ELEZIONI REGIONALI 2005.
PERCHE' NON ANDREMO A VOTARE:
IL SENSO DI UNA PROVOCAZIONE.
"Ambiente e Futuro" da molti anni si batte per promuovere, insieme a molti comitati dei cittadini, "vertenze locali" per contrastare la costruzione d'impianti nocivi, il pericolo dovuto all'inquinamento elettromagnetico, i progetti di costruzione di grandi viabilità ed il dissesto del territorio in generale. In particolare siamo stati e siamo un punto di riferimento nelle vertenze locali e nazionali contro gli inceneritori e per la promozione dell'alternativa "rifiuti zero" grazie anche agli stretti contatti con lo scienziato americano Paul Connett che sostiene questa prospettiva su scala mondiale e con il coordinamento dei comitati toscani e liguri per la difesa del territorio.
Ogni volta che si è reso possibile portare avanti questi impegni anche durante le fasi elettorali "Ambiente e Futuro" lo ha fatto, seppure con i propri scarsissimi mezzi, anche per contribuire ad evitare in molte occasioni la vittoria di un centrodestra ultra-liberista, sostenitore di moltissimi progetti di stravolgimento dell'ambiente naturale e sociale e della logica dell'ingiustizia e della "guerra infinita e preventiva" in campo internazionale.
Ma questa volta, nel contesto delle attuali elezioni regionali, questa scelta appare impraticabile anche alla luce di una nuova legge elettorale che rafforza ancor più i grandi "centri di potere".
Lo schieramento di centro-sinistra che sostiene Martini si è reso responsabile in questi anni di politiche ambientali all'insegna delle "grandi opere" (autostrade, alta velocità, inceneritori) e delle privatizzazioni (acqua, energia, rifiuti) camuffate spesso dietro la retorica dello "sviluppo sostenibile".
La stessa presenza autonoma di Rifondazione, che a livello nazionale è ormai parte integrante del centro-sinistra, appare più un'anomalia imposta dai calcoli elettorali dei DS che una scelta voluta a sostegno di politiche alternative.
Questo quadro fa emergere una "crisi acuta" della democrazia rappresentativa ridotta a cinico scontro di "gruppi di potere" uniti nel tentativo di cancellare la conflittualità che si manifesta nei contesti locali a partire soprattutto dai problemi ambientali e sanitari.
Il disagio con cui esprimiamo questa posizione ci spinge a cercare d'intensificare il sostegno alla radicalità delle istanze poste dai comitati e dalle associazioni dei cittadini che si dimostra sempre più l'unica linfa possibile in questo contesto per la ripresa di una democrazia non formale.
Per discutere di questo invitiamo i comitati, le associazioni e i cittadini interessati a partecipare
Mercoledì 23 marzo alle ore 21
presso il circolo "Il Mattaccio" di Tassignano (Lu) ad una
ASSEMBLEA PUBBLICA
alla quale interverrà anche FRANCO MENNITTO RAPPRESENTANTE DEI COMITATI POPOLARI DI ACERRA che si battono contro il mega-inceneritore che il commissario di governo e Bassolino vogliono imporre ad ogni costo "sospendendo" tutte le regole democratiche.
Anche in quella situazione i comitati popolari, con il sostegno della Rete Nazionale "Rifiuti Zero", stanno invitando la popolazione a non votare visto che le stesse forze politiche che avevano sostenuto la loro lotta (Rifondazione - Verdi - Comunisti Italiani) hanno poi finito per appoggiare comunque la candidatura di Bassolino e cioè del principale "sponsor" del partito dell'incenerimento in Campania.
VIA PER S. ALESSIO,87 - 55100 MONTE S.QUIRICO
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Ambiente e Futuro" di Lucca
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