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From: consumo-critico-msf-bounces@???
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mailto:consumo-critico-msf-bounces@inventati.org]On Behalf Of Stefano
Costa
Sent: venerdì 10 febbraio 2006 10.27
To: Consumo-critico-msf@???
Subject: [Consumo critico - Milano Social Forum] ogm - La decisione
dell'OMC va contro la volontà dei cittadini europei 
GRUPPO VERDI/ALE AL PARLAMENTO EUROPEO 
COMUNICATO STAMPA Bruxelles, 8 
febbraio 2006 
Organismi geneticamente modificati
La decisione 
dell'OMC va contro la volontà dei cittadini europei 
L'annoso 
conflitto tra le due sponde dell'atlantico sulle
restrizioni Ue in 
materia di ogm segna una prima vittoria della
Monsanto e di altri 
produttori di ogm a seguito del ricorso di queste
ultime presso 
l'Organizzazione Mondiale per il Commercio. 
Nella giornata di ieri la 
commissione ricorsi dell'OMC ha deciso
che i bandi messi in atto da 
cinque Stati membri dell'Ue per
l'importazione di alcuni tipi di mais e 
soia geneticamente
modificati non sono fondati su rischi 
scientificamente provati e
devono quindi essere rimossi. La decisione 
potrebbe avere come
conseguenza una richiesta di risarcimento da parte 
dei produttori di
ogm di Usa, Canada, Argentina nei confronti di 
Austria, Francia,
Grecia, Germania e Lussemburgo qualora questi cinque 
paesi non
togliessero il bando. 
A commento della decisione dell'OMC, 
Monica Frassoni, Presidente
del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, 
ha dichiarato:
"Con questa decisione l'OMC ha di fatto forzato 
l'ingresso
di importazioni ogm nei nostri mercati. Il fatto è che la 
quota di
cittadini europei che non vuole ritrovarsi cibo ogm nei piatti 
oscilla
tra il 70 e l'80 %., per non parlare di quella maggioranza di
agricoltori che non vuole coltivare ogm nei propri campi. La decisione
dell'OMC quindi ignora completamente la volontà dei cittadini
europei e 
dà la precedenza al libero mercato rispetto al principio di
precauzione 
ed il diritto democratico di normare sulla protezione
della salute e 
dell'ambiente."
Chiediamo con forza alla Commissione europea di 
abbandonare la sua
ambiguità in materia di ogm e di stare dalla parte 
dei cittadini. I
Verdi al parlamento europeo difenderanno il diritto a 
costituire zone
libere da ogm in tutta Europa ed a lavorare per 
proteggere la
democrazia locale, la salute dei consumatori, la 
biodiversità,
l'agricoltura biologica. Se basta una decisione riservata 
presa da
una commissione dell'OMC per imporre i prodotti ogm degli 
Stati
Uniti occorre allora chiedere che si riformi la commissione 
ricorsi
dell'OMC e che i conflittti tra commercio e protezione
dell'ambiente trovino una soluzione al di fuori
dell'organizzazione 
Mondiale del Commercio stessa."
***
Nota all'editore:
La bozza di 
decisione pervenuta ai funzionari Ue nella giornata di ieri
non sarà 
resa pubblica fino a quando l'Unione europea non
risponderà in forma 
ufficiale tra qualche mese. Due anni fa un gruppo
di paesi produttori 
di ogm, tra cui Canada, Argentina, e guidato dagli
Usa, ha presentato 
ricorso all'Omc sostenendo che il bando di
fatto sulle nuove varietà 
ogm impediva il libero scambio di prodotti
alimentari derivati da ogm 
ed andava quindi contro le regole
dell'Organizzazione. 
Il 70-80 % dei 
cittadini europei non vuole cibo ogm sulle proprie
tavole, mentre 
l'opposizione a cibi e sementi ogm è aumentata a
partire dal 1999, anno 
di inizio della disputa commerciale in materia.
Al momento ci sono più 
di 170 regioni e 4500 distretti che hanno
dichiarato la propria volontà 
di restare zone libere da ogm. Nel mese
di giugno 2005 i ministri 
dell'Ambiente Ue hanno respinto la
proposta con cui la Commissione 
europea chiedeva di togliere i bandi
nazionali agli ogm.