Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Conti pubblici. Ripamonti: valutazioni UE smentiscono governo
- Iraq. Pecoraro Scanio: Gad sarà unita su priorità rientro truppe
- Iraq. Cento: Cdl non si illuda. Gad unita contro decreto
- Onu. Pecoraro Scanio: paesi Osce mantengano impegni
- Nucleare. Lion: Berlusconi ha dato il via al coro
- Nucleare. Turroni: Clini pensi a lavorare
- Caccia. Pecoraro lancia proposta: raccogliamo firme referendum
- Caccia. Zanella: contro deregulation, centro sinistra in sintonia con il 
paese
- Calabria. Pecoraro Scanio: Legge elettorale incostituzionale e 
antidemocratica
- Caso Dorigo. Zanella: Castelli non puo' fare lo scaricabarile
- Papa. I Verdi gli augurano pronta guarigione
- Sanità. Pecoraro Scanio: su notizie Sirchia chiarisca in Parlamento
- Maltempo. Donati: Pozzi conferma incapacita' Anas
- UE. Frassoni: il modello di Barroso? La Thatcher!
- Porto Sant'Elpidio. Moruzzi: colata di cemento sull'ultimo tratto di 
spiaggia tutelata delle Marche
- Caccia. Sondaggio: otto italiani su 10 dicono no
- Clima. Wwf: entro 2080 120 milioni a rischio fame
Econews dalle agenzie estere:
- EU Commission proposes phasing out exports to combat mercury pollution (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7040
- France unveils biofuel plan to meet EU 2010 target (Reuters)
<
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29347/story.htm>
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29347/story.htm
Conti pubblici. Ripamonti: valutazioni UE smentiscono governo
"Le valutazioni non positive della Commissione Europea sul programma di 
stabilità presentato dall'Italia smentiscono l'euforia del Governo 
sull'andamento dei conti pubblici". Dichiara il senatore Natale Ripamonti, 
capo gruppo dei Verdi in commissione Bilancio. "A fronte di una crescita 
inferiore alle previsioni nel 2005 e a previsioni di entrata 
sovradimensionate, come le varie Scip, appare probabile - osserva Ripamonti 
- una manovra correttiva intorno a metà anno. Il nostro paese si avvita su 
se stesso perché - conclude Ripamonti - la presunta riduzione delle tasse 
non stimola lo sviluppo, le misure per la competitività sono una promessa 
spostata nel tempo e una correzione dei conti pubblici a metà anno produrrà 
un effetto depressivo ulteriore sull'economia.... Ma questo Governo non sa 
far altro".
Iraq. Pecoraro Scanio: Gad sarà unita su priorità rientro truppe
Sono convinto che, come ha detto Prodi, la priorità è un piano che preveda 
la fine delloccupazione militare e il rientro delle truppe con leventuale 
invio da parte dellonu di una forza multinazionale provvisoria. Lo ha 
detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, aggiungendo che la 
Gad sarà unità nel chiedere la fine delloccupazione militare. La Grande 
alleanza democratica  spiega il leader del Sole che ride - si è sempre 
espressa contro questa guerra e, seppure con differenti sensibilità, ha 
sempre votato contro la partecipazione italiana alla guerra travestita da 
missione di pace. Saremo uniti anche sul voto al Senato.
Iraq. Cento: Cdl non si illuda. Gad unita contro decreto
La Cdl è in preda ad una cinica illusione, cioè quella che lopposizione 
non sia unita nella scelta di bocciare il decreto. Paolo Cento, 
coordinatore dei Verdi, sostiene che il ministro Fini e l'intero Governo, 
dopo lo svolgimento delle elezioni in Iraq, mantengono una posizione 
immutata, come se niente fosse accaduto, e aspettano gli ordini di Bush. 
Per questo il decreto che rifinanza la missione italiana e autorizza 
linvio degli elicotteri Mangusta deve essere bocciato in Parlamento, una 
posizione su cui la Gad è unita, nella consapevolezza che solo una 
discontinuità con il passato di guerra può creare le condizioni per 
quellintervento dellonu che tutti auspichiamo.
Onu. Pecoraro Scanio: paesi Osce mantengano impegni
L'Italia per quanto riguarda lo stanziamento di aiuti pubblici allo 
sviluppo "é colpevolmente in ritardo" ed è "al penultimo posto dei 22 paesi 
Ocse". Lo afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, 
intervenuto ieri a un dibattito sulla riforma delle Nazioni Unite, 
sottolineando che "L'Onu non può agire se i governi, specie i più ricchi, 
prendono impegni che non sono in grado di attendere". A fronte dell'aumento 
dei livelli di povertà nel mondo il presidente dei Verdi auspica che i 22 
paesi aderenti all'ocse rispettino il loro impegno a dislocare almeno lo 
0,70% del proprio Pil all'assistenza allo sviluppo. Per Sergio Marelli, 
presidente dell'associazione italiana Ong, in vista degli obiettivi del 
Millennio, occorre riformare l'Ecosoc, il Consiglio economico e sociale 
dell'Onu. La strada che indica è quella di farne un "Consiglio di sicurezza 
per le questioni economiche, sociali e ambientali" con una base di 
rappresentanza combinata di grandi potenze economiche, paesi 
demograficamente significativi e membri eletti dall'assemblea generale 
dell'Onu. Perché, come ha osservato Roberto Salvan, direttore generale 
dell'Unicef Italia, le Nazioni Unite non sono solo il Consiglio di 
Sicurezza e non svolgono solo un ruolo nelle emergenze. E in vista di 
questo obiettivo, per Salvan, è necessaria un'azione di sensibilizzazione 
sul ruolo dell'Onu che coinvolga la società civile. (Ansa)
Nucleare. Lion: Berlusconi ha dato il via al coro
LItalia dispone di abbondante energia per i tutti i tipi di consumi, in 
grado di far fronte anche ai picchi fino ad ora registati: il club degli 
amici dellatomo dovrebbe spiegarci dove sta la convenienza nellutilizzo 
di una fonte inquinante. Marco Lion, deputato Verde della commissione 
Ambiente, sostiene che le imbeccate di Berlusconi e di qualche esponente 
del suo Governo hanno dato la stura a quanti (pochi) vedono nellenergia 
dellatomo non si capisce bene quali virtù. Questa eco atomica è davvero 
sconcertante, visto che lunica cosa certa nel ritorno all'uso del nucleare 
sono le scorie e i rischi per la popolazione e lambiente mentre è tutto da 
dimostrare il presunto vanataggio economico. Vogliamo sottolineare, 
inoltre, che lEuropa è tuttaltro che convinta della bontà del nucleare: i 
paesi che già lo utilizzavano hanno realizzato tali investimenti che non 
possono tornare indietro facilmente. LItalia - conclude - ha il vantaggio 
di non essere mai partita, grazie al referendum che ha impedito di 
intraprendere questa strada.
Nucleare. Turroni: Clini pensi a lavorare
"Il quadro delle lobby del nucleare è chiaro: si manifestano, oramai ogni 
giorno, un vasto gruppo di personaggi del centro-destra, molti privi di 
qualsiasi competenza in materia, e sui quali, evidentemente, la lobby ha 
facile presa" . Lo afferma il senatore dei Verdi Sauro Turroni, 
vicepresidente della commissione ambiente di Palazzo Madama. "Quello che 
sorprende però, ancora una volta, è il fatto che fra gli amici del nucleare 
si collocano anche personaggi, come il direttore generale del Ministero 
dell' Ambiente, Corrado Clini, che, al di là delle incompetenze specifiche, 
hanno il dovere di rappresentare le posizioni dell'amministrazione di 
appartenenza e non possono arrogarsi il diritto di intervenire nel 
dibattito politico. Clini, invece di pensare al nucleare, - conclude 
Turroni - cerchi di evitare di far fare all'Italia una brutta figura, come 
è accaduto, a dicembre, alla Conferenza sul clima di Buenos Aires, 
occasione nella quale il nostro Paese si è trovato al di fuori dell'Europa 
ed escluso da ogni dibattito o negoziato". (Ansa)
Caccia. Pecoraro lancia proposta: raccogliamo firme referendum
Raccogliere le firme per un referendum contro la caccia. A lanciare la 
proposta - a sorpresa - e' il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che 
ieri ha partecipato alla presentazione di un sondaggio sulla caccia 
commissionato dall'Ente nazionale protezione animali. Questa l'idea: 
iniziare a raccogliere le firme gia' da marzo e tenerle in caldo finche' 
non sara' chiaro il destino della proposta di legge, firmata dal deputato 
di An Onnis, per modificare l'attuale normativa sull'attivita' venatoria. 
Di fatto, le firme verrebbero depositate solo in caso di approvazione del 
disegno di legge: insomma, la raccolta servirebbe da spauracchio per la 
maggioranza, dovrebbe - in qualche modo - far recedere il centrodestra 
dall'idea di procedere su questa linea. "Valutiamo - spiega Pecoraro alla 
platea - l'idea di avviare una campagna referendaria gia' da marzo. La 
mobilitazione - prosegue - deve far capire alla maggioranza che siamo 
pronti alla battaglia. Le associazioni impegnate con la riforma della 
caccia, con l'appoggio se vogliono dei Verdi, raccoglierebbero le firme e 
se passa la legge le depositerebbero". Secondo il leader del sole che ride 
bisogna essere pronti a tutto perche', anche se al momento sembra esserci 
l'appoggio di alcuni esponenti di Forza Italia, Pecoraro dice che 
"l'affidabilita' degli animalisti di FI e' limitata. Ora sostengono questa 
battaglia ma  aggiunge - quando il capo li richiamera' all'ordine loro 
sarannno pronti ad ubbidire". Da qui, quindi, l'idea di organizzarsi da 
soli: "temo che la maggioranza creda che noi non siamo abbastanza convinti 
e pronti a dare battaglia. La raccolta delle firme da subito per il 
referendum sarebbe, invece, un'ottimo deterrente". Per Pecoraro, "dobbiamo 
impedire che questo clima di favori incrociati e scambi di merce che vige 
nel centrodestra non converga in un impazzimento pre-elettorale" di cui 
vittima sarebbe l'attuale normativa sulla caccia. D'altra parte, come ci si 
puo' fidare? "guardiamo cos'e' successo con il condono: giuravano che non 
ci sarebbero stati e invece...". (Dire)
Caccia. Zanella: contro deregulation, centro sinistra in sintonia con il paese
Tutta lopposizione contro doppietta selvaggia sta facendo un lavoro 
importante in totale sintonia con lo stesso obiettivo: salvare quel 
patrimonio di biodiversità che la destra condanna a morte svendendola agli 
estremisti del mondo venatorio ha dichiarato la deputata verde Luana 
Zanella. E inaccettabile che per la Commissione agricoltura della Camera 
luniva vera priorità sia la malacaccia a suon di sedute notturne e di 
procedure durgenza. Si sappia che di fronte a tanta arroganza le 
opposizioni reagiranno boicottando tutti gli altri provvedimenti del 
Governo. Del resto lunità e la maturità del centro sinistra e di 
Rifondazione Comunista nel difendere la legge nazionale sulla Fauna e sulla 
Caccia (157|92) ha una solida base nel documento comune nato due anni. Noi 
forze dellopposizione contro la deregulation venatoria andiamo avanti 
uniti senza avere paura di discutere tra di noi, ma se vincerà la 
malacaccia di An e Lega, la parola però dovrà passare ai cittadini.
Calabria. Pecoraro Scanio: Legge elettorale incostituzionale e antidemocratica
Approvare una legge elettorale a maggioranza alla vigilia del voto è 
indecente e legittima qualsiasi ulteriore blitz anche a livello nazionale 
da parte del centro-destra. Per questo motivo i consiglieri regionali che 
hanno votato con la destra contro la Gad devono essere esclusi 
dallalleanza di centrosinistra. Lo chiede il presidente dei Verdi Alfonso 
Pecoraro Scanio, ricordando che lultimo vertice della Gad aveva 
chiaramente sottolineato che su materie di questa rilevanza chi si allea 
con il centro-destra si mette fuori dalla coalizione. "Questa legge - 
conclude il leader dei Verdi - è incostituzionale e antidemocratica"
Caso Dorigo. Zanella: Castelli non puo' fare lo scaricabarile
Castelli non può fare lo scaricabarile. Luana Zanella, deputata Verde, 
interviene sul caso della detenzione del veneziano Paolo Dorigo dopo le 
dichiarazione del ministro della Giustizia secondo il quale la risoluzione 
del caso dipende dalla magistratura. "Oggi il Consiglio d'Europa è tornato 
a chiedere la scarcerazione di Dorigo - ricorda Zanella seconda la quale 
la vicenda di Paolo Dorigo, condannato a 12 anni di carcere per aver 
lanciato una bottiglia incendiaria contro la recinzione della base aerea di 
Aviano, è un caso di mala-giustizia. Dorigo, infatti, è stato condannato 
sulla base delle dichiarazioni di un pentito che non ha confermato in 
nessun tribunale le sue accuse. Per questo la Commissione Europea, 
attraverso la risposta all'interrogazione di una parlamentare, Marie-Louise 
Bemelmans-Videc, auspica oggi il ripristino dei diritti umani e indica 
addirittura il tempo nel quale è opportuno risolvere il caso, cioè nel giro 
di due settimane. Di fronte a questa seconda sollecitazione da parte delle 
istituzioni europee, che avevano già chiesto allItalia la revisione del 
processo, il ministro della Giustizia non può continuare a far finta che il 
caso non esista o che è un problema dei magistrati. Molta è stata la 
solidarietà ricevuta da Dorigo e oggi lo stesso Presidente del Consiglio 
dovrebbe sentire il dovere di intervenire perchè non può ignorare che 
lItalia contravviene alle norme basilari di una cultura giuridica 
democratica.
Papa. I Verdi gli augurano pronta guarigione
"I Verdi augurano al Pontefice una pronta guarigione". Lo afferma il 
coordinatore politico Paolo Cento, il quale esprime affetto e stima per 
lopera di Giovanni Paolo II. Vogliamo far sentire al Papa la nostra 
vicinanza, auspicando che presto possa tornare a svolgere il suo 
fondamentale ruolo di difensore della pace nel mondo.
Sanità. Pecoraro Scanio: su notizie Sirchia chiarisca in Parlamento
Sulle verifiche relative alle tangenti su farmaci, il ministro della 
Salute venga immediatamente a riferire in Parlamento. Le notizie apparse su 
un importante quotidiano italiano sono così gravi che necessitano di un 
chiarimento totale da parte del ministro della Salute e dellintero 
Governo. Se rispondessero anche parzialmente al vero Sirchia avrebbe il 
dovere di dimettersi.
Maltempo. Donati: Pozzi conferma incapacita' Anas
"Ci sono stati evidenti ritardi e una allarmante incapacità da parte 
dell'Anas. La relazione di Pozzi conferma una gestione tardiva ed 
inefficace dell'ente, anche in occasione della recente emergenza maltempo 
sulla Salerno - Reggio Calabria". Così la senatrice Anna Donati, capogruppo 
dei Verdi in Commissione Trasporti al Senato, commenta l' audizione del 
presidente dell'Anas. "C'é stato un evidente ritardo nell'azione dell'Anas, 
che solo il 26 gennaio alle ore 18, vale a dire un giorno e mezzo dopo 
l'inizio dell'ondata di maltempo, ha deciso di chiudere l'autostrada. A 
quel punto - afferma Donati - l'arteria era già al collasso ed ogni altra 
azione, anche di soccorso, diventava molto più complessa". Inoltre, 
aggiunge, dalla relazione di Pozzi "é emerso come l'Anas sia di fatto 
completamente sprovvista di un sistema ordinario di gestione della rete. 
Quando si verifica un evento straordinario, come quello della scorsa 
settimana sulla A3, qualsiasi provvedimento si rivela comunque inefficace, 
viste le carenze strutturali nella gestione dell'Anas". "Infine - conclude 
- sicuramente si sono registrati comportamenti alla guida non corretti, 
soprattutto nel caso di mezzi pesanti sprovvisti di catene nonostante la 
neve. Ma è inutile polemizzare con il mondo dell'autotrasporto solo quando 
fa comodo. Sulla intera rete italiana manca una azione di controllo 
dell'autotrasporto: non si usi l'argomento ora per scaricare le 
responsabilità ". (Ansa)
UE. Frassoni: il modello di Barroso? La Thatcher!
Monica Frassoni, Presidente dei Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha così 
commentato il "rilancio" della Strategia di Lisbona da parte della 
Commissione europea : "Quanto è stato presentato dal Presidente Barroso non 
è un "rilancio", ma piuttosto un ritorno al periodo precedente Lisbona. La 
Commissione torna ad una politica unidimensionale che si è già dimostrata 
inefficace rispetto ai problemi a cui siamo confrontati. Abbiamo bisogno di 
una strategia integrata per raggiungere gli obiettivi economici, ambientali 
e sociali che ci siamo fissati. L'approccio presentato oggi ricorda molto 
le priorità della Thatcher." "Condividiamo gli obiettivi di creazione di 
posti di lavoro, innovazione e modernizzazione dell'economia europea. 
Tuttavia gli strumenti proposti dalla Commissione non sono affatto 
appropriati." "Invece di un "partenariato per la crescita e l'impiego" 
unidimensionale, abbiamo bisogno di un "New Deal" europeo: un contratto per 
lo sviluppo sostenibile in cui i bisogni dei cittadini e dell'ambiente 
siano compatibili con la necessità di modernizzare la nostra economia." 
"Uno dei modi migliori per migliorare la competitività è di investire sul 
piano umano: nell'educazione, la formazione professionale, l'innovazione, 
la ricerca. Anche l'innovazione in campo ecologico fa parte di una 
strategia a lungo termine per la creazione di posti di lavoro." "La volontà 
della Commissione di equilibrare interessi economici e interessi di salute 
pubblica sarà valutata anche in base al destino della legislazione sulla 
registrazione delle sostanze chimiche (Reach). Questa legislazione, da 
alcuni definita un disastro, in realtà rappresenta allo stesso tempo una 
sfida e una "chance" per l'industria e la possibilità di alleggerire i 
costi della previdenza sociale".
Porto Sant'Elpidio. Moruzzi: colata di cemento sull'ultimo tratto di 
spiaggia tutelata delle Marche
Nella giornata di ieri il capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale delle 
Marche, Marco Moruzzi, ha presentato un interrogazione al Presidente della 
Giunta Regionale, tendente ad accertare la legittimità del progetto per la 
realizzazione della Darsena nel Comune di Porto Sant'Elpidio. Il progetto 
in questione prevede, oltre che alla realizzazione della darsena, anche la 
costruzione di una enorme cubatura da destinare ad usi residenziali e 
turistici. Purtroppo il tratto di costa interessato da tale progetto è uno 
degli ultimi della costa marchigiana non urbanizzati ed intatti dal punto 
di vista ambientale, peraltro sottoposto a vincolo di tutela integrale dal 
PPAR. Il progetto inoltre contrasta totalmente con la politica regionale di 
Governo del territorio, così come delineate nei strumenti quali il PPAR 
(Piano Paesistico Ambientale Regionale), il PIT (Piano di Inquadramento 
Territoriale) e l' attuale Piano di Gestione Integrata delle aree costiere, 
che prevedono: la necessità di proteggere le aree ancora libere da 
strutture e infrastrutture a ridosso della fascia litoranea, di frenare 
lulteriore concentrazione della crescita edilizia nella ristretta fascia 
costiera; che tra le opere sconsigliate, in considerazione dei comprovati 
effetti negativi sulla linea della costa, vengono annoverate le nuove opere 
marittime trasversali compresi i prolungamenti dei moli foranei dei porti 
esistenti. Che accentuano e concentrano i fenomeni erosivi sulle aree 
costiere Considerato inoltre che dallatto di programmazione della Regione 
Marche, (Piano di Gestione Integrata delle aree costiere) le indicazioni 
progettuali, per tutto il tratto di costa ricadente nel Comune di Porto 
SantElpidio, sono le seguenti: ....non è previsto alcun intervento 
relativo alla realizzazione di opere marittime; verrà bensì realizzato un 
considerevole intervento di ripascimento con ghiaie e sabbie da reperire 
sia dai fiumi che in mare aperto........ Marco Moruzzi infine dichiara: 
Non è più ammissibile assistere alla ennesima deturpazione di un tratto 
della costa marchigiana salva dalla speculazione edilizia, che viene 
minacciata dalla cementificazione con la scusa di garantire la difesa della 
costa dallerosione marina! .
Caccia. Sondaggio: otto italiani su 10 dicono no
Quasi otto italiani su dieci sono contrari alla caccia e a ogni ipotesi di 
nuova liberalizzazione del settore venatorio. Gli italiani contrari alle 
doppiette rappresentano il 74,1% mentre quelli favorevoli sono il 15,2%. Di 
questi, solo il 5,9% si dichiara molto favorevole alla caccia. E' quanto 
emerge dal sondaggio, realizzato da Eurisko per conto dell'Enpa su un 
campione rappresentativo della popolazione, presentato a Roma, a due giorni 
dalla chiusura della stagione venatoria. Secondo il sondaggio, il 5,9% di 
'zoccolo duro' della caccia e' composto da cacciatori e da persone che 
rappresentano l'indotto (ex doppiette, familiari, semplici simpatizzanti, 
persone che hanno interessi nella caccia e nel mercato armi). Ma la 
maggioranza dice no anche a una ulteriore liberalizzazione del settore 
venatorio: contro l'82,5% del campione mentre solo il 9,8% e' d'accordo. 
Tra questi, chi vuole fortemente la liberalizzazione rappresenta il 4,3%: 
persino tra i convinti sostenitori della caccia (il 5,9%) c'e' chi non 
condivide l'ipotesi - prevista dalla proposta di legge in discussione in 
Parlamento - di aumentare le specie animali cacciabili, ampliare la 
stagione venatoria, concedere piu' spazi e piu' luoghi alle doppiette. Gli 
italiani indifferenti a una riforma del settore rappresentano il 5,7% della 
popolazione. ''L'Italia non vuole una legge peggiorativa delle caccia - ha 
detto il presidente dell'enpa, Paolo Manzi - e se questa legge dovesse 
essere approvata, sara' sconfitta, in caso di referendum non solo per la 
bocciatura di animalisti e ambientalisti, ma persino da una parte dei 
cacciatori. Noi siamo sulla buona strada, al contrario dei parlamentari che 
accelerano affinche' la liberalizzazione della caccia sia al piu' presto 
pubblicata in Gazzetta Ufficiale''. E, in caso di referendum per cancellare 
una eventuale legge piu' permissiva, secondo il sondaggio, andrebbe a 
votare il 72,4% degli italiani.(Ansa)
Clima. Wwf: entro 2080 120 milioni a rischio fame
La febbre del pianeta, se le cose non cambieranno, provochera' entro il 
2080 ben 80-120 milioni di persone a rischio fame e il 70-80% di questi 
vivranno in africa. Il Wwf ha presentato, nel corso del simposio di 
scienziati riuniti a Exeter, Inghilterra, per discutere sui cambiamenti 
climatici e in particolare sul riscaldamento terrestre, uno studio che 
dimostra come il surriscaldamento globale influenzi in Africa lo sviluppo 
socio-economico minacciando la salute e la possibilita' di accesso alle 
risorse alimentari, la capacita' dell'uomo di nutrirsi e di guadagnarsi da 
vivere. Il rapporto e' curato da Anthony Nyong della University of Jos, 
Nigeria, che ha anche coordinato il capitolo sull'Africa del rapporto 
dell'Intergovernmental panel on climate change (panel scientifico dell'Onu 
sui mutamenti climatici) mentre la maggior parte degli studi sull'Africa si 
sono soffermati su eventi estremi come le alluvioni e la siccita', pochi, 
invece - spiega la nota del Wwf - si sono concentrati sull'impatto del 
riscaldamento globale sulla vita e sullo sviluppo economico del continente. 
"In Africa, l'innalzarsi di 2 gradi celsius porterebbe a una significativa 
alterazione del ricco ma fragile ecosistema del continente - afferma 
Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf - infatti il 
surriscaldamento globale aumenta il rischio di inondazioni, mentre il caldo 
e la siccita' contribuiscono all'espandersi delle malattie". In Sud Africa, 
per esempio, si stima che le zone colpite dalla malaria potrebbero 
raddoppiare e ben 7,2 milioni di persone sarebbero a rischio, con un 
aumento di 5,2 milioni di possibili malati rispetto ad oggi. Non solo: le 
economie locali sarebbero danneggiate perche' le risorse destinate allo 
sviluppo economico sarebbero dirottate per la salvaguardia della salute. 
Inoltre, aggiunge il Wwf, a causa dell'estinzione di piante medicinali si 
prevede che la possibilita' delle persone a curarsi diminuira' 
drammaticamente. "Infatti l'Oms ritiene che l'80% delle popolazioni di 
paesi in via di sviluppo faccia affidamento sulle piante come forma 
primaria di cure mediche". Se le cose non cambieranno - spiega ancora il 
Wwf- si valuta che entro il 2080 a causa dei cambiamenti climatici ben 
80-120 milioni di persone saranno a rischio fame e il 70-80% di questi 
vivranno in Africa. Inoltre, a causa dell'aumento della temperatura ci 
sara' una maggiore scarsita' di legna da ardere e di acqua, conseguenza 
della deforestazione e dell'aumento dei sistemi agricoli. Aggiunge inoltre 
l'associazione ambientalista: "saranno le donne, poi, a pagare un prezzo 
maggiore perche' a loro appartiene tradizionalmente il compito di portare 
acqua e legna alle loro case ma, a causa della scarsita' delle materie 
prime, saranno costrette a percorrere lunghe distanze per trovarle e il 
dover coprire distanze maggiori impedira' alle ragazze di andare a scuola". 
Il Wwf si appella, quindi, alle nazioni industrializzate affinche' 
aumentino i loro sforzi per abbassare le loro emissioni di gas serra, 
responsabili dei cambiamenti climatici, salvaguardando il futuro 
dell'africa. (Dire)
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Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com