Author: Alvin&Tiziana Date: To: lista studentesca, Collettivo SPA Subject: [autorgstudbo] ancora dalla Francia
Inoltro l'ultimo messaggio arrivatoci da Parigi da Giacomo. Riguarda gli
scontri di qualche giorno fa, immagino che prima o poi ne arriverà un altro
sulla giornata di oggi...
Ciao a tutt*
vi scrivo, stanco ed emozionato, dopo un'altra
giornata straordinaria. La situazione in questi
ultimi giorni è rimasta tesissima: pur senza episodi
paragonabili alla notte del 10 marzo, quasi ogni
giorno ci sono stati scontri con la polizia, in
particolare nei pressi della sorbonne. Questa sera
però ha fatto il botto. Come avevo già accennato, oggi
è stato il giorno della mobilitazione studentesca a
livello nazionale, con un corteo parigino partito alle
14 da Place d'Italie. Molti universitari, presenti
negli spezzoni delle università in mobilitazione,
moltissimi studenti medi, pochi sindacalisti (ma la
loro giornata sarà sabato 18). Il corteo, numeroso
colorato e determinato, si è svolto in assoluta calma
sino alla conclusione (sèvres-babylone). All'arrivo
nella piazza situata all'incrocio tra boulevard
raspail e rue sèvres, dove secondo alcuni era prevista
la fine del corteo, ci si presenta lo spettacolo poco
edificante dei CRS che dietro grate di ferro sbarrano
tutte le strade ad eccezione di quella da cui siamo
venuti.. Ovviamente ci vuole poco perché scoppi del
gran casino: comincia presto una sassaiola verso gli
sbarramenti dei CRS che rispondono con i lacrimogeni.
Si va avanti così per circa un'ora e qualcosa, nel
frattempo il grosso del corteo resta dietro a scandire
slogan, non si disperde. La situazione evolve quando
un gruppo di ragazzini devasta sistematicamente
un'edicola per poi dargli fuoco. Gli sbirri a quel
punto avanzano oltrepassando le grate di protezione,
ma compaiono anche da bvd. raspail, considerata unica
via di fuga. Il corteo è diviso e disperso molto
presto dalle manovre dei celerini (meno inclini alla
violenza gratuita dei colleghi italiani). Restano
comunque, anche se isolati tra loro, diversi gruppi di
compagni compatti anche di fronte alle cariche ed ai
lacrimogeni. Intanto tutti quelli che si sono
allontanati da sèvres-babylone, ormai impraticabile,
si incontrano nelle strade adiacenti o in
metropolitana, dove ricomponiamo anche il nostro
gruppetto disperso durante le cariche. Nessuno ha
notizie certe, gira solo la voce secondo cui molti
compagni starebbero già in place de la sorbonne.
Arriviamo in place de la sorbonne con un piccolo
corteo di 2-300 persone salutato con grida e slogan
dalla folla già presente. Siamo veramente tanti.
Lo scenario è lo stesso delle altre sere: gli sbirri
in fondo alla piazza che sbuca su boulevard st.michel,
la piazza e la strada occupate dai compagni che
vogliono riprendersi la sorbonne. Questa volta però
siamo di più e siamo anche più nervosi dopo un
pomeriggio di cariche e lacrimogeni. Comincia la
sassaiola che diventa ben presto una battaglia con
bastoni e transenne (per il momento). Gli sbirri
tengono la posizione ma non avanzano: dopo ogni nuovo
lancio di lacrimogeni i compagni ripartono alla
carica. Dopo un po' la polizia comincia ad usare anche
gli idranti, ma inutilmente. Alcuni compagni
rispediscono indietro i candelotti lacrimogeni, il
resto tiene la posizione nonostante la fatica. Ci si
scambia il collirio mentre qualcuno suona un tamburo.
All'ennesimo tentativo di carica gli sbirri si fanno
più aggressivi e lanciano i candelotti anche tra le
persone che stavano a distanza dagli scontri - in
particolare in una piccola salita perpendicolare a
bld. St.michel. L'esasperazione è diffusa (si respira
gas da tutto il pomeriggio), il nuovo assalto dei
compagni questa volta è più incazzato. Le vetrine di
una libreria e di una brasserie cadono in pezzi e dai
due locali vengono portati fuori tutti gli attrezzi
utilizzabili: sedie tavolini libri scaffali si
infrangono contro lo schieramento dei CRS. La libreria
dopo poco è in fiamme.
Dopo un'ora di battaglia in piazza gli sbirri adesso
avanzano, supportati dai rinforzi che vengono da
entrambi i lati del boulevard. Siamo costretti a
indietreggiare tutti verso la piccola salita di
fronte place de la sorbonne. Nonostante i pullman
della gendarmerie siano ormai all'inizio della salita
e che alla cima sia comparso un nuovo, ennesimo
plotone, si continua incredibilmente a resistere.
Alcuni salgono in piedi sui tetti delle auto
parcheggiate, altri si arrampicano alle finestre dei
palazzi, tutti gridano "abbasso lo stato, gli sbirri
ed i padroni", continuano a volare pietre e bottiglie.
Uno dei pullman imbocca la salita, di nuovo
lacrimogeni: tutti indietreggiamo risalendo la
stradina e giriamo nell'unica direzione libera dalla
celere. Intanto i compagni rimasti in testa
capovolgono un mercedes al quale poi danno fuoco, poi
le altre auto vengono lasciate scivolare contro i
gendarmi dopo aver tolto il freno a mano.
Ci muoviamo tutti o quasi ( alcuni compagni sono
scappati nella direzione opposta) scendendo questa via
parallela al boulevard dal quale siamo stati cacciati.
Due sbirri in borghese che ci stavano seguendo sono
costretti alla fuga. Siamo un corteo di quasi mille
persone che spazza il quartiere latino urlando
"retrait du CPE" alle otto di sera dopo 6 ore di
manifestazioni e di scontri praticamente senza
interruzione!
Sbuchiamo a Odéon dove ci aspetta una sterminata
schiera di divise, che carica in mezzo al traffico
riuscendo a dividerci. Non bisogna dimenticare che
l'intero raduno alla sorbonne è nato in maniera del
tutto spontanea, ancora una volta nessun megafono e
molta improvvisazione.
Ma nessuno vuole tornare a casa stasera e ci
ritroviamo ancora una volta su boulevard st.michel,
sicuramente di meno ma non meno decisi. In queste
condizioni si sopportano altre due cariche, ma ormai
si scappa ogni volta e diventa sempre più rischioso.
L'ultima carica in una via che non sono certo di poter
ritrovare; il solito plotone di CRS ci disperde
definitivamente.
Sono le 11 di sera, torniamo a casa: non sappiamo che
fine abbia fatto il resto dei compagni né quanti di
loro siano stati arrestati. Forse mi sbaglio, ma
secondo me qualcuno stasera s'è messo paura.
Ho messo due mini video e due foto di stasera su
indymedia bo, se ne volete altre fatemi sapere.
buonanotte
Giacomo