I dati drammatici dei vigili urbani: 186 morti in un anno. Le cifre sono 
state date in occasione della visita di una scuola alla centrale gestita 
dall'atac. In dodici mesi 2.167.461 multe.
Articolo di Wanda Cuseo.
Sulle strade della Capitale, Gra escluso, 186 persone in 12 mesi sono morte 
a causa di un incidente come dire che tra il luglio 2004 e l'agosto 2005, 
ogni due giorni un cittadino ha perso la vita in strada. E 63 di queste 
vittime non erano neppure alla guida di un veicolo: si è trattato di pedoni, 
falciati il più delle volte da un'auto che neppure si è fermata a prestare 
soccorso. Le cifre, agghiaccianti, testimoniano il grande bisogno di educare 
i romani al corretto comportamento su strada. Le ha rese note il vice 
comandante dei vigili urbani, Giovanni Catanzaro, in occasione della prima 
visita alla centrale del traffico, gestita dall'Atac, dei ragazzi di una 
delle 18 classi che parteciperanno fino al 25 maggio a un'iniziativa che 
coinvolge le scuole medie e superiori: «Obiettivo è sensibilizzare i giovani 
ai problemi della città per stimolare comportamenti che aiutino 
l'amministrazione nel suo tentativo di risolverli», ha spiegato l'assessore 
alle politiche della scuola Maria Coscia, che ha presentato il progetto 
insieme al presidente di Atac Fulvio Vento.
«Le norme del codice della strada vanno rispettate non per il timore della 
multa - ha sottolineato il vicecomandante Catanzaro - ma perché le 
infrazioni possono creare situazioni di pericolo perla propria vita e quella 
altrui». Il motto dei caschi bianchi, insomma, è quello di prevenire i 
comportamenti scorretti dei cittadini prima di reprimerli. Le 
contravvenzioni elevate tra il luglio 2004 e l'agosto 2005, comunque, 
parlano chiaro sulla poca correttezza dei cittadini: 2.167.461 multe. Oltre 
un milione le ha pagate chi non ha rispettato il divieto di accesso nelle 
Ztl. Circa 70 mila i romani che sono passati col rosso e oltre 58 mila 
quelli sorpresi a guidare con il cellulare in mano o cuffie da cui usciva 
musica a tutto volume. In 37 mila hanno violato i limiti di velocità mentre 
6 mila hanno viaggiato su due ruote senza casco. Quasi 5 mila, poi, i romani 
colpevoli di manovre pericolose come inversioni e cambiamenti di corsia. 
Mentre sono stati quasi in 4 mila a guidare contromano. Non stupisce, 
allora, il dato sugli incidenti rilevati: 43.933. E in più della metà dei 
casi si è trattato di uno scontro frontale. Settantanove mila, invece, i 
veicoli coinvolti, di cui oltre 4.700 scooter e moto. E delle 92.949 persone 
coinvolte, quasi 6 mila erano minorenni.
Passando al nuovo anno, solo nel primo mese di controlli straordinari nel 
centro storico so-no state oltre 4 mila le infrazioni rilevate. La più 
frequente è l'invasione delle corsie riservate ai mezzi pubblici: tra il 9 
gennaio e l'11 febbraio gli ausiliari Trambus in servizio su via Nazionale 
hanno colto in flagrante 1.400 guidatori che sfrecciavano all'interno delle 
strisce gialle e hanno multato oltre 400 cittadini che avevano lasciato il 
veicolo in sosta sulle preferenziali. Ma, in tutto, sono state elevate in 
tutto oltre 4.000 multe. Su via del Corso e via Tomacelli, oltre ai vigili 
del I gruppo, è in servizio il Gruppo intervento traffico comandato da Carlo 
Buttarelli: in un mese ha elevato più di 1700 contravvenzioni, 830 contro 
sosta selvaggia e scarico merci a tutte le ore. E in via Cavour gli 
"ausiliari" hanno rilevato quasi 400 infrazioni
La denuncia:"Pedoni e moto i più esposti". L'allarme delle associazioni.
«È in corso una carneficina sulle strade di Roma, ormai diventate una 
giungla». Il presidente dell'associazione diritti per i pedoni di Roma e 
Lazio, Vito De Russis, descrive con parole forti lo scenario dipinto dai 
dati della municipale. «Mentre in tutta Italia il numero dei morti per 
incidenti stradali è diminuito del 7 per cento - ha sottolineato De Russis - 
a Roma è aumentato della stessa percentuale. E sono convinto che dallo 
scorso 30 giugno le vittime della strada sono ancora in crescita. Allarmati 
dalle cifre sui sinistri stradali anche i motociclisti, coinvolti in oltre 5 
mila dei 79 mila incidenti rilevati. Chi viaggia su due ruote chiede una più 
attenta manutenzione delle strade: «Roma non è sicura per i centauri - ha 
detto il presidente del Coordinamento moto-ciclisti Riccardo Forte - La 
segnaletica spesso è messa male e difficile da interpretare.
Tratto da "Roma - Cronaca" de "la Repubblica" di venerdì 17 Febbraio 2006, 
pag. III.
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