[Forumlucca] Econews - 19 aprile 2005

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 19 aprile 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Elezioni. Pecoraro: Cdl perde dal Nord al Sud ed è sempre più in minoranza
- Governo. Boco: Cdl sfiora senso ridicolo
- Governo. Pecoraro: accanimento terapeutico su esecutivo moribondo
- Governo. Cento: Berlusconi forza la Costituzione
- Caccia. Pecoraro: scandaloso procedere in piena crisi
- Caccia. Zanella: ritirare testo Onnis
- Calipari. Cento: governo garantisca inchiesta magistrati italiani
- Scuola. Verdi aderiscono a manifestazione di mercoledì
- Pesticidi. De Petris: subito bonifica Valle Sacco
- Difesa. Bulgarelli: da nuovo Codice censura a informazione
- Ponte Messina. Donati: difficoltà ciclopiche, sospendere gara
- Ponte Messina. Ecologisti: progetto lacunoso, lo prova rinvio
Econews dalle agenzie estere:
- Exceptional whale fossil found in Egyptian desert (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/30437/story.htm
- Oceans getting louder; effects unclear (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7554


Elezioni. Pecoraro: Cdl perde dal Nord al Sud ed è sempre più in minoranza

“E’ il cappotto, un 12 a 2 chiarissimo che dimostra come la Cdl sia ormai
sempre più minoranza, al Nord come al Sud del Paese. Le regionali in
Basilicata ed i ballottaggi confermano che gli italiani hanno ormai
sfiduciato il centrodestra”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “Anche quest’ultima tornata elettorale - afferma
Pecoraro - conferma il trend sempre più positivo dell’unione, che accresce
dappertutto i propri consensi. Un segnale forte da parte dei cittadini che
dimostra come la Cdl sia sempre meno credibile agli occhi dei cittadini”.

Governo. Boco: Cdl sfiora senso ridicolo

“Mescolano le carte, ma il mazzo è sempre lo stesso. Così, mentre il centro
sinistra continua a raccogliere consensi in tutto il Paese, la Cdl sfiora
il senso del ridicolo chiudendo una crisi lampo con una gigantesca
retromarcia". Lo afferma il capogruppo dei verdi al Senato Stefano Boco.
"Vogliono far credere che sia tutto a posto e che il Paese e l'economia
italiana ora possono dormire sonni tranquilli. Ma non é così. Ci aspetterà
- aggiunge - un ultimo anno di legislatura difficile e soprattutto
preoccupante. Un Paese che attende grandi risposte dovrà solo augurarsi
l'arrivo delle elezioni, l'unica cosa in grado di dare un pò di respiro e
speranza ai cittadini. Infatti, le elezioni saranno l'unica liberazione da
questi signori. Avevano promesso una grande svolta e invece hanno offerto
il solito spettacolo che si regge su ricatti incrociati e su piccoli e
miseri interessi di parte. I cittadini italiani, - conclude - anche oggi,
hanno bocciato questo Governo e la Cdl continua a guardare altrove". (Ansa)

Governo. Pecoraro: accanimento terapeutico su esecutivo moribondo

“Dopo giorni di penoso ed irresponsabile teatrino Berlusconi non trova il
coraggio di dimettersi. Continua l’accanimento terapeutico su un Governo
moribondo. Il premier ha un atteggiamento irresponsabile che è un vero e
proprio insulto al voto popolare”. Lo ha dichiarato il Presidente dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio. “Siamo di fronte - continua Pecoraro - ad una
gravissima deriva personalistica ed autoritaria che viola ogni prassi
costituzionale. Berlusconi è stato praticamente costretto a recarsi in
Parlamento per riferire su una crisi permanente che ha paralizzato il
Paese”. “L’attuale capo del Governo - conclude il leader del Sole che Ride
- non ha avuto né la serietà né il coraggio di dimettersi, nemmeno dopo
aver preso atto del definitivo sfaldamento di una coalizione che da tempo
non è più maggioranza nel paese, come ha dimostrato abbondantemente la
sonora batosta delle regionali”.

Governo. Cento: Berlusconi forza la Costituzione

La decisione annunciata dal presidente del Consiglio di non dimettersi è
“forzatura del dettato costituzionale che rende inaccettabile la situazione
politica di fronte alla crisi di tutte le componenti della maggioranza di
centro destra”. Lo dice il coordinatore dei Verdi, Paolo Cento, secondo il
quale “le regole della democrazia parlamentare non sono un optional ma un
vincolo formale che non può essere aggirato”.

Caccia. Pecoraro: scandaloso procedere in piena crisi

“Discutere sulla modifica della legge 157 sulla caccia mentre il Governo è
in piena crisi è stato un atto scandaloso ed assurdo”. Lo ha dichiarato il
Presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “L’Unione - continua Pecoraro
- non è intervenuta per protesta, ma l’atteggiamento della Cdl dimostra
l’irresponsabilità del centrodestra e la determinazione della lobby delle
doppiette nel modificare la legge sulla caccia ed aprire ad una
deregulation selvaggia che avrebbe effetti catastrofici per l’ambiente e la
fauna selvatica”. “I Verdi conclude il leader del Sole che Ride-
continueranno ad opporsi, se necessario fino al referendum, ad un testo di
legge che estende la stagione venatoria, che aumenta il numero delle specie
cacciabili, che depenalizza la caccia di frodo ed il bracconaggio. Un testo
estremista che rompe l’equilibrio della 157 e che aumenta il rischio
d’estinzione per tantissime specie”.

Caccia. Zanella: ritirare testo Onnis

“E’ davvero insopportabile che il progetto di cancellazione della normativa
sulla caccia vada avanti in piena crisi di Governo: la maggioranza abbia la
decenza di ritirarlo”. Luana Zanella, deputata Verde, sostiene che "la
discussione sul testo Onnis, quello che prevede la liberalizzazione della
caccia, prevista oggi alla Camera, dovrebbe essere sospesa e quel testo, su
cui pendono oltre 1000 emendamenti delle opposizioni e i pareri negativi di
molte commissioni parlamentari, rispedito al mittente. Ricordo che tutte le
associazioni ambientaliste e buona parte di quelle venatorie sono
fermamente contrarie ad un progetto di legge che nasce solo dagli appetiti
elettorali della maggioranza. Il fatto che oggi la Camera sia impegnata a
discutere quel testo è una vera e propria offesa al buon senso e alle
ragioni espresse contro quelle norme anche dal mondo scientifico”.

Calipari. Cento: governo garantisca inchiesta magistrati italiani

“Il Governo deve garantire il lavoro degli inquirenti italiani anche
rivedendo le regole della commissiome mista italo-americana che fino ad ora
ha impedito altre inchieste indipendenti”. Paolo Cento, vicepresidente
della commissione Giustizia della Camera, interviene dopo l’intervento del
capo della procura di Roma che denuncia gli ostacoli alle indagini sulla
morte di Nicola Calipari e sottolinea: “l’amministrazione statunitense ha
preteso che nessuna indagine potesse essere condotta mentre è in corso il
lavoro della commisione mista, il cui esito è già ampiamente noto. Fino ad
oggi gli inquirenti italiani non hanno potuto neanche mettere piede a
Bagdad perché gli è stato negato il visto né, tantomeno, visionare l’auto
su cui viaggiavano Nicola Calipali, Giuliana Sgrena e il loro autista. E’
evidente che il Governo ha il dovere di garantire il lavoro della
magistratura italiana che fino ad oggi si è trovata di fronte solo ostacoli
così come ha il dovere di informare il Parlamento sui risvolti preoccupanti
di questa vicenda che rischia di essere chiusa con l’assoluzione dei
soldati che spararono e con una offesa alla memoria del funzionario della
nostra intelligence".

Scuola. Verdi aderiscono a manifestazione di mercoledì

I Verdi aderiscono alla manifestazione di mercoledì prossimo in difesa
della scuola pubblica in Veneto. Luana Zanella, parlamentare del 'Sole che
ride', esprime solidarietà al personale docente e non, "bersaglio dei tagli
delle politiche avanzate dal minsitro Moratti. I Verdi parteciperanno alle
iniziative organizzate dai sindacati il prossimo mercoledì, spiega Zanella,
invitando i propri iscritti e simpatizzanti a scendere in piazza a fianco
dei lavoratori della scuola che difendono non solo il proprio posto di
lavoro ma anche il diritto di tutti ad una istruzione pubblica e
qualificata, vero obiettivo delle strategie di tagli del Governo Berlusconi".

Pesticidi. De Petris: subito bonifica Valle Sacco

“La Provincia di Roma ha attivato un'unita' di crisi in seguito al
ritrovamento di sostanze tossiche nel latte prodotto dagli allevamenti
della Valle del Sacco, a sud di Roma, intorno ai centri di Segni e
Gavignano. Adesso i ministri competenti attivino subito provvedimenti
straordinari per bonificare le aree interessate". E' la richiesta avanzata
dalla senatrice dei Verdi Loredana De Petris, assessore all'agricoltura
della Provincia di Roma, in un'interrogazione ai ministri dell'ambiente e
dell'agricoltura. "Alcune tracce del beta-esaclorocicloesano, la molecola
presente in un pesticida proibito dal 2000, sono state trovate nelle acque
del fiume Sacco. A queste sostanze tossiche vengono imputati effetti
cancerogeni. La situazione e' allarmante: 300 capi di bestiame sono stati
messi in quarantena, il loro latte bandito dal commercio e i sindaci della
zona hanno vietato l'utilizzo dell'acqua del fiume per irrigare i campi. I
ministri Matteoli e Alemanno ­ conclude - intervengano immediatamente prima
che ci siano conseguenze irreparabili per l'ambiente e per le aziende". (Dire)

Difesa. Bulgarelli: da nuovo Codice censura a informazione

Secondo il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli "la censura all'informazione
prospettata dal nuovo Codice militare è esattamente l'opposto di quanto si
aspettano gli italiani che, in questo periodo turbolento, chiedono maggior
informazione e trasparenza sull'operato dei nostri militari e dei loro
alleati". "In un Paese sconvolto dalla morte dell'agente Calipari -
sottolinea il deputato dei Verdi - in cui restano in vigore accordi
militari segreti su questioni delicatissime come la presenza di arsenali
nucleari su di cui lo stesso Parlamento non ha mai avuto delucidazioni, una
riforma come quella proposta dal Polo che sanziona con pene assurde e
liberticide l'operato dei giornalisti in zone di guerra, appare quanto mai
inopportuna". Bulgarelli si augura infine che il presidente della
Repubblica Ciampi fermi "il cammino di questa riforma che strangola un
diritto, come quello della corretta informazione, che già fatica a farsi
valere". (Ansa)

Ponte Messina. Donati: difficoltà ciclopiche, sospendere gara

Il rinvio dei termini per la scelta del general contractor per la
costruzione del Ponte sullo Stretto nasconde le "difficoltà ciclopiche in
cui versa il progetto". Bisogna allora "chiudere l' epoca delle lavagnette
in Tv" e "l' unica cosa sensata da fare è sospendere la gara in corso". E'
quanto afferma la senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi-Unione in
commissione Lavori Pubblici e Trasporti di palazzo Madama, commentando la
decisione del Cda della società Stretto di Messina di differire al 25
maggio i termini per la presentazione delle offerte per la progettazione
definitiva del Ponte sullo Stretto. "Il rinvio deliberato oggi - prosegue
l'esponente del Sole che Ride - giunge, infatti, dopo diverse battute
d'arresto subite dal progetto: la grande fuga degli offerenti, fra cui una
cordata e diverse imprese straniere; le inchieste della magistratura per
infiltrazioni mafiose; la forte incognita sui costi effettivi dell'opera e,
ancora, - elenca la parlamentare - l'acceso dibattito tecnico scientifico o
scientifico sulla fattibilità dell'infrastruttura; il concreto rischio
sismico ed il pesante impatto ambientale ancora da risolvere, infine, la
massiccia contrarietà al Ponte, più volte ribadita dai cittadini dell'area
dello Stretto". "Noi Verdi - afferma la senatrice - abbiamo sempre
contrastato, e continueremo a farlo, questo progetto inutile che non dà
soluzioni per la mobilità di persone e merci, pericoloso per l'alto rischio
sismico dell'area, e disastroso dal punto di vista ambientale. Un'opera
interamente a carico dei cittadini, finanziata con risorse pubbliche.
Arrivati a quest'ennesimo scoglio per il Ponte - conclude Donati -
chiediamo che si sospenda la gara in corso e si ripensi seriamente al
progetto. Si chiuda l'era delle lavagnette televisive e si cominci a
discutere seriamente di utilità, fattibilità e costi/benefici di un' opera
infrastrutturale pesante e costosissima, come l'attraversamento stabile
dello Stretto". (Ansa)

Ponte Messina. Ecologisti: progetto lacunoso, lo prova rinvio

Il rinvio del termine di gara per il general contractor "e' un'ulteriore
prova della fallacia del progetto". Cosi' Italia Nostra, Legambiente e Wwf
commentano lo slittamento al 25 maggio del termine di presentazione delle
offerte per la progettazione definitiva e la realizzazione del ponte sullo
stretto di Messina. "Il bando, infatti, non e' credibile - tornano a
ribadire Gaia Pallottino, della segretaria di Italia Nostra, Roberto Della
Seta, presidente nazionale di Legambiente, e Gaetano Benedetto, della
segreteria del Wwf - ci sono troppi elementi che inducono a pensare che il
ponte sullo stretto di Messina non si realizzera' mai e che gli unici a
trarre beneficio saranno i progettisti del general contractor vincente, a
cui lo Stato non chiedera' mai alcuna garanzia, come risulta dalla
normativa sulle infrastrutture strategiche e dal bando stesso". "Noi
valutiamo - continuano i tre rappresentanti delle associazioni
ambientaliste- che il costo di 4 miliardi e 400 milioni posto a base di
gara per l'assegnazione a gc della progettazione definitiva ed esecutiva
del ponte, sia del tutto irrealistico. Mancano, a nostro avviso, tra gli
800 e i 1.500 milioni di euro". Infatti, il progetto preliminare presentato
dalla stretto di Messina spa "e' troppo lacunoso e approssimativo nel
presentare il quadro economico-finanziario- spiegano le associazioni - come
dimostra, ad esempio, il 'canone' di 138 milioni di euro all'anno imposto a
rfi". E sarebbe lacunoso, continuano, anche nel "descrivere le soluzioni
tecniche per un ponte sospeso ad unica campata, stradale e ferroviaria,
della lunghezza tre volte superiore rispetto a qualsiasi altra opera
analoga esistente al mondo)" e infine anche nel "valutare l'impatto
ambientale, come dimostrano le 35 prescrizioni dettate dal Cipe". (Dire)


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