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APPELLO CONTRO IL RICONOSCIMENTO AI REPUBBLICHINI
DELLA QUALIFICA DI BELLIGERANTI
   In Senato un colpo di mano ha calendarizzato la discussione sulla 
proposta del "riconoscimento della qualifica di militari belligeranti a 
quanti prestarono servizio militare dal 1943 al 1945 nell'esercito della 
Repubblica sociale italiana (Rsi)". E' un vero e proprio schiaffo 
storico e morale ai tanti uomini e donne, giovani e anziani che hanno 
combattuto contro il nazifascismo per la libertà e per la democrazia. La 
questione, già di per sè di estrema gravità, assume toni più pesanti 
quando si considera che la proposta di finanziamento, dovuto dalle 
autorità istituzionali alle associazioni di partigiane e resistenziali, 
in occasione del sessantennale della Liberazione, licenziata dalla 
Commissione Difesa per l'Aula sin dal 4 febbraio 2004, giace a Palazzo 
Madama da mesi e mesi, senza che il governo abbia ancora provveduto a 
renderla attuativa. Non solo: ma non ha avuto risposta la richiesta di 
interventi "per i cittadini italiani, militari e civili, deportati ed 
internati nei lager nazisti".
   La gravità di questi fatti indignano le coscienze di coloro che hanno 
a cuore la difesa della democrazia e delle basi fondanti la nostra 
Repubblica, sorta dalla lotta di liberazione, condotta da coloro che si 
opposero con forza e determinazione a coloro che prestavano il proprio 
servizio alla causa dell'intolleranza e della devastazione civile, della 
violenza omicida.
   Chiediamo pertanto come sezione ANPI "Martiri di Viale Tibaldi" di 
Milano di richiedere al più presto la cancellazione di questo 
provedimento, volto ingiustamente a equiparare i morti per la libertà ai 
morti per la repressione, e di provvedere fin da adesso a garantire i 
dovuti fondi alle associazioni impegnate a celebrare il 60° Anniversario 
della Liberazione, momento importante per la nostra Repubblica, nata 
dalla Resistenza antifascista; nonchè a consentire il giusto 
riconoscimento della titolarità per i cittadini italiani, militari e 
civili, deportati ed internati nei lager nazisti, di beneficiare degli 
interventi a loro dovuti.
   La difesa della nostra democrazia si esplica soprattutto nella difesa 
della memoria storica che, nell'oggettività, deve garantire giustizia 
civile e sociale per coloro che valorosamente si sono attivati a rendere 
attuativi i grandi principi di eguaglianza e di solidarietà, oggi esempi 
di alta civiltà per la prosecuzione della nostra battaglia 
internazionale per il progresso sociale e per la giustizia civile.
   Proponente - Alessandro Rizzo - FORUM ANPI - Rete Civica di Milano
   FIRMATARI
   Direttivo Sezione ANPI "Martiri di Viale Tibaldi" di Zona 5 di Milano
   Lidia Menapace - partigiana
   Per adesioni inviare un messaggio al seguente indirizzo di posta 
elettronica:
   alessandro.rizzo@???
   oppure inviando un messaggio in risposta al messaggio che invia 
l'appello soprariportato sul FORUM ANPI di Rete Civica di Milano, 
seguendo il seguente percorso: 
www.retecivica.milano.it accedere alla 
sezione Associazioni e accedere,infine, alla sezione ANPI
   Grazie
   Alessandro Rizzo
   Moderatore FORUM ANPI di Rete Civica di Milano