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Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Maltempo. Pecoraro: è sfiducia, Lunardi si dimetta
- Competitività. Lion: ecrottamazione affossano le industrie italiane
- Caccia-fine stagione. Verdi: bilancio di morte e sterminio
- Iraq. Pecoraro: evitare trionfalismi e accelerare ritiro truppe
- Iraq. Cento: respingere richiesta di Giovanardi
- Paolo Dorigo. Zanella: un caso di mala giustizia
- Rogo Primavalle. Bonelli: nessuna prescrizione potra' cancellare loro 
debito con giustizia
- Rogo Primavalle. Cento: chiudere anni 70 con amnistia-indulto
- Ferrovie. Zanella: cittadini esasperati, Lunardi vada a casa
- Centrale turbo gas/Bentivoglio: Cento: rispettare volere della gente
- Nucleare. Bulgarelli: sentenza consulta calpesta Sardegna
- Marche. Moruzzi: fondi stanziati per danni all'agricoltura non potranno 
essere erogati
- Milano-Novara. Sostegno dei Verdi alla protesta dei pendolari
- Inquinamento marino. Dalla Ue in arrivo sanzioni penali
Econews dalle agensie estere:
- Investment in water needed to reduce hunger (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29303/story.htm
- EU Commission proposes ban on mercury exports (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29298/story.htm
Maltempo. Pecoraro: è sfiducia, Lunardi si dimetta
La mozione di sfiducia è stata presentata e Lunardi dovrebbe avere la 
dignità di dimettersi. Ora anche alla Cdl tocca prendere atto del 
fallimento del ministro delle infrastrutture e votare la sfiducia con le 
opposizioni perché Lunardi è oggettivamente indifendibile. Lo ha 
dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Noi Verdi - 
continua Pecoraro - invitiamo i cittadini a scrivere lettere ed a-mail ai 
deputati, anche a quelli di maggioranza, per chiedere loro di sfiduciare 
Lunardi se decidesse di non dimettersi. Sarebbe un sistema per dimostrare 
che lopinione pubblica è stanca di essere presa in giro. Questo ministro 
incapace - conclude il leader del sole che ride - deve andarsene. Di fronte 
alla gravità dellaccaduto ed alla propria inadempienza, infatti, ha saputo 
unicamente insultare e prendere in giro i cittadini dalle pagine dei 
giornali, con ridicole e insulse dichiarazioni che dimostrano solo la sua 
incompetenza.
Competitività. Lion: ecorottamazione affossa le industrie italiane
Ecorottamazione, nucleare e carbone sono la via per affossare le industrie 
italiane e colpire duramente il nostro ambiente. Marco Lion, deputato dei 
Verdi, commenta così le misure allo studio degli esperti del ministero 
delle attivita' produttive, che cercano di inviduare un mix di interventi a 
sostegno della competitivita'. La strategia annunciata va nella direzione 
opposta, dice Lion il quale spiega: innanzitutto il Governo gioca molto 
sui termini. E chiaro che laggettivo pulito associato al nucleare o al 
carbone è solo uno specchietto per le allodole, perchè tutti sanno che 
queste fonti energetiche restano devastanti per lambiente. Inoltre, è 
davvero sorprendente lipotesi di sostenere la competitività in questo 
modo: le nostre industrie sapranno stare sui mercati internazionali solo 
con la capacità di innovarsi secondo criteri che gli consentono di restare 
allinterno dei parametri di Kyoto. Il mix annunciato dal Governo è solo un 
insieme di misure a sostegno di lobby economiche che non hanno alcun 
interesse a guardare ad un futuro ecocompatibile per il nostro paese.
Caccia-fine stagione. Verdi: bilancio di morte e sterminio
Una stagione venatoria segnata da un forte aumento del bracconaggio, di 
persone morte per incidenti e di animali sterminati per divertimento. Lo 
ha dichiarato la deputata verde Luana Zanella in occasione del giorno di 
chiusura della stagione venatoria. Zanella spiega : su questo triste 
bilancio non può non pesare la politica portata avanti da alcuni estremisti 
in Parlamento che con lappoggio del Governo, chiedono lo stravolgimento 
dellattuale normativa sulla caccia, con laumento delle specie cacciabili, 
lallungamento della stagione venatoria e, addirittura, con la 
depenalizzazione dei reati venatori. Servirebbero al contrario  conclude 
Zanella - regole piu' rigide con lobiettivo di arrivare in tempi brevi al 
superamento delle attivita' venatorie''.
Iraq. Pecoraro: evitare trionfalismi e accelerare ritiro truppe
Il voto iracheno è un piccolo passo verso una democrazia, ma la situazione 
nel paese è ancora molto difficile, si evitino quindi i trionfalismi. Lo 
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. LIraq - 
continua Pecoraro - è ancora profondamente diviso e cè il grave rischio 
che diventi uno stato con un regime islamico fondamentalista. Unaltra 
teocrazia nella regione non contribuirebbe certamente alla stabilizzazione 
dellarea mediorientale. Cè poi da chiedersi quale sia il valore di un 
voto costruito sotto le bombe e loccupazione militare, in un clima da 
guerra civile. Per favorire il processo di democratizzazione e di 
normalizzazione - conclude il leader del sole che ride - bisogna accelerare 
il ritiro delle truppe e sostituirle con altre di paesi che non abbiano 
partecipato alloccupazione guidata dalle forze americane. E lecito a 
questo punto chiedersi quando le truppe italiane torneranno a casa.
Iraq. Cento: respingere richiesta di Giovanardi
Dopo le elezioni in Iraq è necessaria, secondo il coordinatore dei Verdi, 
Paolo Cento, "una azione unitaria delle opposizioni in Parlamento per 
bocciare il decreto legge di rifinanziamento della missione militare che 
prevede anche l'invio degli elicotteri di guerra mangusta. E' chiaro che 
parallelamente - spiega Cento - si può presentare la mozione per il ritiro 
delle truppe ma la priorità è quella di bocciare quel decreto, respingendo 
al ministro Giovanardi la richiesta che il centro sinistra cambi rotta 
sulla volontà del Governo di prolungare ancora la permanza dei militari 
italiani in Iraq".
Paolo Dorigo. Zanella: un caso di mala giustizia
Se la giustizia funzionasse, il caso Dorigo sarebbe già stato risolto da 
tempo. Luana Zanella, deputata verde, interviene sul caso della detenzione 
di Paolo Dorigo dopo che il programma 'Cominciamo bene' di Rai 3 ha 
opportunamente riproposto la vicenda che potremmo definire un caso di 
mala-giustizia. Zanella spiega che Dorigo è in carcere da troppo tempo 
senza che ci sia stata una adeguata attenzione delle nostre istituzioni ai 
richiami del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla correttezza 
del processo che lo ha condattano per fatti che gli sono stati contestati 
da un pentito il quale poi non ha riferito in un tribunale le sue accuse. 
Dorigo, durante un durissimo sciopero della fame che ha messo a dura prova 
il suo equilibrio fisico, ha ottenuto una straordinaria solidarietà da 
esponenti del mondo politico e da comitati spontanei di cittadini che ne 
chiedono la scarcerazione. Solo il ministro Castelli, vergognosamente, tace.
Rogo Primavalle. Bonelli: nessuna prescrizione potra' cancellare loro 
debito con giustizia
"La sentenza di prescrizione per gli assassini dei fratelli Mattei 
costituisce un duro colpo alla giustizia. Per i Verdi la condanna degli 
assassini di Primavalle é senza se e senza ma e non c'é prescrizione che 
potrà cancellare il loro debito con la giustizia, con la famiglia Mattei e 
con tutti gli italiani". E' quanto afferma il coordinatore nazionale 
dell'esecutivo dei Verdi, Angelo Bonelli. "Purtroppo - aggiunge Bonelli - 
in questi ultimi anni il Governo di centrodestra ha dato vita non a una 
riforma complessiva della giustizia ma solo a una serie di provvedimenti 
'ad personam' che hanno provocato guasti nella normale amministrazione 
della giustizia, quali i moltissimi processi che vengono fagocitati dalla 
prescrizione, anche in caso di orribili delitti quali quello di 
Primavalle". "Il presidente della giunta regionale del Lazio, Storace - 
conclude Bonelli - deve però imparare a mantenere il controllo - conclude 
Bonelli - dobbiamo evitare e impedire affermazioni ed atti offensivi che 
possano favorire un inaccettabile clima di intolleranza e di violenza".(Ansa)
Rogo Primavalle. Cento: chiudere anni 70 con amnistia-indulto
La prescrizione per Lollo e gli altri condannati per il rogo di Primavalle 
ripropone, secondo il verde Paolo Cento, vicepresidente della Commissione 
giustizia della Camera, la necessità di una riflessione storica e politica 
su tutti gli anni 70 tesa ad individuare una soluzione equa e condivisa, 
come laministia e lindulto, per i protagonisti di quella stagione. Cento 
aggiunge che troppa è lipocrisia sulle vicende drammatiche di quegli anni 
e troppe le strumentalizzazioni sullapplicazione di una norma del Codice 
penale che non è delloggi ma risale alla formulazione del Codice Rocco. Se 
si vuole davvero chiudere la stagione della violenza politica, che va 
bandita dal nostro futuro, bisogna che i partiti e gli eredi di quella 
stagione affrontino un confronto sul perché ci fu una guerra civile e 
perché tante furono le deviazioni e le strumentalizzazioni dello stato e 
dei suoi apparati che utilizzaro quelle vicende per destabilizzare la 
democrazia italiana.
Ferrovie. Zanella: cittadini esasperati, Lunardi vada a casa
E stata presentata alla Camera dalla verde Luana Zanella una 
interrogazione al ministro delle infrastrutture sul disservizio della linea 
Milano-Venezia che ieri mattina ha esasperato un gruppo di pendolari che 
sopportano disagi quotidiani assolutamente non giustificabili. Zanella 
sostiene che lepisodio, che ha investito tutta la rete ferrovairia del 
Nord-Est, è la chiara conseguenza dellabbandono del servizio pubblico. Il 
silenzio di Lunardi è davvero una dimostrazione di arroganza oltrechè un 
segno di debolezza nei riguardi della sua gestione dei trasporti in Italia, 
condotta allinsegna della incapacità ad affrontare i nodi della mobilità 
nel nostro paese: un buon motivo affinchè Lunardi se ne vada a casa.
Centrale turbo gas/Bentivoglio: Cento: rispettare volere della gente
Il deputato Verdi-Ulivo Paolo Cento ha inviato una interrogazione ai 
ministri attività produttive e ambiente contro la supercentrale turbo gas 
da 800 magawatt che la società Mirant Italia vuole costruire a Bentivoglio. 
Nonostante i ripetuti no alla centrale dei residenti di Bentivoglio e 
dei comuni di San Pietro in Casale e Malalbergo che da ben due anni si 
stanno battendo per non far costruire questa mostro energetico fuori dalla 
porta di casa, la società Mirant, dopo un periodo di silenzio, è tornata a 
far valere le sue pretese sulla costruzione della mega centrale a turbo 
gas. Nellinterrogazione il deputato Cento sottolinea come il piano 
energetico nazionale non preveda la realizzazione di impianti di questo 
genere, come una supercentrale di questa portata abbia un devastante 
impatto ambientale con il territorio e come, infine, i comuni interessati 
non siano stati informati e avvisati dovutamente sulla questione nonostante 
la legge lo preveda. Il Governo  conclude Cento  deve intervenire al più 
presto per dire un no definitivo alla costruzione della centrale: è lunica 
risposta giusta alle settemila firme raccolte contro la turbo gas che sono 
la testimonianza lampante dellassoluta contrarietà della popolazione al 
progetto
Nucleare. Bulgarelli: sentenza consulta calpesta Sardegna
"La sentenza della Corte costituzionale sulla legittimita' della legge 
regionale che aveva 'denuclearizzato' il territorio sardo e' l'ennesimo 
affronto a una popolazione costretta a convivere da sempre con l'incubo del 
nucleare militare e delle scorie radioattive". E' il duro commento del 
deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli alla decisione della Consulta che ha 
dichiarato illegittima la legge votata dal consiglio regionale nel luglio 
del 2003 sul divieto di transito delle scorie radioattive nell'isola. 
"Ancora una volta il Governo calpesta la volonta' del popolo sardo, 
espressa inequivocabilmente in decine di manifestazioni e attraverso le 
deliberazioni del consiglio regionale. Questa terra - continua Bulgarelli - 
e' letteralmente devastata dagli insediamenti militari, dai poligoni di 
tiro, dove si usano armamenti a uranio impoverito, dalle scorie rilasciate 
nelle acque dai sommergibili a propulsione nucleare. Invece di supportare 
le autorita' locali nell'opera di smilitarizzazione e di bonifica del 
territorio, il Governo continua irresponsabilmente a considerare la 
Sardegna una pattumiera radioattiva, contrastando tutti quegli interventi 
legislativi che mirano alla tutela dell'ambiente e della salute dei 
cittadini". "Ora il pericolo - conclude il deputato del sole che ride - e' 
che anche la legge regionale sulla tutela delle coste sia cancellata dal 
Governo, che per salvaguardare gli interessi degli speculatori non esita a 
favorire la devastazione di questo territorio". (Dire)
Marche. Moruzzi: fondi stanziati per danni all'agricoltura non potranno 
essere erogati
"I meccanismi per l'indennizzo dei danni all'agricoltura, che hanno la loro 
base normativa nella Legge 185, sono bloccati da una situazione che ha 
dell'incredibile. Questa la denuncia del capogruppo dei Verdi in consiglio 
regionale delle Marche Marco Moruzzi, intervenuto in consiglio regionale su 
questo problema, portato all'attualità dalle eccezionali nevicate e dalle 
gelate di questi giorni che stanno attanagliando la regione. Moruzzi ha 
denunciato che moltissime aziende agricole, le quali negli ultimi cinque 
anni hanno visto riconosciuto il danno alle strutture produttive, alle 
coltivazioni ed agli allevamenti non hanno potuto ricevere gli indennizzi 
previsti dalla Legge 185 perché da una parte, la legge prevede aiuti sotto 
forme di mutui a tasso agevolato, dall'altra la Finanziaria, approvata dal 
Parlamento, ha vietato l'accollo alle Regioni di mutui a favore dei 
privati, decine di milioni di euro, giaccioni inutilizzabili, a favore di 
aziende agricole che lo stato ha già destinato , ma che la Regione non può 
trasferire alle aziende. Alla luce di tutto questo, i gravi danni provocati 
in questi giorni rischiano di rimanere senza alcun indennizzo aggravando la 
situazione economica di molte aziende agricole, la cui stessa sopravvivenza 
è messa in discussione. Moruzzi ha anche sottolineato i danni subiti in 
particolare dal settore zootecnico, in special modo da tutte quelle aziende 
che adottano le forme più naturale di allevamento (cioè il pascolo libero), 
che d'inverno trasferiscono gli animali, dai pascoli montani alle zone 
agricole della costa, per sottrarli ai rigori del clima, sono state colpite 
con morie diffuse e rilevanti. Moruzzi ha dichiarato: "senza un intervento 
legislativo immediato, per rimuovere un problema che non sorge ora ma 
permane da alcuni anni, gli agricoltori saranno beffati anche se dovessero 
essere stanziate somme riconosciute alle marche per lo stato di calamità".
Milano-Novara. Sostegno dei Verdi alla protesta dei pendolari
Dal 1 febbraio i pendolari della linea Milano-Novara inizieranno lo 
sciopero del biglietto, consistente nel non obliterare e non mostrare 
labbonamento, esibendo in alternativa un documento di viaggio del mese 
precedente. I Verdi dellaltomilanese, a sostegno di questa civile e 
pacifica forma di protesta, invitano anche i pendolari della linea Milano - 
Varese a mettere in atto lo stesso comportamento in relazione al 
disservizio di cui sono quotidianamente vittime. Infatti, nonostante le 
richieste dei comitati dei pendolari e dei singoli cittadini, nonostante le 
promesse di Trenitalia e della Regione Lombardia di miglioramento del 
servizio a seguito della variazione di orario (con la soppressione di 
alcune fermate), le condizioni di viaggio non sono per nulla migliorate. I 
treni restano comunque eccessivamente affollati in entrambe le direzioni 
negli orari di punta, i ritardi e le soppressioni senza preavviso sono 
allordine del giorno. Le carrozze e i convogli non rispondono agli 
standard minimi di vivibilità, per quanto riguarda sia la pulizia che la 
sicurezza tecnica (per non parlare del riscaldamento e della luce). È di 
pochi giorni fa lepisodio di un treno arrivato fumante con le ruote 
bloccate in stazione a Legnano, e fatto ripartire dopo un sommario 
controllo. Per i suddetti motivi di efficienza e sicurezza tecnica, ci 
appelliamo ai lavoratori dipendenti di Trenitalia, invitandoli a 
condividere la protesta, che ha tra gli scopi primari la sicurezza sul loro 
stesso luogo di lavoro. Ci sembra, come Verdi, fondamentale recuperare 
lefficienza delle linee ferroviarie, in quanto, per molti lavoratori 
pendolari, rappresentano lunica alternativa alluso del mezzo privato. Se 
lobiettivo, anche della regione lombardia, è quello di togliere auto dalle 
strade, è necessario che il servizio ferroviario regionale sia realmente 
efficiente. È anche per questo motivo che condividiamo lazione di protesta 
dei pendolari, volta ad ottenere un servizio migliore, che possa essere 
anche unazione positiva verso la soluzione del problema dellinquinamento 
atmosferico.
Inquinamento marino. Dalla Ue in arrivo sanzioni penali
Inquinamento provocato dalle navi: la Commissione europea ha esaminato la 
posizione comune del consiglio sulla proposta di direttiva 
sull'inquinamento provocato dalle navi e sull'introduzione di sanzioni, 
comprese quelle penali, per i reati da inquinamento. E pur approvandola 
l'ha ritenuta troppo blanda: l'esecutivo rimprovera al consiglio di non 
avere ritenuto necessario rendere obbligatoria l' applicazione di un regime 
di sanzioni penali per gli scarichi illeciti in mare di sostanze 
inquinanti. Si tratta di un provvedimento dai contenuti forti e innovativi 
in materia di responsabilità. L'obiettivo della proposta è infatti duplice: 
recepire nel diritto comunitario le disposizioni del diritto internazionale 
in materia di prevenzione e lotta all'inquinamento marino; garantire che i 
responsabili degli scarichi illeciti, non solo armatori e capitani, ma 
anche noleggiatori e società di classificazione, siano effettivamente 
perseguiti e incorrano sanzioni penali. La loro responsabilità penale deve, 
secondo la proposta, poter subentrare quando lo scarico è stato effettuato 
intenzionalmente ma anche in caso di incidente se è attribuibile a 
negligenza grave. A parte quindi le preoccupazioni per la non 
obbligatorietà dell'applicazione del regime di sanzioni, la commissione ha 
riconosciuto che la posizione comune non modifica lo spirito della proposta 
e intende esercitare pressioni per arrivare al più presto alla procedura di 
co-decisione, permettendo una rapida adozione del provvedimento. (Ansa)
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