come genetista vorrei dire che il problema non é che le famiglie e le
persone disabili o con poca aspettativa di vita. non hanno voce nel
referendum, ma non hanno sostegno sempre;
dico questo perché in termini di onestà non si sa ancora nulla della
possibile efficacia terapeutica di cellule staminali di qualsiasi tipo e
d'altronde per fortuna la scienza  funziona su base internazionale e
continueranno gli studi e chi italiano voglia potrà svolgerli in
collaborazione.... sto cercando di dire che ancor prima ci sono ragioni
ancor più profonde e poco pragmatiche per cui questa legge non va,
ma anche che non si può sconfiggere questaq legge senza l'assunzione della
responsabilità collettiva sulla vita di persone che però individualmente
devono rimanere libere nel riprodursi come posssono ed al meglio che
possono e di avere delle speranze da coltivare anche nei confronti della
scienza devono poter aver fiducia che si facciano gli sforzi possibili per
scoprire e poi verificare  possibilità terapeutiche nuove.
ma dunque allora non basta che la ricerca sia genericamente possibile anche
in italia, ma serve (e attualmente più che mai non avviene) che sia
finanziata e non solo da industrie e legata ai brevetti, ovvero che la
possibile congiunzione di ricerca e applicazioni sia un fatto nelle
istituzioni pubbliche della università e sanità  etc etc.
siccome troppa semplificazione non aiuta secondo me né il referendum né
sopratutto il dopo referendum e alla montagna incredibie di cazzate
offensive e di manipolazioni del fronte no o  no via astensione ( o anche 3
si ed un no, quello che disconosce anche la libertà di scopata extra
coniugale: il metodo più piacevole, economico e funzionale per compensare
ad delle cause  frequenti, ma mai nominata chissà perché , della sterilità
delle coppie , cioé l'altissimo incremento nelle popolazioni occidentali
della sterilità maschile (troppi ormoni nella carne??)
quindi cogliamo la nostra colpa ci=ome dice il caro coscione, ma non per il
referendum ma perché non siamo in grado di organizzare un sostegno pratico
economico e morale per chi ne ha bisogno e con questa incapacità rendiamo
difficile coltivare la banca della speranza , la coopperativa del sogno e
del desiderio di un modo migliore di vivere; d'altronde se non lo si fa per
se, tra chi si  incontra comunque, come pensiamo di farlo per altri???
nello specifico, per quanto sembri strano, credo che nulla ci autorizza a
creare nè a togliere speranze nella possibilità che le staminali embrionali
possano funzionare meglio o peggio di quelle adulte. presentano aspetti
diversi di potenzialità, legate alla loro potenziale maggiore capacità di
crescere; ma anche alla diversa capacità di differenziare,  ma anche tutte
presentano un potenziale di rischio su cui sappiamo ancora poco, nonostante
acune staminali di altri  mammiferi siano in studio da diecine d'anni (si
questa é la scala temporale della ricerca!)
per gli scienziati, questo significa solo che ci accaniremo a cercare di
studiare ancora e con tutti i mezzi, questo sarà un percorso difficile
anche a causa di limiti delle culture, di interessi economici, di carenze
strutturali, di mancanza di trasparenze e regole che devono essere
sviluppate dentro e fuori la comunità scientifica.
di positivo ne referendum , oltre a bloccare la legge infame, ci poteva
essere l'occasione di aprire questi temi al dibattito, ma nonostante tutto
la grossolanità della propaganda dei no/astensioni, e la esiguità delle
compagine scientifica italiana che non é ben organizzata per rispondere
come una voce laddove potrebbe rispondere come una voce, quasi
unanimemente, non si é potuto fare questo bene;
forse a seguire, forse presto porteremo avanti queste cose in modo più
serio e positivo di dialogo, anche con le famiglie che sono giustamente
disperate.
>
>Nel dibattito in corso sui referendum del 12-13  giugno spicca
>lassordante silenzio dei malati e dei loro familiari, la cui vita  è
>toccata dalla legge in discussione. In televisione e sui giornali, tranne
>poche eccezioni, non appaiono, non appariamo, mai. È anche colpa nostra;
>provo  quindi a offrire il punto di vista di unassociazione di genitori
>di bambini  affetti da una grave malattia genetica, al momento senza cura.
>Si chiama Atrofia  muscolare spinale e nella forma più acuta è la più
>importante causa di morte di  origine genetica per bambini entro i due
>anni di età. Risparmio al lettore il  dolore di perdere un figlio, spesso
>in condizioni di assistenza gravemente  insufficiente da parte dello
>Stato. Tengo invece a esprimere il nostro profondo  disagio riguardo ad
>alcune forzature che sono emerse nel dibattito sui  referendum.
>Innanzitutto vorremmo uninformazione più trasparente su alcuni  fatti. Un
>primo fatto ¾ inerente al primo quesito ¾ è che la ricerca con le cellule
>staminali  embrionali potrebbe (probabilmente, ma nessuno lo sa con
>certezza) curare molte  malattie attualmente devastanti. Lo stesso Bush ha
>ammesso pochi anni fa, quando  ha comunicato al suo Paese la decisione di
>non finanziare con soldi pubblici  questi studi, che la ricerca con le
>cellule staminali embrionali appare al  momento più promettente di quella
>con le cellule staminali adulte. Questonestà  intellettuale manca nel
>nostro Paese. È forte il nostro smarrimento rispetto  alla scelta di non
>utilizzare per la ricerca neanche gli embrioni già creati e  comunque
>destinati a perire (come, ad esempio, è stato consentito negli Stati
>Uniti); capiamo le ragioni di principio addotte, ma, guardando negli occhi
>i  nostri figli malati, ci riesce difficile interpretarla come una scelta
>a favore  della vita. Un secondo fatto che vorremmo ricordare ¾ affrontato
>dal secondo e terzo quesito  ¾ è che oggi, in Italia, una coppia
>portatrice di  malattie genetiche che faccia ricorso alla fecondazione
>assistita rischia che un  embrione malato sia impiantato nellutero della
>mamma: quello che il semplice  buon senso richiederebbe, cioè assicurarsi
>che lembrione sia sano prima di  impiantarlo, da noi è proibito. In
>nessun altro paese occidentale si è arrivati  a tanto. Chi di noi, dopo
>aver perso un figlio ne vorrebbe un altro senza  rischiare lulteriore
>dramma di un aborto, è costretto ad andare allestero;  siamo in migliaia
>e stiamo intasando i centri di fecondazione assistita di mezza  Europa. Ci
>sono, inoltre, alcuni atteggiamenti riguardo al referendum che ci
>ispirano forte disagio. Perché un referendum così importante si svolgerà
>in  estate, quando è più scomodo votare? Perché linformazione televisiva
>sul  referendum è assente o limitata alle fasce orarie di minore ascolto?
>Con che  eticità il fronte contrario allabrogazione si è indirizzato
>verso una scelta,  lastensione, che è certo legittima ma che ostacola un
>sereno e trasparente  confronto democratico? Ci sentiamo scippati del
>nostro diritto (morale, se non  giuridico) a un confronto leale su un tema
>referendario cruciale per la nostra  vita e quella dei nostri cari. Questo
>è il nostro jaccuse, in nome dei bambini malati che  non ci sono più e di
>quelli che nasceranno domani. La questione chiave in  discussione è che
>tipo di vita sia lembrione e che tutela dargli. La  (legittima) posizione
>della Chiesa cattolica italiana, in buona parte ripresa  dalla legge, non
>è condivisa dalla altre chiese cristiane né dalle altre  religioni
>monoteiste; lattuale legge è sicuramente unanomalia rispetto alle
>legislazioni degli altri Paesi. Quale occasione migliore di questo
>referendum  per prendere una decisione su un tema così importante e
>controverso, dopo una  campagna informativa che tutti avrebbero dovuto
>volere equilibrata e completa?  Non è vero che la complessità delle
>problematiche in discussione sconsiglii un  referendum, con la sua scelta
>drastica tra sì e no, e suggerisca invece di  rinviare la questione
>alle sedi più appropriate, come sostengono gli  astensionisti. In realtà
>le questioni importanti e controverse sono sempre  complesse, e il
>referendum è la soluzione più adeguata quando cè il rischio che  una
>decisione presa nelle sedi appropriate non coincida con quella della
>maggioranza dei cittadini. Se le modifiche suggerite dai fautori del
>referendum  non convincono, semplicemente si vota contro. In conclusione,
>aldilà dei  complicati esercizi retorici per difenderla, lastensione
>appare per quello che  probabilmente è: il frutto di calcoli e il
>tentativo di salvare la legislazione  vigente a tutti i costi. Una parte
>teme di risultare in minoranza e somma i suoi  numeri alla percentuale di
>elettori che si disinteressano della cosa pubblica e  non votano mai,
>rendendo così invalido il voto. Non dovrebbe sfuggire che questo  è un uso
>improprio della soglia originariamente pensata dai costituenti per
>evitare che decisioni parlamentari venissero modificate da un numero
>esiguo di  elettori. È una forzatura: politicamente potrà forse risultare
>una scelta  efficace, moralmente è il fine che giustifica i mezzi, a spese
>della democrazia  sostanziale. È davvero paradossale che questa scelta
>venga da chi fa delletica  una bandiera. Chiediamo a tutti gli elettori
>di assumersi le loro responsabilità  il 12-13 giugno: innanzitutto
>consentendo un confronto leale e democratico su un  tema così importante e
>poi, se credono, sostenendoci nella nostra battaglia per  dare un futuro
>migliore ai nostri figli e permettendo così alla scienza di  aiutarci.
>
>
>
> 
>
>
>
>Domenico Marchetti
>
>Presidente  di Famiglie SMA OnlusModeriamoci: no html, risposte private in
>privato: il reply e' alla lista,
>e viene letto da tutti gli iscritti.
>L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle persone
>che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
>Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, vai su: :
>http://www.autistici.org/mailman/listinfo/forumgenova
>Ricordati di immettere la password che
>ti e' stata assegnata al momento dell'iscrizione.
>L'invio di attach e' stato disabilitato.
>_______________________________________________
>Forumgenova mailing list
>Forumgenova@???
>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/forumgenova
Paola Manduca, Prof.
Dipartimento di Biologia
Università di Genova
4°piano, Palazzo delle Scienze
26, C.Europa
16132, Genova
Tel.& Fax 0039-010-353 8240
Email  man-via@???