Nel giorno del ricordo abbiate memoria!
La legge istitutiva della "giornata del ricordo", che a partire dal 2005 prevede la commemorazione delle vittime delle Foibe il 10 di Febbraio di ogni anno, sembra la risposta destrorsa alla "giornata della memoria" del 27 Gennaio che rende omaggio alle vittime della Shoah. E' indubbio che una simile ricorrenza a pochi anni dalla istituzione della "Giornata della memoria" vuol rappresentare una distorsione storica, ovvero consentire il riconoscimento di un eccidio che "cerca" responsabilità storiche diverse da quello dei campi di concentramento. Per i deputati della destra italiana, che fortemente hanno voluto l'approvazione della legge, è evidente che esistono morti di destra e morti di sinistra, a secondo che gli autori di cotante efferate tragedie fossero schierati da una parte piuttosto che dall'altra. Per noi i morti non hanno colore, vessillo, appartenenza politica, etnia, o religione di sorta. Nessuno vuol disconoscere l'immane tragedia di tanti italiani e della complessa vicenda del confine orientale ma, la semplice equiparazione fra le foibe e i lager costituisce una pericola revisione storica. Crediamo siano maturi i tempi per un serio approfondimento su tutti gli avvenimenti legati al secondo conflitto mondiale, senza preconcetti e verità di parte, ma tale riflessione non può prescindere da alcune premesse. La deportazione degli ebrei costituisce il compimento di un progetto di sistematico e pianificato annientamento di un intero popolo e della sua cultura, attuato in modo scientifico dal regime nazi-fascista. In Italia la manifestazione di tale persecuzione è rappresentata dalle leggi razziali, l'archetipo giuridico su cui si fonda l'intera teoria della discriminazione. La sistematicità dello sterminio si evince dal fatto che nei lager finirono ebrei di tutte le nazionalità, anche ebrei tedeschi che non avevano avversato il nazismo. Va peraltro ricordato che nelle foibe vennero gettati migliaia di italiani, anche coloro che avevano combattuto il fascismo e non erano propriamente di "destra"! Inoltre a tutt'oggi non vi è nessuno Storico in grado di affermare con certezza delle connivenze fra il Partito Comunista Italiano e l'esercito di Tito.
Apprendiamo dalla stampa che una delegazione di Maglie è andata alla cerimonia di commemorazione delle vittime delle foibe a Trieste. Bene, molto bene! Ma senza andare troppo lontano la "Biblioteca di Sarajevo" con il patrocinio del Comune di Maglie e della Provincia di Lecce organizza da tre anni la "Giornata della memoria" in ricordo delle vittime dell'olocausto degli ebrei, ma anche dei prigionieri politici, dei rom, degli omosessuali, dei disabili. Ci chiediamo dove fosse quest'anno tale delegazione con tanto di gonfalone? E l'anno scorso? E l'altro ancora? Forse quei morti non gli appartengono o forse sono solo meno morti dei loro!
A noi quei morti ci appartengono, come le vittime della Shoah, come milioni di cambogiani sterminati dai Khmer rossi di Pol Pot, come le stragi dettate dall'odio etnico nella Ex Jugoslavia, come l'eccidio tra Hutu e Tutsi in Ruanda, come la tragedia del popolo curdo, come la recente guerra civile in Darfur.
Ricordiamo e ricorderemo qualsiasi tragedia dell'umanità... a futura memoria!
Lucio Montinaro
Biblioteca di Sarajevo
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