[Forumlucca] coop-unipol-mps

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Author: Gabriele Focosi
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] coop-unipol-mps
Dal Tirreno di oggi, leggo questa interessante riflessione sugli assetti
finanziari toscani, che fa ben sperare sulla bocciatura dell'OPA Unipol su
BNL, che a mio avviso resta uno dei più grandi errori che il mondo
cooperativo potesse fare, anche e soprattutto a livello di immagine.
Sicuramente un cambio della guardia in Unipol (non solo come persona fisica
ma come formazione culturale) ed un ritorno al passato col progetto di
grande polo economico coop-unipol-mps aiuterà a rasserenare un po' gli
animi e a ridare fiducia ai consumatori toscani.

***

FIRENZE. E alla fine i toscani sperano in Mario Draghi. «Se il nuovo
Governatore della Banca d’Italia boccerà l’Opa Unipol su Bnl la partita con
gli emiliani diventerà più agevole...», si lascia scappare un dirigente del
mondo cooperativo toscano. Sì, perché nella riunione di ieri a Bologna le
resistenze degli emiliani alla strategia toscana sono affiorate con forza:
«Si cambia Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, poi di “mele marce” non ce
ne sono più e si va avanti all’assalto della Bnl», questa in sintesi la
posizione del partito della continuità. Anche se, una fonte autorevole,
riferisce che il mondo coeso degli emiliani ha iniziato a spaccarsi,
erodersi. Da qui le dichiarazioni improntate all’ottimismo di due big della
cooperazione toscana: Giorgio Bertinelli e Giovanni Doddoli,
rispettivamente vice presidente nazionale e presidente toscano di Legacoop.
«Sono convinto che il cda di Holmo riuscirà a trovare gli assetti utili», è
stato il laconico commento di Bertinelli. E Doddoli ha aggiunto: «E’ stata
una riunione articolata in cui c’è stata sintonia tra noi e gli emiliani».
Al di là delle frasi di circostanza il quadro emerso a Bologna è che la
linea della continuità resiste ma per i toscani la partita non è persa.
Tutt’altro. Ma vediamo in cosa consiste la strategia toscana, i suoi uomini
e le mosse prossime e venture.
Da Bertinelli a Turiddu Campaini, il potente presidente di Unicoop (nel
2005 ha registrato un incremento delle vendite del 2,3% e un fatturato di
1.961 milioni di euro) la strada maestra è quella di bocciare l’Opa su Bnl
e di ripartire dal progetto del 2001 che prevedeva la costituzione a
sinistra di un triangolo economico con tre poli: polo cooperativo,
assicurativo (Unipol) e bancario (Mps). Questi tre poli avrebbero dovuto
operare in maniera sinergica ma in autonomia, senza commistioni indebite o
annessioni. Consorte ha invece preferito tentare l’acquisto di una banca,
la Bnl, ricevendo il no da Mps e da Unicoop, che non ha accettato la
ricapitalizzazione di Holmo, la cassaforte della compagnia di assicurazione.
Poi è successo quello che è successo e ora i toscani dicono: ripartiamo dal
2001, dal Mps e così via. E Bertinelli dichiara al Tirreno: «Il problema
non è la presidenza a Pier Luigi Stefanini. Quello che noi vogliamo è un
assetto di vertice di Unipol che abbia ben presente gli obiettivi, le
alleanze, la governance». Dove per alleanze si intende la necessità, spiega
ancora Bertinelli, di riannodare i rapporti con Mps, e per governance la
separazione netta in Unipol tra proprietà (mondo della cooperazione) e
gestione (da affidare ad un manager, anche esterno).
Se questa è la strategia gli uomini che la sostengono non sono solo
espressione del mondo cooperativo. Non è un caso che proprio ieri il
presidente della Fondazione del Mps Giuseppe Mussari abbia ribadito con
fermezza il no alla riapertura del capitolo Bnl anche dopo l’uscita di
Consorte e Sacchetti. Un no che è parso rivolto al partito della continuità
che persegue la linea: via Consorte ma sì all’Opa su Bnl. Così come in
difesa del mondo cooperativo toscano sono scesi in campo sia Vannino Chiti
che il presidente della Regione Claudio Martini.
Gli emiliani hanno fretta mentre i toscani giocano sui tempi lunghi. «Tra
tre mesi ci sarà l’assemblea dei soci di Unipol e quello sarà un momento
decisivo», osserva Doddoli. Come dire che il vertice che verrà nominato il
9 gennaio è provvisorio. Poi ad aprile ci sarà il rinnovo del cda del Mps,
un altra tappa importante. E i big del mondo cooperativo toscano sono in
corsa per poltrone importanti. Bertinelli ad esempio potrebbe sostituire
Giuliano Poletti alla guida della Lega e Campaini è candidato sia alla
presidenza di Unipol che alla vice presidenza di Mps. Ma tutto dipenderà
dalla madre di tutte le battaglie: l’acquisizione di Bnl. Ecco perché se il
neo Governatore della Banca d’Italia boccerà l’Opa voluta da Consorte i
toscani stapperanno lo champagne.