Author: SILVERIOTOMEO Date: To: social forum Subject: [Lecce-sf] programma della giornata del 17.12.2005 a Torino
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To: "Rete del Nuovo Municipio" <nuovomunicipio@???>
Subject: [RNM lista] programma della giornata del 17.12.2005 a Torino
Sabato 17 Dicembre
Ore 13: appuntamento a Porta Susa
Corteo da Porta Susa al parco della Pellerina
Kermesse di musica, spettacolo e cultura al parco della Pellerina
con la partecipazione di:
Marco Paolini
Dario Fo
Beppe Grillo
La Valle di Susa e Torino manifesteranno insieme a Torino il 17
Dicembre: per chiedere che siano ascoltate le ragioni di chi non
vuole il TAV. L’opposizione al progetto di una nuova linea
ferroviaria ad “alta velocità / alta capacità” Torino-Lione che vede
uniti da anni nella Valle Susa cittadini, comitati e amministratori
si è estesa oggi ben al di là dei confini della valle. Perché?
La linea TAV Torino-Lione non serve
Dicono che senza quest’opera il Piemonte verrebbe isolato
dall’Europa, che l’attuale linea ferroviaria è
satura e la nuova linea toglierebbe i Tir dalle strade. In realtà il
Piemonte è già abbondantemente collegato all’Europa e soprattutto
attraverso la Valle di Susa (due strade statali, un’autostrada e una
linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario); l’attuale
linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua
capacità e sarebbe in grado di sostenere il traffico di molte più
merci per i prossimi decenni; meno dell’1% del traffico merci si
sposterebbe da gomma a rotaia con la nuova linea; il collegamento
ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di
passeggeri…
Pretendiamo un serio ammodernamento della linea che c’è già.
I costi della linea TAV Torino-Lione sono insostenibili
La realizzazione dell’opera costerà da 20 a 80 miliardi di Euro e la
gestione economica sarà in perdita
(come il tunnel sotto la Manica), e chi pagherà saranno i
contribuenti italiani.
I contributi della Comunità Europea sono una parte esigua del totale
e il resto sarà tutto pagato dai
cittadini attraverso le tasse. Senza contare i rischi (le certezze)
di infiltrazioni della grande criminalità
organizzata. A trarre benefici saranno soltanto le grandi imprese
costruttrici.
I soldi pubblici devono servire innanzitutto per migliorare il
trasporto locale, i servizi sociali e
sanitari, per la ricerca e per tutte le cose importanti che invece
stanno tagliando.
La linea TAV Torino-Lione è un rischio per la salute anche dei torinesi
Cantieri aperti per 15 anni, 500 camion in più ogni giorno per le
strade, una viabilità e un territorio devastati sono le previsioni
nella fase di costruzione dell’opera. I rischi per la salute di chi
abita nella valle sono reali, e il problema non è solo dei valsusini
come vogliono farci credere. L’uranio nel tratto del tunnel di 54 Km
e l’amianto presente in abbondanza nella bassa valle sono un problema
anche per i torinesi. Non esistono soglie di rischio per l’amianto e
non ha senso parlare di misure precauzionali compatibili con gli
scavi: una sola fibra di amianto uccide. E i venti che soffiano
continuamente dalla
valle di Susa portano su tutta l’area torinese fibre di amianto.
La linea TAV Torino-Lione non è un’opportunità né per la Valle Susa
né per Torino, ma un ostacolo da rimuovere.
Coordinamento Torinese NO-TAV
Prime adesioni: Comitato NO-TAV Torino, Comunità per lo sviluppo
umano, Confederazione COBAS, PRC, Partito Umanista, Csoa Gabrio,
Emergency-gruppoTorino, Confederazione CUB, Agire Locale TSF,
Manitese, Csoa Askatasuna, Rete Lilliput Valsangone, RSU
Politecnico Torino, Comitato NOTAV Rivoli, Ya Basta, Comitato
Chiapas, RadioFlash, Torino Social Forum, Greenpeace Italia,
Ass.Cult.Punto Rosso Torino, FLC-CGIL Torino, Assemblea NO-Moratti
Università Torino, Radio Blackout, Federazione Anarchica Italiana
Torino, Csoa Murazzi, Osservatorio Ecologico, Fenix--