Per capire meglio la situazione in Val di Susa mi sono messo un po' a
cercare su internet. Ho trovato sul forum del sito
www.geologi.it una
discussione, fra geologi, proprio sul tema, al link
http://www.geologi.it/cgi-bin/ultimatebb.cgi?ubb=get_topic;f=8;t=000920
Sotto riporto una parte della discussione, molto interessante perchè è fra
due geologi della zona, che conoscono molto bene il contesto di cui si parla
e mi sembra che diano, oltre ad un parere tecnico, un quadro oggettivo della
situazione:
1
Prima precisazione, non geologica. Non si stà iniziando a realizzare
l'opera, come la maggior parte dei giornali affermano, ma due sondaggi
orientati e un cunicolo geognostico parziale sul lato italiano, mentre dal
lato francese del tunnel di base si stà realizzando unsa discenderia, sempre
con finalità geognostica.
Quindi, non solo l'opera non è iniziata, ma mancano il progetto definitivo,
la valutazione di impatto ambientale, e, soprattuto, i soldi. Cosa da non
poco conto perchè l'opera sarebbe finanziata al 20% con fondo perduto
dall'Unione Europea, per un altro 20% da privati che però al momento non si
sono visti nè sentiti, e per il restante 60% dallo Stato Italiano, che
nessuno sà se i soldi li ha o mai li avrà. Quindi primo dato: NON E' VERO
CHE SIANO PARTITI I LAVORI DI REALIZZAZIONE DELL'ALTA VELOCITA'
TORINO-MODANE.
Seconda precisazione, ancora non geologica: nessuno è ancora riuscito a
dimostrare l'effettiva utilità di questa linea. Da Torino a Parigi si va
attraverso l'attuale tunnel ferroviario del Frejus, e la linea cosiddetta
"storica" risulterebbe attualmente sottoutilizzata anche per il traffico
merci. Sono in corso di ultimazione (previsione fine 2006) i lavori di
abbassamento della livelletta ferroviaria sulle attuali gallerie, affinche
possa passare ogni tipo di carico su rotaia, ovvero anche i TIR a sagoma
rettangolare posti su vagone ferroviario, per i quali vi sono ancora
attualmente limiti di sagoma. Quindi secondo dato: LA LINEA FERROVIARIA
TORINO-MODANE C'E' GIA', NON DOBBIAMO ASPETTARCI CHE LA REALIZZAZIONE DI UNA
SECONDA LINEA "RILANCI" TORINO E LA TOLGA DA UNO STORICO ISOLAMENTO CON
L'OLTRALPE, boiata che purtroppo si sente spesso dire e scrivere.
Veniamo alla GEOLOGIA: negli argomenti delgi ambientalisti, comitati NO-TAV
e simili vi sono sia verità che forzature. Ti dò la mia opinione sui tre
punti più importanti.
-Si prospetta un rischio amianto dallo scavo delle gallerie.
Le gallerie all'imbocco della valle interessano le rocce del cosiddetto
"Massiccio Ultrabasico di Lanzo" e più verso susa dei lembi di ofioliti
entro i calcescisti della "Serie Piemontese". In entrambi sono presenti
serpentiniti e anfiboliti localmente asbestifere. Il problema è che sono
presenti ovunque in bassa valle cave abbandonate con discariche prossime
alle zone abitate, coltivate fino a un decennio fà circa. Quindi il problema
non viene tanto dalle gallerie, sempre che il trasporto dello smarino in
discarica e le discariche offrano garanzie di sicurezza, ma tutto l'amianto
attualmente esposto in aria libera nella bassa valle, cosa che non c'entra
con la TAV.
- Uranio
Per il tunnel di base, quello da 52 km , un problema deriverebbe da
mineralizzazioni a peckblenda detro i micascisti della cosiddetta Unità
d'Ambin, già noti in valle e oggetto di ricerca mineraria negli anni '60 da
una Società francese (MINATOM). Il problema nello scavo delle gallerie
postrebbe essere il Radon. Come noto il Radon in aria libera si disperde,
quindi questo problema NON SEMBREREBBE RIGUARDARE GLI ABITANTI DELLA VALLE
ma esclusivamente i lavoratori esposti in galleria, richiedendo un adeguato
piano di sicurezza.
- Danni alle sorgenti.
Il problema riguarda molto poco la galleria di base (quella da 52km) che è
una galleria profonda. Per la realizzazione del cunicolo geognostico,
seppure il rischio di depauperamento delle sorgenti sia molto basso, ltf ha
predisposto un piano di approvvigionamento alternativo con interventi
d'urgenza a media termine e definitivi, basato su assunzioni estremamente
cautelative. Problemi maggiori si potrebbero verificare più a valle, per le
gallerie di accesso al tunnel di base, in quanto si tratta di gallerie molto
parietali, più soggette ad interferire con la circolazione di versante. In
questo senso la valle ha già pagato il suo scotto con le gallerie
autostradali della Torino-Bardonecchia e con quelle dell'impianto
idroelettrico di Pont Ventoux, in alta valle, che hanno dato una botta non
indifferente al sistema sorgenti.
La mia personale conclusione è:
L'OPERA SI POTRA' MAGARI ANCHE FARE (I SONDAGGI IN CORSO CI DIRANNO COMUNQUE
QUALCOSA DI PIU'), I RISCHI PER LE POPOLAZIONI POTRANNO IN QUALCHE MODO
ESSERE MITIGATI, MA OCCORRE VEDERE SE NE VALE PROPRIO LA PENA. E su questo
ci sono ancora molti dubbi.
2
Non capisco niente di tecnica delle gallerie, come ne può capire niente un
geologo non esperto nel campo. Ma mi pare che tali sondaggi esplorativi non
siano trivellazioni (quelle furono eseguite almeno 10 anni fa), ma veri e
propri cunicoli carrabili o almeno di largo diametro che diventeranno parte
della struttura finale.
A parte la radiottività dello sfrido, che se non fossimo in Italia potrebbe
essere controllata,
in questo caso ritengo che l'aspetto prevalente che non emerge dal parlare
quotidiano, è una brutale captazione di tutta la falda in sinistra
orografica, con ovvie ripercussioni sulla economia locale e forse non solo.
E' gia successo sul versante francese, dove molte delle sorgenti sono
scomparse.
(
)
In un sondaggio recente gli abitanti di Torino città per il 70%, ritengono
positivo il TAV, bisognerebbe però aggiungere, vi piacerebbe che i cantieri
olimpici e tutti i lavori connessi proseguissero per 20 anni?
1
quote:
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(2) Ma mi pare che tali sondaggi esplorativi non siano trivellazioni (quelle
furono eseguite almeno 10 anni fa), ma veri e propri cunicoli carrabili o
almeno di largo diametro che diventeranno parte della struttura finale.
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I sondaggi che stanno iniziando adesso, al cantiere di Mompantero, sono
sondaggi tradizionali.
A Venaus è invece previsto, come giustamente dici, un cunicolo geognostico
di 8 km lungo il tracciato della galleria di base (quella da 52 km per
intendersi), che sarebbe già dovuto partire ad aprile-maggio. E' quello che
sarà maggiormente utile a definire meglio le problematiche geologiche del
progetto.
quote:
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(2) in questo caso ritengo che l'aspetto prevalente che non emerge dal
parlare quotidiano, è una brutale captazione di tutta la falda in sinistra
orografica,
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...Emerge eccome, è uno dei problemi principali ed uno dei principali
argomenti degli oppositori al progetto. A riguardo ti confermo quanto ho
riportato nel mio precedente intervento.
(
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