REGIONALE UMANISTA EUROPEA
POSIZIONE SULLA COSTITUZIONE EUROPEA
26 gennaio 2005
Il 29 ottobre 2004 i rappresentanti dei governi hanno firmato a Roma la
Costituzione Europea, un trattato vincolante per i paesi membri che avrà
grandi ripercussioni sulla vita dei loro abitanti.
Dopo le drammatiche tappe storiche che la nostra regione ha vissuto nel
corso dei secoli, dopo guerre, persecuzioni, discriminazioni, totalitarismi
e fanatismi, è giunta l'ora che i popoli d'Europa si uniscano in uno spazio
di integrazione non solo economico, ma anche politico e sociale. Va inoltre
sottolineato che questa unione non è il frutto di un'imposizione militare,
come succedeva in passato, ma esprime la volontà dei popoli di ritrovarsi in
un progetto comune.
L'Europa è matura per una Costituzione che, ispirandosi alle profonde radici
umaniste della nostra cutlura, sostenga la costruzione di un'Europa
solidale, multiforme, tollerante e nonviolenta, un'Europa che fornisca il
suo contributo alla futura Nazione Umana Universale.
Proprio per l'importanza storica di questa Costituzione, non si possono
accettare semplificazioni e accelerazioni che introducono, a mo' di "cavallo
di Troia", forme e contenuti molto lontani dalla democrazia reale, dalla
partecipazione attiva e critica degli europei e dall'ideale di una regione
di pace, solidarietà e uguaglianza.
L'interessante passo del preambolo che riconosce le "radici umaniste"
dell'Europa non è sufficiente, se tale concezione non si estende e non
impregna tutti gli articoli del trattato e soprattutto se non si trasforma
nella pratica della democrazia reale.
Il processo di ratifica della Costituzione sta avvenendo nie diversi paesi
dlel'Unione nella generale disinformazione della popolazione e con forme e
criteri molto diversi tra loro: per esempio l'Ungheria ha già approvato la
Costituzione in sede parlamentare nello scorso dicembre, senza alcuna
partecipazione popolare. Altri paesi, come l'Italia, la Germania e
l'Austria, seguiranno lo stesso procedimento in date diverse, mentre altri
ancora, come la Spagna, il Portogallo, la Francia e la Repubblica Ceca,
prevedono referendum in date diverse (il primo si terrà in Spagna il 20
febbraio).
D'altra parte, l'obbligo di votare Sì o No alla totalità di un testo così
complesso, senza possibilità di sfumature e senza una reale informazione,
non costituisce un esempio di democrazia reale, ma un ricatto e un inganno
da democrazia formale. In questo modo i governi permettono che gruppi
particolari (banche, industria bellica e speculatori finanziari) si
arricchiscano grazie all'approvazione della Costituzione. Denunciamo la
disinformazione su questo tema, che contrasta con la capillare campagna
informativa e pedagogica attuata dalle istituzioni in preparazione
dell'entrata in vigore dell'euro.
Come Regionale Umanista Europea, proponiamo una campagna informativa e di
denuncia in tutti i paesi d'Europa (e non solo in quelli dove si terranno i
referendum), basata su quattro punti:
1) Vogliamo una vera Costituzione Europea, con forti e coerenti riferimenti
umanisti. Una Costituzione che affermi come valori la pace, la solidarietà,
la tolleranza e la nonviolenza non solo nel preambolo, ma anche in tutti gli
articoli. Vogliamo una Carta dei Diritti Fondamentali che non venga poi
svuotata del suo contenuto.
2) Denunciamo il carattere antiumanista di alcuni contenuti di questo testo,
che tra l'altro:
· assicura la supremazia della Banca Centrale Europea rispetto ai parlamenti
eletti, rafforzando un modello che favorisce la privatizzazione dei servizi
pubblici e mette in discussione importanti conquiste sociali nel campo della
sanità e dell'educazione.
· Non si impegna per la pace mondiale, non assicura il rispetto delle
risoluzioni delle Nazioni Unite riguardo agli interventi militari e promuove
e rafforza l'industria bellica.
· Pone la cittadinanza europea come requisito per godere pienamente dei
diritti fondamentali elencati nella Carta e lascia così privi di protezione
più di 20 milioni di esseri umani residenti in Europa.
3) Esigiamo che i referendum si tengano in tutti i paesi membri dell'Unione
e non solo in alcuni. Proponiamo di rimandare quelli già fissati, definendo
una data comune, per consentire un'informazione completa e reale sulla
Costituzione e le sue conseguenze sulla vita degli abitanti d'Europa.
4) Non accettiamo il ricatto e l'inganno di un Sì o un No chiusi e senza
sfumature. Prima della redazione e approvazione finale del testo della
Costituzione, proponiamo una votazione per aree tematiche.
Invitiamo tutti i Partiti Umanisti, le organizzazioni democratiche, le
associazioni e le persone che si riconoscono nell'ideale di un'Europa unita,
aperta ad altre culture, solidale e nonviolenta, a diffondere e organizzare
iniziative di denuncia e informazione utilizzando questi quattro punti.
Regionale Umanista Europea
www.humanisteurope.org
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Giorgio Schultze - Presidente
Pau Segado - Vicepresidente Dani Horowitz - Segretario
Generale