per dirne una, la messa in discussione dellaborto,
unirrinunciabile conquista del movimento delle donne. Ma pensiamo 
anche ai
migranti, per molti dei quali è sufficiente la volontà del padrone a 
far
perdere il permesso di soggiorno e rinchiuderli nei CPT.
E proprio i migranti, occupando la stessa piazza il 23 aprile, 
indicano il
percorso per essere nuovamente protagonisti. La loro presa di parola
politica, come più in generale quella dei soggetti sociali, può 
costituire
la risposta più significativa alle derive fasciste, xenofobe cui 
stiamo
assistendo. Per questo è dunque fondamentale la presenza costante nei
territori, la moltiplicazione degli spazi pubblici, politici. Ed è in 
questo
senso, crediamo, che vanno vissute le giornate del 23 e del 24 aprile; 
in
questo senso possono rappresentare un momento importante per 
riprenderci le
strade e le piazze, contrastando tutte le derive neo-fasciste, più o 
meno
celate.
LUNEDI 24 APRILE A PARTIRE DALLE 17:00
PIAZZA DELLUNITA
        
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