Inoltro:
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Cosa c'entra il "Manifesto"? Leggete questo editoriale recentissimo, in 
prima pagina l'11 marzo, che parlando di Fiat affronta la debolezza
dell'economia italiana e ne indaga le cause: «Da noi la domanda è 
sostenuta, il risparmio è forte, la creatività non manca. Ma tutto questo 
non
basta. Il pil non cresce perchè manca il contributo dell'industria. 
Piangersi addosso lamentando l'invasione di prodotti cinesi a basso costo 
non
serve ....  Il problema è che servono politiche di sostegno dell'offerta 
per rilanciare la produzione su basi innovative. Insomma, in Italia non
si consuma poco. Anzi: le classifiche internazionali sulle vendite di auto 
e telefonini sono la dimostrazione che i consumatori italiani sono
agguerriti e spendaccioni. Ma mancano prodotti italiani nei settori che 
contano in una società industrializzata. Oggi i lavoratori Fiat non
sfilano solo per il loro posto di lavoro e per il loro stipendio - in ogni 
caso sarebbero nella ragione - ma perdono un'altra giornata di paga per
urlare che senza l'industria, senza la Fiat che è l'esemplificazione 
dell'industria, l'Italia è un paese senza futuro». Galapagos. Potete 
leggere
tutto l'articolo su 
www.ilmanifesto.it  . Non c'è traccia, in  questo 
articolo, di preoccupazioni legate allo stato delle nostre città, alla
qualità dell'aria, ai 600 morti ogni anno nella sola Roma,  al degrado 
urbanistico e umano in cui siamo precipitati con l'ideologia dell'auto
privata. Non c'è traccia di idee e proposte diverse, di strategie 
produttive che incontrino non solo i consumatori "agguerriti e 
spendaccioni" ma
anche quelli che vogliono vivere in città più sane ed umane. Per non 
parlare poi di effetto serra e di guerre per accaparrarsi le fonti
energetiche. Quando si inizierà a ragionare non in termini di classifiche 
di auto vendute ma di città diversamente organizzate, e di treni, tram,
metro, bus, e di biciclette? Anche battendo nuove vie ci possono essere 
occasioni di lavoro, a tutti i livelli. E' un problema cui allude anche
Lazzaroni in uno dei suo "pensieri sparsi" in alto a sinistra.  N.B. 
Sull'argomento "invasione dei prodotti cinesi" v. anche l'articolo
segnalatoci da Otreblig, il docum. 246/2 in  
www.unpodisinistra.it/quartiere/quart_doc.html ) (mv)
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