[NuovoLaboratorio] Nablus, 18 Luglio 2005

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Author: Elisabetta Filippi
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Subject: [NuovoLaboratorio] Nablus, 18 Luglio 2005
Ricevo ed inoltro.
Elisabetta



Nablus, 18 Luglio 2005

Venerdi' 15 luglio l'esercito israeliano ha ucciso alcuni militanti (cinque,
sei,
sette? perdonate ma ho perso il conto) di Hamas a Gaza e a Salfit, in
Cisgiordania.
Non so se e' colpa della mia proverbiale distrazione ma da nessuna parte,
ne' su
Haaretz ne' sui molti siti di informazione palestinesi ho trovato invece
traccia di
un omicidio avvenuto ai margini di questa massiccia azione contro la
leadership di
Hamas.

Nelle ore seguenti al triplice omicidio mirato a Salfit, l'esercito e'
rientrato in
citta', inizialmente sparando gas e imponendo il coprifuoco. Come spesso
accade in
questi casi alcuni ragazzi sono rimasti in strada fronteggiando i militari a
pietrate. Come spesso accade la risposta dell'esercito e' stata aprire il
fuoco. Un
ragazzo, Moath Jamal Sulieme, di 16 anni e' stato colpito alla fronte da un
proiettile. Alcuni bambini, testimoni del fatto, sono corsi verso il ferito
per
cercare di portarlo al riparo ma l'esercito li ha dispersi sparando
pallottole
rivestite di gomma. Il ragazzo e' stato infine trasportato in ambulanza
verso
l'ospedale di Nablus. L'ambulanza e' stata fermata al check point di
Zaatara, fino
all'arrivo di un mezzo israeliano che ha trasportato Moath in un ospedale
israeliano. Alcune ore dopo e' arrivata la notizia del suo decesso.

Nel frattempo 20 jeeps e 50 soldati circondavano l'ospedale di Salfit, dove
si
trovavano altri feriti. Al rifiuto del direttore dell'ospedale di lasciarli
entrare,
i soldati hanno sparato gas all'interno e poi sono entrati con la forza,
perquisendo
l'ospedale per alcune ore.

Oltre alla morte di Moath, e dei tre militanti di Hamas, alla fine della
giornata si
contavano 11 feriti, per proiettili ricoperti di gomma, per percosse,
intossicati
dai gas.

Tutto questo, ricavato dalle testimonianze dirette di chi ha assistito ai
fatti, e'
stato riportato nel Human Rights Report numero 204 dell'International Women
Peace
Service di Hares. (Email: iwps@??? Website: www.iwps.info).

Non e' dunque una storia di Nablus, ne' una storia di presidianti. E' poco
piu' di
un riassunto da un comunicato di altre. Quasi ogni giorno il presidio di
Nablus
riceve gli Human Rights Reports: case abbattute, villaggi invasi, arresti
indiscriminati, persone picchiate, a volte uccise. Il volto quotidiano
dell'occupazione, fuori dal clamore mediatico del ritiro da Gaza.

Ruby
Presidio di pace a Nablus - assopace.blog.tiscali.it
Napoli_Nablus - nablus.splinder.com
Associazione per la Pace - www.assopace.org