chiedo scusa per la imperdonabile dimenticanza...... e allego il testo della
legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua.
QUESTO MATERIALE NON E' UTILIZZABILE PUBBLICAMENTE PRIMA DELL'INIZIO DELLA
CAMPAGNA,SAREBBE UTILE ORGANIZZARE INCONTRI PER STRUTTURARE UN COMITATO O
PIU' COMITATI PER LA FUTURA RACCOLTA DI FIRME, MA DI QUESTO ED ALTRO POTREMO
PARLARE DOPO LA RIUNIONE DEL 27 A FIRENZE IN CUI VERRANNO CONCORDATE LE
MODALITA' ED I TEMPI UGUALI PER TUTTI.
TOMMY
-----Messaggio originale-----
Da: forumlucca-bounces@???
[
mailto:forumlucca-bounces@inventati.org]Per conto di Gabriele Focosi
Inviato: mercoledì 22 dicembre 2004 19.49
A: forumlucca@???
Oggetto: Re: R: [Forumlucca] STATE CON L'ACQUA O CON I LADRI D'ACQUA ?
SAREBBE INTERESSANTE LEGGERE QUEL TESTO DI LEGGE, QUANTO MENO PER PRENDERE
COSCIENZA DELLA PROPOSTA IN ATTO, NON CREDI TOMMASO?
At 22/12/04 17.25, you wrote:
>Caro popolo dell'acqua..........
>
>
>
> ci sono molte novità rispetto
> alle vicende che interessano i nostri territori , penso sia importante
> incontrarci per fare il punto su molte questioni aperte
>
> ve ne accenno alcune e attendo risposte ,proposte e impegni concreti
> per condividere percorsi e passaggi di una lotta che c'e ed è destinata
> a caratterizzare i prossimi anni.
>
>A il testo di legge dell'iniziativa per la ripubblicizzazione del
>servizio idrico in toscana è pronto e la campagna inizierà il prossimo 22
>gennaio, il 27 dicembre è prevista a firenze una riunione toscana di
>tutte le realtà impegnate nella costruzione della campagna di raccolta
>firme E' FONDAMENTALE ANDARCI ANCHE DA LUCCA (CHI VIENE???)
>
>STA' NASCENDO UNA VERTENZA A LUCCA SUL CAMPO DA GOLF CHE IL COMUNE
>VORREBBE REALIZZARE DENTRO IL CAMPO POZZI DI S.ALESSIO, E' FONDAMENTALE UN
>NOSTRO CONTRIBUTO PERCHE' CI SONO LE CONDIZIONI PER VINCERE .
>
>LA VICENDA ATO 1 CON L'AFFIDAMENTO ALLA SOCIETA' GAIA (SOCIETA' CHE NASCE
>SU PESSIMI PRESUPPOSTI POLITICO ORGANIZZATIVI),IL NON INGRESSO DEL COMUNE
>DI LUCCA CON LE SUE IMPLICAZIONI POLITICHE E PRATICHE
>
>E' SALTATO IL TAVOLO CHE DOVEVA SIGLARE UN'ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA
>TUTELA DELLA FALDA NELLA PIANA,ORGANIZZARE IL RIUSO DELLE ACQUE DEPURATE
>,COSTRUIRE UN POTABILIZZATORE PER L'AREA PISANA
>(GLI INDUSTRIALI HANNO ALZATO IL TIRO.... CON OBBIETTIVI TUTTAFFATTO
CHIARI)
>
>
>cari compagni abbiamo la necessità di organizzare la partecipazione di
>tutti , la partita è grossa e il terreno di movimento, è l'unico che può
>garantire una forza in grado di incidere nei processi in atto
>costringendo i soggetti politici più riottosi a prendersi le
>responsabilità e aiutando quelli che chiedono supporto nel merito delle
>questioni e sponda nelle battaglie.
>
>chi è disposto a discutere e lavorare per costruire strumenti di lavoro
>condivisi si faccia avanti.
>
>tommaso panigada
>-----Messaggio originale-----
>Da: forumlucca-bounces@???
>[mailto:forumlucca-bounces@inventati.org]Per conto di Alessio Ciacci
>Inviato: mercoledì 22 dicembre 2004 12.14
>A: ManiTese Lucca; forumlucca@???
>Oggetto: [Forumlucca] STATE CON L'ACQUA O CON I LADRI D'ACQUA ?
>
>
>bellissimo e molto chiaro queste poche righe di Zanotelli sull'acqua!
>
>STATE CON L'ACQUA O CON I LADRI D'ACQUA ?
>DI ALEX ZANOTELLI
>
>In certe occasioni occorre avere il coraggio di dire le cose come stanno,
>bisogna saper usare anche espressioni forti se è il caso. E questa volta è
>davvero il caso. L'umanità è di fronte ad un bivio, lo scrivo oggi su
>Liberazione e l'ho detto qualche mese fa ai parlamentari di Strasburgo: se
>non si cambierà rotta, il ricco occidente sarà artefice e complice di
>genocidio verso la popolazione povera del pianeta. A che cosa mi
>riferisco? Alla privatizzazione dei beni comuni, nello specifico
>dell'acqua. La questione non è attuale perché riguarda direttamente oltre
>cento comuni del napoletano, Napoli compresa, ma perché investe l'intero
>pianeta. E perché a pagarne le care conseguenze saranno come al solito i
>più poveri. Quello che sta accadendo a Napoli e dintorni è davvero
>incredibile e noi, società civile, partiti politici, istituzioni,
>associazioni, cittadini comuni, siamo chiamati ad un impegno a tutto campo
>perché il peggio venga scongiurato, perché alla gente vengano offerti
>semmai più servizi e più opportunità di sviluppo, perché non si ripeta
>quanto già verificatosi in Colombia. A Cochabamba una multinazionale
>californiana si è impadronita dell'acqua - sì, proprio impadronita, le
>multinazionali non sono estranee a certe pratiche - finché la popolazione
>non è insorta e si è ripresa quanto le spettava per diritto universale.
>Sapete che cosa è avvenuto in quella città colombiana? Che i prezzi
>dell'acqua dall'oggi al domani sono cresciuti del 200% e la gente è
>scoppiata in rivolta. Questo ha segnato una clamorosa sconfitta per la
>multinazionale e per la vergogna della privatizzazione. Una svolta storica
>possiamo chiamarla.
>
>Ecco, noi vorremmo che non si arrivasse a tanto, che qui da noi non ci
>fosse alcuna rivolta per il semplice motivo che non ci sarà alcun "furto"
>dell'acqua. Sarà possibile che ciò accada? Certo è che noi non ci daremo
>per vinti, venderemo cara la pelle - come si dice in gergo - a difesa di
>questo bene comune prezioso tanto quanto l'aria. A proposito di aria: e se
>un giorno pensassero di privatizzare anche questa? Quanto dovremmo pagare
>per ogni respiro? Non c'è da stare affatto allegri.
>
>Questo giornale ha avuto il coraggio e la bella idea - penso unico in
>Italia - di pubblicare domenica per intero l'appello in difesa dell'acqua
>come bene pubblico comune. Oggi, sempre dalle colonne di questo giornale,
>voglio confermare con forza quell'appello e parlare non solo di Napoli e
>dintorni, ma di quanto accade nel resto del mondo. Tutti mi domandano e ci
>domandiamo: ma perché si privatizza anche l'acqua? E che cosa accadrà poi,
>il prezioso liquido continuerà ad uscire dal rubinetto? Di sicuro accadrà
>poco a chi ha a disposizione denaro in abbondanza per comprarsi le
>bollicine in bottiglia. Sarà un dramma per gli altri. Ma è il principio
>che rivela il suo marcio fin dalla radice. Se tra l'indifferenza generale
>dovesse passare l'idea che un bene comune può essere privatizzato, allora
>sì che saremmo alla catastrofe del pianeta. Alla degenerazione morale. Da
>noi e altrove si privatizza l'acqua e il sistema idrico generale, fogne
>incluse, per un semplice motivo: perché agli enti locali fanno gola i
>finanziamenti messi a disposizione dall'Unione europea. E le
>multinazionali sono lì in agguato. Per farsi un'idea dello scenario che
>abbiamo davanti, è sufficiente ricordare che le prime otto multinazionali
>dell'acqua al mondo sono europee. Quanto basta per tremare.
>
>Ma andiamo oltre i nostri confini. Nel 2005 il Trattato Gats di Hong Kong
>vedrà al tavolo delle consultazioni non i singoli Stati, ma l'Unione
>europea, e in quella sede si giocherà una partita decisiva per le sorti
>dell'umanità Se è vero, come sembra, che l'Ue si mostrerà disponibile alla
>privatizzazione dei servizi e della stessa acqua, l'indignazione dei
>popoli forse non basterà più a fermare lo scempio. Dobbiamo fare qualcosa
>prima che la situazione precipiti.
>
>Altri numeri? Eccoli: oggi nel mondo un miliardo e mezzo di persone vive -
>se vive e come vive - senza acqua. Il 54% degli africani non ha accesso
>all'acqua, così come l'85% della popolazione dell'America latina, il 75%
>di quella dell'Asia orientale. Cinque milioni di persone l'anno muoiono
>per mancanza d'acqua, aggrediti da malattie da noi curabili. Tutta gente
>disperata, gente che si vede calpestata e mortificata nei propri diritti
>elementari. Fin quando si potrà andare avanti così?
>
>Tutti noi siamo chiamati a fare qualcosa, a mobilitare le coscienze, a
>gridare vergogna, a lanciare campagne. In una parola, a non arrenderci. La
>prima cosa da fare - e qui penso soprattutto a Napoli - è politicizzare
>l'intera questione, ridare alla politica quel ruolo preminente e decisivo
>che pare essersi perso negli ultimi tempi. Non la politica politicante, ma
>l'impegno sul territorio, al fianco della gente, degli operai, dei
>pensionati. La politica che sposa le vertenze locali e globali. La
>politica come sana passione fatta al di fuori dei Palazzi. Bisogna aiutare
>la gente a capire l'importanza del problema acqua, divenuto oggi emblema
>della riduzione a merce dei beni comuni. Possiamo usare il termine
>coscientizzazione della politica per indicare un passaggio che vede il
>coinvolgimento dei cittadini insieme ai partiti, alle istituzioni,
>all'arcipelago della società civile. A Napoli finora non c'è stato un vero
>dibattito sulla privatizzazione dell'acqua, tutto è stato confinato ad
>alto livello e questo è un male. Io credo che le giunte, sia quella
>comunale che quella regionale e anche la provinciale, abbiano la giusta
>sensibilità, ma temo altresì che i soldi alla fine possano risultare
>decisivi nella scelta da compiere. Ai partiti chiedo più chiarezza, più
>coraggio, più voglia di scendere in campo vicino alla gente. Chiedo che
>dicano in maniera chiara con chi stanno: se con l'acqua bene pubblico o
>con l'acqua da privatizzare e ridurre a merce. Noi poi sapremo organizzare
>la nostra Resistenza dal basso. Certo, non possiamo rassegnarci all'idea
>che la politica oggi abbia solo un ruolo decorativo. Né lasciare carta
>bianca alle multinazionali della finanza. Dall'acqua di Napoli può partire
>la riscossa dei popoli.
>
>Alex Zanotelli
>Fonte:www.liberazione.it
>8.12.04
>_______________________________________________
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